Mario Monti federatore del centro-destra e candidato premier? Magari! Sarebbe un'operazione di chiarezza che potrebbe fare solo bene al paese. Se c'è una cosa che da sempre tutti lamentano è proprio il fatto che in Italia finora c'è stata solo una destra populista ed è mancato un centro-destra di stampo europeo. Allora di cosa ha paura il Pd?
Forse ha paura che la vittoria a man bassa a cui da mesi si prepara con Monti in campo potrebbe svanire? Quanta poca fede i Bersani e i D'Alema hanno nella forza delle proprie proposte ed delle proprie idee. D'Alema sul Corriere della Sera parla addirittura di atto moralmente discutibile. E se lo dice D'Alema che se ne intende di atti moralmente discutibili ... Chi non si ricorda quando ha imbarcato Mastella per poter fare il premier o quando presero Dini, ministro di Berlusconi, e lo fecero primo ministro al posto di Berlusconi.
Una candidatura di Monti metterebbe fine all'ambiguità politica di questo anno appena trascorso per cui le azioni del governo sono state invise di fatto al centro-sinistra, per quanto votate anche dal Pd, ma al tempo stesso Monti era anche il "nostro" Monti. Bersani, infatti, insiste a dire che lo ha voluto lui come primo ministro. Che poi è la verità. Ma un conto era quando bisognava mandare finalmente a casa Berlusconi perchè la casa stava bruciando, un conto è ora che il centrosinistra si appresta a governare il paese. Forse che Monti non era stato nominato da Berlusconi commissario europeo? Quando mai è stato di centrosinistra? Non mi risulta che lo sia mai stato. Forse che la "cura" a cui ha sottoposto il paese non è una "cura" da destra europea?
Allora ben venga il chiarimento politico che rimette a loro posto le cose: la destra da una parte e la sinistra dall'altra, senza inciuci. Non sarebbe forse una bella sfida quella che vedrebbe Mario Monti da una parte e Bersani dall'altra? O si preferisce avere al posto di Monti ancora una volta Berlusconi? Lo so che a Bersani e a D'Alema farebbe tanto comodo, ma io spero che il paese non vi sia di nuovo costretto solo per facilitargli il compito e per continuare a far ridere tutto il mondo alle nostre spalle. Il confronto tra Monti e Bersani riporterebbe l'Italia alla normalità: entrambi di assoluta fede europeista, entrambi rispettosi delle istituzioni e della Costituzione. La sfida per forza di cose sarebbe sulle ricette per uscire dalla crisi o almeno per non farsene travolgere definitivamente. Una sfida tra avversari che si rispettano a vicenda e non tra nemici. Che bel salto sarebbe! In un quadro siffatto i cittadini sarebbero indotti a scegliere con senso di responsabilità il loro futuro, lasciando a tutti i populismi di destra, di centro o di sinistra quella di rincorrere le farfalle o la sempiterna rivoluzione.
Giovanni Lava