Lavoratori che protestano davanti al Cidiu
CIDIU: inferno o paradiso?
Rientrata la piccola contestazione dei partiti di maggioranza nei confronti della Lega, accusata di aver voluto mettere il cappello su di una iniziativa promossa da tutti i gruppi politici presenti in consiglio comunale, ieri sera si è svolto l'incontro con i lavoratori Cidiu ed erano presenti quasi tutti: Lega in prima fila, subito dopo una folta rappresentanza del Pd, presenti anche Pdl, IdV, SeL, e ovviamente anche CIVICA.
Dal tavolo della presidenza lavoratori e sindacalisti dell'Unione sindacale di base e della Cisl (vistosamente assente la Cgil) hanno tracciato un quadro quasi raccapricciante delle condizioni di lavoro all'interno dell'azienta. Addirittura un terzo dei lavoratori sarebbe con ridotta capacità fisica a causa dei carichi di lavoro che devono sopportare. Lavoro usurante, condizioni igieniche precarie, assenza di spogliatoi ed altro. Dalla loro descrizione è venuto fuori un vero e proprio "inferno", che fa da contrappunto al "paradiso" Cidiu descritto invece dal Pd in consiglio comunale e in parte anche ieri sera. Come sempre probabilmente la verità sta nel mezzo: non ci troviamo davanti ad una sorta di Cayenna, ma neppure di fronte ad una situazione tutta rose e fiori. Che il lavoro di operatore ecologico, come oggi viene chiamato il netturbino, sia un lavoro usurante non ci sono mai stati dubbi, ma ne più e ne meno di tanti altri. Ma oltre alle condizioni di lavoro si è parlato anche dei piccoli e grandi conflitti d'interesse come quello che fa capo ad Anna Maria Cuntrò, Assessore al Lavoro e alle Attività economiche presso il Comune di Grugliasco, e dipendente Cidiu addetta alle relazioni sindacali o a qualcosa del genere. Una classica condizione di conflitto per il doppio ruolo di controllore e controllato. Si è accennato anche a capannoni di proprietà di qualche amministratore, una vicenda che ci preoccuperemo di indagare per verificarne la veridicità. Ma si è parlato anche e soprattutto del futuro del Cidiu dopo il 31 dicembre 2011, quando se non ci saranno proroghe o annullamenti il rischio serio che finisca nelle mani dei privati più o meno a buon prezzo è molto concreto. Su questo molti si sono espressi per una proprietà e gestione pubblica. Per quanto ci riguarda, come CIVICA, abbiamo posto il problema della trasparenza delle decisioni che verranno prese e ancor prima la definizione su chi e a che livello si concorrerà alla definizione delle decisioni. Su tutto ciò si comincerà a discutere nel consiglio comunale aperto che grazie alla mozione di CIVICA, poi approvata quasi all'unanimità il 18 novembre scorso, dovrà essere indetto quanto prima dopo le Feste Natalizie.
La serata, infine, non poteva non avere come argomento il licenziamento del delegato sindacale Franco Floridia, accusato di essersi appropriato indebitamente di beni del Cidiu. Secondo la versione del diretto interessato, tre anni fa chiese di poter portare a casa dei piccoli contenitori di plastica destinati allo smaltimento; 49 per la precisione. Il caposquadra acconsenti e furono portati via sotto gli occhi di tutti. A tre anni di distanza, nel pieno della vertenza per il rinnovo contrattuale, nel maggio scorso vi fu una perquisizione dei carabinieri a casa sua - molti di questi bidoncini erano in bella mostra sul balcone - e fu denunciato. Il Cidiu con un rigore mai visto nè prima nè dopo lo ha licenziato in tronco. A decidere se si tratta di un azione antisindacale, di appropriazione in debita o cos'alto sarà la magistratura a deciderlo, quando e se deciderà davvero di occuparsene. Intanto Floridia si trova a mandare avanti una famiglia con due bambini senza salario. Ad avviso di molti e anche nostro il provvedimento appare eccessivo, sproporzionato. Un provvedimento che tra l'altro è stato causa di scioperi e di una situazione di tensione all'interno dell'azienda che continua. Ieri sera si è discettato dell'opportunità o meno di prendere posizione, alcuni consiglieri comunali si sono nascosti dietro la magistratura che deve fare il suo corso per evitare di prendere posizione. Come CIVICA pensiamo invece che seppure in ritardo una presa di posizione da parte della politica non guasterebbe, perciò stiamo lavorando ad un'iniziativa che sottoporremo agli altri gruppi politici giovedì prossimo in consiglio comunale.Giovanni Lava