Con la nuova gestione della piscina le sorprese non finiscono mai. Dopo le tre mattine alla settimana in cui resta chiusa in attesa delle scuole che non arrivano, chiude dal 24 dicembre al 6 gennaio proprio come le scuole! E l'assessore Macagno resta a guardare senza muovere un dito.
Finora nè le proteste dei cittadini, nè le firme raccolte da CIVICA, nè le interrogazioni in consiglio comunale hanno potuto nulla rispetto alla diminuzione delle ore di apertura della piscina e al dimezzamento delle ore di nuoto libero. Non si era mai vista prima a Collegno un'amministrazione che indicesse una gara d'appalto con l'obiettivo di ridurre la fruibilità di un impianto sportivo di proprietà comunale. A Collegno i supermercati li lasciano aprire tutti i giorni dell'anno, le piscine devono restare chiuse non solo tre mattine alla settimana, ma addirittura per due settimane proprio a Natale e Capodanno, privando tutti coloro che praticano il nuoto per tenersi in forma e curare i problemi di schiena della possibilità di tenersi in allenamento. Chi se ne frega, assessore Macagno.
In una delle risposte all'interrogazione di CIVICA l'assessore ha sostenuto che le mattinate in cui non è permesso il nuoto libero erano state lasciate per tutelare gli alunni delle scuole. Tutelare da che cosa e da chi non l'ha specificato. Abbiamo poi saputo che a monte di tale decisione forse c'è una richiesta di alcune insegnanti della scuola primaria. I motivi di tale richiesta non sono stati resi noti, anche se non ci vuole molta immaginazione a comprendere cosa ci possa essere dietro. Probabilmente avevano qualche problema a dividere gli spogliatoi con gli altri cittadini utenti, volevano una corsia privilegiata. Peccato però che la piscina, nei tre giorni in cui non è permesso il nuoto libero, resta chiusa e di scuole non vi è neppure l'ombra.
La verità è che l'orario così come è stato programmato da una parte punta ad eliminare il nuoto libero in modo che i cittadini siano costretti a iscriversi ai corsi pagando molto di più e dall'altra si sposa con l'organizzazione precedente della Rari Nantes che opera a cavallo di più impianti sportivi. Se a rimetterci è l'utilizzo della piscina da parte dei suoi liberi frequentatori, è cosa che non interessa nè all'assessore con i baffi nè al sindaco che i baffi non ce l'ha.
Giovanni Lava