venerdì, novembre 25, 2011

Arriva il computer per i consiglieri

La rivoluzione tecnologica del Consiglio Comunale
In attesa di un salto di qualità nei lavori del consiglio comunale, ci si accontenta di un salto tecnologico. Martedì prossimo, dopo tante discussioni, proposte e rinvii, arrivano in consiglio due delibere che dovrebbero rivoluzionare sia il modo di lavorare dei consiglieri comunali che il loro rapporto con gli uffici.
Con la delibera n° 4 dal titolo "Digitalizzazione delle comunicazioni istituzionali che interessano il consiglio comunale ecc., si impegna l'amministrazione ad acquistare dei computers portatili per i consiglieri comunali. La spesa ammonta a 16 mila euro per i portatili, 3200 euro per il noleggio annuale delle chiavette internet e del traffico, 9 mila euro per l'adeguamento elettrico della sala consiliare. Con la delibera successiva, la n°5, si modifica il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale abolendo di fatto ogni tipo di comunicazione cartacea e l'obbligo della consegna delle stesse a domicilio dei consiglieri da parte dei messi comunali. Una vera e propria rivoluzione che consentirà di risparmiare la quantità enorme di carta che oggi viene consumata per comunicazioni e documenti, che è necessario ristampare ogni qualvolta viene modificata anche solo una virgola nei vari passaggi tra commissione e consiglio comunale. Come consentirà di risparmiare sul lavoro dei messi comunali (che in alcune occasioni vengono a suonare alla porta più volte nella stessa giornata). Una rivoluzione che dovrebbe avere una ricaduta ecologica non indifferente sia nel risparmio di carta, inchiostro, energia elettrica e lavoro sia nel minor inquinamento dovuto alle corse avanti e indietro delle auto dei messi. Un risparmio poi anche economico nel periodo di durata del mandato che basta e avanza a coprire i costi dell'operazione. I computers saranno dati ai consiglieri in comodato d'uso e dovranno essere restituiti alla fine del mandato. E' previsto un corso di aggiornamento per quei consiglieri che non hanno grande dimestichezza con lo strumento.
Giovanni Lava