Parcheggio presso la stazione ferroviaria
E il parcheggio restò vuoto
Progetto e lavori sono andati avanti per anni. Era la terra promessa dei parcheggi, avrebbe dato una risposta ai pendolari che al mattino si recavano a prendere il treno e che avevano difficoltà a trovare un posto per l'auto.
Ma come spesso accade i tempi dei lavori pubblici non coincidono con l'evoluzione dei bisogni. Nel nostro caso tutto il peso della domanda di parcheggio si è spostata nei pressi della metropolitana e così il quello vicino alla stazione ferroviaria è rimasto semideserto.
Un parcheggio inutile dunque? Certamente no, ma sottoutilizzato sì, in una zona che di parcheggi ne ha sempre più bisogno da quando vi sono stati trasferiti gli ambulatori dell'Asl che si trovano solo dall'altro lato della ferrovia, a due passi. Certo chi arriva da lontano dovrebbe esserne informato. Quindi basterebbe come si fa in tante città che l'automobilista fosse guidato al parcheggio che si vuole venga utilizzato con un'apposita segnaletica. Segnaletica di cui al momento non vi è traccia.
Sempre a proposito della zona non si può non notare come di lavori tra sottopasso, parcheggi, viabilità ne siano stati fatti, con una trasformazione rilevante dell'area, ma i piloni dell'alta tensione sono rimasti come 50 anni fa: blocchi di cemento esteticamente e non solo molto ingombranti.
A quanto pare a toglierli di mezzo, magari interrandoli, non ci si è pensato, come fosse normale ristrutturare un pezzo di città lasciando mausolei del genere causa tra l'altro di un inquinamento elettromagnetico che bene alla salute non fa di certo.Giovanni Lava