A seguito dell'incidente in Calabria che ha coinvolto mortalmente 8 ciclisti, ho fatto alcune riflessioni.
Mi sono chiesto come mai tutti si riempiano la bocca su ecologia\mobilità\sostenibilità alternativa ma nessuno poi nei fatti realizzi opere che incentivino davvero la mobilità alternativa (e possibilmente autonoma).
Anche il Comune di Collegno al 30/06/2008 fantastica di possedere "quasi 23,054 Km di piste ciclopedonali pari circa al 7% del territorio cittadini" e pubblica una mappa palesemente falsata con piste ciclabili inesistenti o incomplete.
Mi son chiesto quindi come fosse possibile che nel 2010 non ci fosse l'obbligo di costruire piste ciclabili\pedonali per ogni nuovo tracciato stradale… e invece scopro che la legge c'è e come… ma è costantemente e illegalmente disattesa. In particolare mi riferisco all'art 10 della legge 366/98 che dice:
"Art. 10.1. Dopo il comma 4 dell'articolo 13 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, come modificato dall'articolo 9 del decreto legislativo 10 settembre 1993, n. 360, é inserito il seguente:
"4- bis. Le strade di nuova costruzione classificate ai sensi delle lettere C, D, E ed F del comma 2 dell'articolo 2 devono avere, per l'intero sviluppo, una pista ciclabile adiacente purché realizzata in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di sicurezza".
2. Dopo il comma 2 dell'articolo 14 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, come modificato dall'articolo 10 del decreto legislativo 10 settembre 1993, n. 360, é inserito il seguente:
"2- bis. Gli enti proprietari delle strade provvedono altresí, in caso di manutenzione straordinaria della sede stradale, a realizzare percorsi ciclabili adiacenti purché realizzati in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di sicurezza".
Mi chiedo quindi, a partire dalla nuova circonvallazione (che dovrebbe essere categoria C) quante volte è stata disattesa a Collegno questa legge? Perché tutti se ne fregano? Come ci vado al modernissimo centro commerciale della Certosa ,a piedi o in bicicletta senza il rischio di essere "arrotato" da un bilico? Il primo ciclista che sarà ferito in uno di quei tratti potrà rivalersi sul comune?
Stefano B.