Ancora una volta le nostre informazioni erano esatte. E il presidente del Consiglio Comunale è stato costretto dal nostro articolo a mettere in rete il testo del ricorso che tenevano nel cassetto da almeno un giorno visto il numero di protocollo.
Il 13 dicembre la società Metropolis a firma del titolare Francesco Corazza ha presentato ricorso contro il Comune di Collegno per la mancata concessione del permesso di costruire scaduti i 90 giorni previsti dalla legge con l'istituto del silenzio-assenso. E Metropolis chiede anche i danni, quantificati in 44.250 euro al mese per un totale ad oggi di circa 180 mila euro. Oltre a sostenere, date alla mano, la "colpevolezza" dell'amministrazione, l'avvocato del ricorrente si spinge fino ad affermare la non titolarità del consiglio comunale a deliberare in merito. Secondo la questa tesi il riferimento all'art. 14 del Testo Unico dell'edilizia vale solo per il periodo concesso alle Regioni di legiferare (120 giorni). Trascorso tale termine il consiglio comunale sarebbe tagliato fuori. Fosse questa davvero l'interpretazione che va data alla legge 106/2011, il parere legale cercato dal Comune sarebbe del tutto errato. Se così è - e noi confidiamo che così non sia - la deregulation in tutta l'area sarebbe cosa fatta. Fallimento più grande per il sindaco e la sua corte non ci potrebbe essere. CIVICA si augura che le cose non stiano come Metropolis e il suo avvocato sostengono e già domani sera in consiglio si aspettano non solo spiegazioni, ma anche risposte serie e contromisure efficaci. Altrimenti chi ha gestito tanto malamente tutta la vicenda ha solo una strada davanti: quella delle dimissioni.
Ecco il testo del ricorso: