domenica, febbraio 14, 2010

Bavaglio alle trasmissioni Rai

La Commissione di vigilanza e le nuove regole


Giovanni Floris conduttore di Ballarò

Ieri sera ho ascoltato le ragioni del disappunto di Giovanni Floris, il conduttore, ospite da Fabio Fazio. Il suo ragionamento non faceva una grinza. Le regole dettate dalla Commissione di Vigilanza Rai se applicate produrrebbero un mostro televisivo e sono solo l'ultimo tentativo di una politica sempre più sputtanata di occupare tutto l'occupabile.
Non sono invece d'accordo che le trasmissioni che fa lui e i suoi colleghi (Vespa e Santoro) siano trasmissioni di informazione. Sinceramente non so proprio dove stia l'informazione. A me sembrano spettacoli belli e buoni, dove al posto dei cantanti, dei cuochi, dei calciatori, ci sono i politici. Se a tanti piacciono buon per loro. Ma in campagna elettorale è proprio indispensabile fare della politica uno spettacolo? Mi sembra che hanno poca fantasia: l'Italia è piena di artisti, scrittori, musicisti, professori universitari capaci di fare buona informazione e che sono sempre oscurati per far posto a politici e sindacalisti. Se per un mese si facesse a meno di questi ultimi e si ricorresse ai primi, forse l'informazione e, perchè no, anche la politica se ne avvantaggerebbero. Ma siccome i Santoro, i Vespa, i Floris intendono utilizzare anche il mese di campagna elettorale per fare uno spottone ai propri politici di riferimento, ecco strillano allo scandalo e mostrano di non avere poi molta fantasia e voglia di inventarsi qualcos'altro. Ma non ci vengano a parlare di informazione: informazione de che?
Giovanni Lava