La piscina di Collegno
Galeotta fu la variazione
Tutto ha avuto inizio con il consigliere di Sel Ciponte che ha dichiarato che avrebbe votato contro la variazione di bilancio se non fosse stato stralciato lo stanziamento per dare l'incarico per un progetto preliminare di una nuova piscina.
A lui si è subito affiancato Molinari (Pd) seguito a ruota da tutti gli altri consiglieri della commissione Bilancio, tra lo sconcerto dell'assessore Voghera che aveva istruito la pratica e dell'assessore al Bilancio Scolaro che aveva stanziato i fondi. E chi glielo dice ora al sindaco? Questo l'inquietante interrogativo che baleva nei loro occhi usi ad obbedir tacendo. Vista la brutta aria che tirava, lo stesso capogruppo del Pd Cavallone pur di tener sotto controllo l'intifada che si annunciava intelligentemente si schierava per una sospensione della variazione di Bilancio e quindi della delibera che avrebbe dovuto bandire la gara per l'assegnazione dell'incarico. La motivazione ufficiale da parte di tutti i consiglieri di maggioranza contrari all'incarico, a cui non è mancato il sostegno di CIVICA, è stata molto semplice e banale: un incarico lo si dà quando si hanno le idee chiare su dove, come, quando e di che dimensioni deve essere il nuovo impianto. A quanto pare se ne è discusso molto nelle riunioni di maggioranza senza arrivare ad una definizione precisa. Per noi consiglieri di opposizione, invece, è stata l'occasione per chiedere: si deve costruire una piscina? Infatti mai prima nè in commissione nè in consiglio se ne è discusso, ma solo nelle segrete stanze come si fa per tutti i progetti di qualche rilievo. L'assessore Voghera ha sottolineato come, se i fondi necessari per l'affidamento dell'incarico fossero già stati a bilancio, mai se ne sarebbe discusso in commissione, visto che la giunta non avrebbe avuto bisogno di alcun assenso per procedere. Infatti galeotta questa volta è stata la variazione di bilancio a consentire un piccolo colpo sotto la cintola del sindaco. Perchè è evidente che dietro questa bocciatura ci deve essere ben altro, considerato che in questi primi due anni e mezzo gli stessi consiglieri di maggioranza hanno votato tutto e di più a scatola chiusa. Il messaggio al sindaco appare chiaro: da qui in avanti non dare nulla per scontato, perciò scendi dal piedistallo e vieni da noi a contrattare ogni decisione amministrativa di qualche rilevanza. I diretti interessati hanno giurato e spergiurato che non è così, che si è trattato solo di un caso, sicuramente irripetibile. Bah, sarà, ma fossi al posto del sindaco non mi sentirei affatto tranquillo con tutti questi miscredenti in libera uscita!
Giovanni Lava