Accade oggi a Collegno
Nonostante una buona erogazione di servizi verso i cittadini, a Collegno esiste il problema di come far fronte ai bisogni di chi non ha niente. Sempre più persone anno dopo anno sono state assistite soprattutto dalla parrocchie e dalle associazioni di volontariato.
Con la crisi la situazione diventa ogni giorno più drammatica. I casi disperati sono in aumento e con i tagli effettuati dal Governo centrale diventa impossibile garantire i livelli minimi di sussistenza. Molte di queste persone sono tagliate fuori dalla possibilità di contare su aiuti pubblici.
· Grazie all’evasione fiscale godono di esenzioni, tariffe agevolate e sussidi (asili nido, mense scolastiche, tariffa rifiuti, buoni taxi, buoni libro, ecc.) famiglie che non avrebbero diritto, a scapito di quelle che invece si trovano in condizioni disperate
· Esiste una giungla di parametri Isee tra comune e comune, provincia e provincia che crea discriminazioni e addirittura flussi migratori indotti da quello più favorevole alla propria condizione
· Esistono dei diritti di assistenza, livelli essenziali stabiliti con leggi nazionali e regionali ma nel Distretto dei Comuni di Collegno e Grugliasco risultano circa trecento (300) persone anziane dichiarate non autosufficienti da apposita commissione dell'ASL e del CISAP che sono in lista d'attesa senza assistenza adeguata e un centinaio di disabili che attendono gli assegni di cura
Le proposte di CIVICA
Il Comune si deve occupare innanzitutto dei problemi dei cittadini più bisognosi. Occorre realizzare sinergie con le parrocchie e le associazioni di volontariato
Le nuove povertà prodotte dalla crisi unite alle vecchie vanno monitorate per conoscere il reale fabbisogno di intervento pubblico
Anche a livello comunale va condotta una lotta senza quartiere all’evasione fiscale attraverso il controllo incrociato con altri enti e con i livelli di consumi delle famiglie che beneficiano di sussidi vari.
Per il periodo della crisi tagliare le spese promozionali e di rappresentanza e dirottare le risorse sulle famiglie a grave rischio sociale.
Promuovere a livello provinciale e regionale l’unificazione dei parametri Isee per motivi di giustizia sociale e per evitare le migrazioni da prestazioni
Le esenzioni per gli anziani vanno effettuate in base al reddito e non all’età. Vanno adottate corsie preferenziali orarie a favore di lavoratori e studenti.
Il Comune deve attivarsi affinché agli anziani non autosufficienti venga garantito il ricovero oppure l’assistenza domiciliare con sostegno alle famiglie (gli assegni di cura o il riconoscimento del lavoro di cura dei familiari) e ai disabili l’assegno dovuto.
Scheda n° 5 – Ambiente: a) rifiuti
Accade oggi a Collegno
· Il passaggio da tassa a tariffa ha comportato aumenti significativi per una parte consistente delle famiglie. L’aumento della raccolta differenziata non ha visto la diminuzione dei costi che ci si aspettava e che era stata promessa dall’amministrazione comunale e che avrebbe dovuto far diminuire e non aumentare le tariffe. Il cittadino continua a rimanere all’oscuro dei costi reali e della loro ripartizione. Pesano sui costi a carico di tutti anche l’esistenza di carrozzoni inutili come il Cados e consigli di amministrazione pletorici
La raccolta differenziata dei rifiuti con l’introduzione del porta a porta ha raggiunto il 50%. Negli ultimi due anni la raccolta differenziata è cresciuta poco. Una parte significativa dei rifiuti differenziati per la scarsa qualità della differenziazione finisce in discarica oppure viene pagata molto meno dalle ditte che la riciclano.
La raccolta porta a porta ha provocato disagi e problemi ai cittadini soprattutto agli abitanti dei grandi condomini. Le file sterminate di cassonetti comportano rischi igienici (cattivi odori e problemi di lavaggio) e costi aggiuntivi per la movimentazione degli stessi. Provocano disdoro alla città.
· Prima della grande crisi anche a Collegno la produzione di rifiuti pro-capite era in costante crescita. A parte qualche sporadica iniziativa, non sono state avviate politiche serie per la riduzione dei rifiuti alla fonte
· La gestione della filiera dei rifiuti che fa capo al Cidiu è stata da sempre subalterna alla politica e poco a criteri economici. Finora Collegno con le discariche ha lucrato sui rifiuti. La situazione ben presto con l’inceneritore non sarà più questa.
Le proposte di CIVICA
Abolizione del consorzio C.a.do.s e consiglio di amministrazioni del Cidiu ridotto a tre membri. La tariffa va calcolata sui costi relativi solo alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, costi che vanno abbassati. Particolare attenzione deve esserci nei confronti delle famiglie più numerose. La riduzione della tariffa a favore delle famiglie disagiate non deve essere spalmata sulle tariffe degli altri cittadini, ma a carico della fiscalità generale. La tariffazione deve avvenire in base alla produzione reale dei rifiuti indifferenziati da parte delle famiglie. Chi meno produce rifiuti, più risparmia.
L’obiettivo previsto dalla legge della raccolta differenziata entro il 2010 al 65% va perseguito con procedure che non creino nuovi disagi alle famiglie. Va migliorata la qualità della differenziazione attraverso l’educazione ricorrente dei cittadini, intervenendo anche con controlli e sanzioni per i comportamenti anomali.
Le file di cassonetti saranno rimossi dai grandi condomini e sostituiti con isole ecologiche di prossimità chiuse a chiave.
Attraverso convenzioni con negozi, mercati e supermercati va ridotta la produzione di rifiuti da imballaggio. Vanno istallate almeno sette (una per ogni zona della città) fontane pubbliche di acqua liscia e gasata con impianto di depurazione per ridurre la produzione di bottiglie di plastica. Va incentivato il compostaggio domestico.
Quando partirà l’inceneritore del Gerbido sarà necessario vigilare sulla corretta gestione dello stesso e assorbire i maggiori costi attraverso una gestione dei rifiuti più trasparente e funzionale. Il Comune di Collegno deve impegnare la Provincia a non costruire il 2° inceneritore di Settimo già oggi inutile e che lo sarà sempre di più con l’introduzione del trattamento meccanico biologico (TBM)
Scheda n° 6 – Ambiente: b) terra, acqua, aria
Accade oggi a Collegno
È aumentata notevolmente negli ultimi dieci anni la impermeabilità del suolo che impedisce il rifornimento delle falde acquifere e fa aumentare l’acqua delle perturbazioni nelle tubature fognarie con rischi di allagamenti.
L’acqua potabile delle falde che utilizziamo attraverso numerosi pozzi che alimentano l’acquedotto risulta essere sempre più inquinata. Dato il tipo di lavorazioni praticate, è alto il rischio che il terreno di alcune delle aree industriali dismesse, destinate all’edificazione di abitazioni e servizi commerciali, sia pesantemente inquinato. Non risultano al momento controlli efficaci e interventi di bonifica a carico dei proprietari.
· Il territorio della Provincia di Torino (con particolare riguardo ai Comuni dell’area metropolitana) è particolarmente soggetto a fenomeni di inquinamento atmosferico. Il particolato atmosferico (PM10), così come l’ozono, superano i limiti di legge su gran parte del territorio e il biossido di azoto eccede i valori limite annuali sulle principali aree urbanizzate (Fonte Ufficio Ambiente Collegno)
· La crescita della popolazione e dei grandi centri commerciali e la presenza del capolinea della metropolitana hanno prodotto l’intensificazione del traffico con la formazione di code in particolare al mattino. Il traffico più lento e più intenso provoca picchi di inquinamento atmosferico mai visti prima lungo l’asse Ovest-Est
Le proposte di CIVICA
Ridurre l’impermeabilizzazione del terreno con tecniche già collaudate, ripristinarla dove è possibile
Monitoraggio periodico dell’acqua dei pozzi di captazione per verificare lo stato dell’inquinamento delle falde
Monitoraggio dell’area dell’ex fonderia Mandelli e della confinante ex galvanica Protex di via De Amicis, come delle altre aree dismesse o in dismissione, per poter escludere che il suolo possa essere inquinato e gli inquinanti raggiungere la falda acquifera sottostante.
Monitorare l’inquinamento dell’aria su base comunale. Pubblicare e pubblicizzare i dati periodicamente raccolti nelle varie zone della città attraverso cartelloni stradali. Intervenire sui flussi di traffico locale per non penalizzare una zona della città a favore di un’altra. Attivare politiche per la riduzione del traffico automobilistico di attraversamento. Lavare le strade dalle polveri sottili depositate almeno due volte al mese nei periodi di siccità
La situazione di emergenza ambientale crescente giustifica e impone uno stop al consumo del territorio ancora verde. Richiede opere di rimboschimento sulle aree pubbliche e incentivi al rimboschimento delle aree private del Parco della Dora
Scheda n° 7 – Energia, centrale Savonera, casa, trasporti
Accade oggi a Collegno
· In questi anni a Collegno si è parlato tanto di risparmio ed efficienza energetica come di produzione di energia da fonti rinnovabili ma si è fatto molto poco, poco più che spot elettorali.
· In questi anni si è discusso molto della centrale termoelettrica Iride a Savonera. L’amministrazione si è dimostrata poco sensibile verso i cittadini che vi si oppongono e ambigua sul piano politico circa le sue vere intenzioni.
· A Collegno negli ultimi dieci anni si sono costruite tante case, ma tutte a prezzi proibitivi e niente di economico-popolare per le famiglie meno abbienti.
· Non esiste una politica di sostegno agli affitti.
· Muoversi in città con i mezzi pubblici richiede tanta pazienza per le lunghe attese a cui si è costretti. Vi sono zone poi mal servite anche per la distanza dalle fermate.
Le proposte di CIVICA
Politiche ed incentivi concreti per la ristrutturazione degli edifici in funzione del risparmio energetico e dell’efficienza degli impianti, diffusione degli impianti solari termici e, dove possibile, del fotovoltaico. Analisi obiettiva dei costi-benefici degli impianti di teleriscaldamento.
La centrale di Iride non va fatta a Savonera, perché questa borgata ha già ampiamente dato in termini di degrado ambientale. CIVICA non si oppone alla centrale in quanto tale, ma alla sua collocazione. Il suo sito ideale è su di una delle aree industriali dismesse che a Torino non mancano, per esempio alla ThyssenKrupp.
Politiche di edilizia abitativa popolare e convenzionata concertata con i cittadini del territorio. I bandi futuri destinati a cooperative edilizie dovranno privilegiare le cooperative costituite da persone che abitano o lavorano a Collegno e non più da quelle con il più alto numero di soci.
Istituire un fondo di sostegno alle famiglie costrette alla morosità dalla perdita del lavoro e forme di garanzia agli affittuari.
Istituire una o più navette di piccole dimensioni che colleghino circolarmente tutti i quartieri con la stazione ferroviaria e con le due stazioni del metrò ogni 10 minuti.
Scheda n° 8 – Sicurezza in città
Accade oggi a Collegno
La sicurezza è di gran moda. Vi sono partiti politici che lavorano 365 giorni all’anno per far crescere la paura per poter poi raccogliere a man bassa consensi il giorno delle elezioni. A Collegno non manca lo spaccio della droga, con l’abbandono di siringhe anche nei pressi dei giochi dei bambini, non mancano i furti nelle case, qualche rapina, le truffe agli anziani, ma nonostante ciò complessivamente è ancora una città sufficientemente tranquilla. I ragazzi e le ragazze non terrorizzati dai genitori circolano abbastanza tranquillamente anche nelle ore notturne, fino ad oggi senza problemi. Il tessuto sociale ancora tiene in gran parte della città grazie a parrocchie, scout, centri sociali, associazioni culturali e sportive.
L’integrazione degli immigrati extracomunitari è in atto senza scosse di rilievo. Il campo nomadi rappresenta una scelta di civiltà che finora complessivamente ha funzionato, pur con qualche problema da risolvere.
· Il vero pericolo le persone a Collegno, anziani e bambini per primi, lo corrono sulle strade, in particolare i pedoni e i ciclisti. La costruzione di nuove strade e rotonde ha dimostrato come l’ente comunale non solo non ne tiene conto, ma non applica la normativa vigente in materia di sicurezza.
· Un altro pericolo in città è costituito dalla presenza sempre più diffusa di cani di grande taglia lasciati liberi di girare senza guinzaglio e senza museruola anche nei luoghi destinati ai bambini. Le deiezioni canine lasciate nei prati e sui marciapiedi oltre al fastidioso inconveniente quando sono pestate rappresentano anche un pericolo per la salute dei bambini che giocano nei parchi e giardini.
Le proposte di CIVICA
Aumentare la presenza dei vigili urbani e delle forze dell’ordine nelle zone calde. I luoghi frequentati da bambini devono essere puliti tutti i giorni. L’apporto dei volontari va potenziato con la loro dislocazione anche nelle zone periferiche frequentate da anziani e bambini.
Contro le truffe agli anziani vanno organizzati incontri periodici di informazione-formazione preventiva.
Invece che ronde, più iniziative pubbliche e sostegno ai soggetti che sono impegnati a vario titolo nel sociale compatibilmente con le necessità dettate dalla crisi in atto.
Vanno rinnovate le politiche di accoglienza e integrazione delle famiglie di extracomunitari già in atto, scoraggiando anche qui i furbi che ne approfittano. Con i Rom del campo nomadi va rinegoziata la loro presenza e la gestione del campo affinché non si verifichino casi come quello del consumo gratuito dell’acqua.
Va garantita la sicurezza dei pedoni, anziani e bambini in primis, e dei ciclisti attraverso il rispetto puntuale delle regole dettate dalle leggi italiane ed europee che normano la viabilità vecchia e nuova.
Azioni di sensibilizzazione in accordo con le associazioni animaliste nei confronti di proprietari di cani. Maggiori controlli a partire dai giardini pubblici frequentati da anziani e bambini. Multe a chi non conduce il cane al guinzaglio e con la museruola laddove è prevista dalla legge. Multe salate a chi non raccoglie le deiezioni del proprio cane dai marciapiedi e dai luoghi pubblici in generale.
Scheda n° 9 – Viabilità sostenibile
Accade oggi a Collegno
La metropolitana ha accresciuto notevolmente il traffico di attraversamento. In alcune zone della città parcheggiare è diventata un’impresa quasi impossibile nelle ore diurne. Altre zone come Savonera sono tagliate fuori.
L’introduzione del Car Sharing e del Bike-sharing (auto e bici in affitto) è un fatto carino, ma al momento non ha inciso sul traffico. Invece tutti i collegnesi, fatta eccezione per Villaggio Dora e Savonera, potrebbero accedere facilmente alla metropolitana usando la bicicletta, come si fa in tutte le città del Nord Europa
I collegnesi che sottoscrivono un abbonamento GTT mensile o annuale devono pagare cifre molto più alte dei torinesi. Il biglietto suburbano a Collegno è uno scandalo, visto il servizio che Collegno offre a tutta l’area metropolitana con il deposito del metro.
Sono anni che a Collegno vengono sperimentate iniziative come Pedibus (raggiungere insieme la scuola a piedi)
Vi sono zone della città (per esempio Borgonuovo, zona centrale, ecc.) dalle vie molto strette adatte solo ad un traffico di vicinato che svolgono invece una funzione di attraversamento Nord-Sud ed Est-Ovest a livelli impossibili in particolare nelle ore di punta
Le proposte di CIVICA
Scoraggiare il traffico di attraversamento, non aumentare la disponibilità di parcheggio presso il capolinea della metropolitana, incrementare i passaggi degli autobus (a metano) in città e da/per i comuni vicini. Collegare Savonera alla metro.
Impegno per il prolungamento della metropolitana verso Rivoli, la fermata dopo Fermi deve essere in corrispondenza con la stazione ferroviari senza soluzioni pasticciate.
In attesa del prolungamento della metropolitana potenziare i parcheggi per le bici a Fermi nel parcheggio ora destinato solo alle auto. Costruire piste ciclabili sicure e una segnaletica adeguata che dalle varie zone della città portino in sicurezza a Fermi. Istituire forme di incentivazione all’uso della bici+metro (abbonamenti speciali, sorveglianza delle bici, ecc.). Ottenere da GTT la possibilità che una carrozza del metro sia adibita al trasporto delle bici.
Ottenere da GTT che per Collegno sia valido il biglietto urbano. In assenza di risultati l’amministrazione promuove forme di lotta fino alla disubbidienza civile dei propri cittadini autorizzati a viaggiare con il solo biglietto o abbonamento urbano.
Iniziative come Pedibus rischiano di essere solo propaganda. Vanno attuate tutti i giorni dell’anno con il coinvolgimento attivo delle scuole e dei genitori che a turno fanno la vigilanza.
Vanno estese le Zone 30 a tutte le traverse interne dei quartieri della città, con una netta distinzione tra vie di scorrimento a 50 km all’ora e vie di vicinato a 30. Più controlli della velocità.
Scheda n° 10 – Scuola e sport
Accade oggi a Collegno
Il Tempo pieno nella primaria è messo a dura prova dai tagli della Gelmini. Il Tempo prolungato nelle medie era già in difficoltà prima della Gelmini.
Oggi i rapporti tra Comune e scuola è regolato dal cosiddetto “Patto della scuola” che contiene cose egregie e altre meno. Buona parte della spesa viene assorbita dall’offerta formativa contenuta nel catalogo “Scuola&Città”. Ben 127 proposte. Qualcuna valida, ma molte perfettamente inutili, almeno alla scuola, forse meno ai soggetti a cui sono affidate.
Con le cucine centralizzate la qualità della mensa scolastica è oggettivamente peggiorata con un aumento esponenziale dello spreco del cibo da parte degli alunni. Soprattutto nelle scuole medie il momento del pasto per tempi, logistica e qualità ha perso qualsiasi aspetto positivo educativo o nutrizionale. Se va bene serve a togliere la fame. Il fornitore viene pagato indipendentemente dal fatto che il pasto venga o non venga consumato.
Gli impianti sportivi (costruiti a spese di tutti i cittadini) a Collegno ce ne sono, ne servirebbero di più, ma il problema è che sono tutti dati in gestione alle società sportive quasi tutte agonistiche. I giovani che vorrebbero fare sport senza necessariamente diventare dei piccoli campioni difficilmente possono accedere agli impianti.
Molte delle strutture versano in cattive condizioni per la carente manutenzione. La piscina è vecchia e poco funzionale e soprattutto sottoutilizzata.
Le proposte di CIVICA
L’amministrazione deve spendere tutto lo spendibile per difendere la tradizione del tempo pieno e del tempo prolungato collegnese.
In tempi di vacche magre, le risorse vanno spostate dall’offerta formativa al finanziamento del rinnovamento tecnologico delle scuole, in quanto la scuola già di suo è in grado di offrire un’offerta formativa di tutto rispetto e le proposte di “Scuola&città” rischiano spesso di sottrarre solo tempo prezioso all’azione didattica della scuola stessa.
Tornare alla sperimentazione almeno in una scuola della mensa tradizionale. Diminuire la quantità del pasto (o il primo o il secondo + frutta/verdura +dolce) per migliorarne la qualità con alimenti biologici e a Km 0 o filiera corta. Nelle scuole medie occorre passare al self-service, dove si prende ciò che si desidera e si paga solo ciò che si prende, introducendo per il fornitore il fattore del rischio economico.
Per potenziare la pratica sportiva tra giovani e meno giovani come dilettanti occorre riservare loro almeno il 30 per cento del tempo disponibile degli impianti. Risorse permettendo costruire degli impianti destinati solo a loro gestiti direttamente dal Comune.
Mantenere le strutture esistenti in condizioni accettabili ed effettuare gli interventi finalizzati al rispetto delle norme igienico sanitario e della sicurezza. Il progetto della nuova piscina e il riutilizzo della vecchia vanno attentamente valutato con i cittadini interessati prima di essere deliberati.
Scheda n° 11 – Parchi
Accade oggi a Collegno
Il Parco Dalla Chiesa è utilizzato da un numero crescente di cittadini e ciò comporta un consumo del suo patrimonio ambientale. Il parco in assenza di un progetto globale di salvaguardia è stato soggetto a interventi e iniziative all’insegna dell’improvvisazione e dell’estemporaneità. La parte aulica, la Certosa, cade a pezzi ed è uno dei pochi monumenti piemontesi di grande valore artistico ed architettonico che ad oggi non sia stato restaurato e che non abbia ancora trovato una sua destinazione degna.
Dopo la grande mobilitazione in difesa del Parco (virtuale) della Dora da parte del Comitato contro il campo da golf, in zona Cesarini dopo anni di sonno, il Comune di Collegno ha approvato la delibera per l’istituzione di un’area di salvaguardia. Si tratta solo del primo passo.
Le proposte di CIVICA
Il Campo Volo resta un polmone verde su cui si appuntano a cadenza sempre più ravvicinate gli interessi voraci della speculazione. Anche per il Campo Volo l’amministrazione ha escogitato in zona Cesarini una soluzione che dovrebbe salvaguardalo e trasformarlo in parco pubblico.
Il Parco dei giardini come illustrato nel convegno del 21/11/2008 è la base di partenza di un progetto di difesa e valorizzazione del parco stesso che impedisca il consumo anche di un solo metro quadrato di verde. Il chiostro della Certosa e gli edifici che lo circondano si prestano a diventare una struttura formativa nel campo dello studio, della progettazione e del restauro dei giardini e dei giardini storici in particolare, una biblioteca internazionale gestita dalla Facoltà di Architettura in grado di documentare e ospitare la ricostruzione di giardini provenienti da diverse culture e latitudini.
Il Parco della Dora deve mantenere la sua vocazione agro-naturale, consapevoli che l’agricoltura oggi praticata non è il meglio. La nostra idea è quella di farne un parco pubblico che abbia come tema conduttore l’agricoltura che lungo il fiume venga rappresentata in tutte le sue possibilità colturali in una carrellata all’aria aperta, un’area solcata da sentieri percorribili dai visitatori della città metropolitana. In attesa che si trovino le risorse, l’area rimanga così com’è per le generazioni future.
Visti i livelli di consumo di quel po’ di territorio verde disponibile a livello metropolitano, non sono più attuali soluzioni che sotto le mentite spoglie di parco contemplino progetti di cosiddetta valorizzazione ambientale. Se non ci sono le risorse per realizzare un vero parco urbano, la soluzione migliore è quella di lasciare l’area così com’è come patrimonio per le generazioni future.
Scheda n° 12 – Imprese, lavoro, commercio
Accade oggi a Collegno
Il rapporto con il mondo delle imprese collegnesi è sempre stato sporadico e all’insegna delle situazioni di crisi, spesso limitato alla concessione di premi di cubatura residenziale e svendita del territorio ancora agricolo, vedi le iniziative speculative di Collegno 2000 srl.
La crisi sta rendendo esplosiva una condizione, quella del lavoro, già molto in sofferenza a causa della precarizzazione. Il Comune di Collegno ha assunto iniziative positive, ma insufficienti di fronte alla gravità della crisi.
Con la diffusione sempre più spinta dei megacentri commerciali, il commercio al minuto di vicinato sta subendo un colpo mortale.
Non esiste al momento una politica che favorisca il coinvolgimento di negozi, supermercati e locali pubblici a favore di attività ecocompatibili sia sul piano della qualità (prodotti biologici e di filiera corta) che sul piano della riduzione dei rifiuti.
Le proposte di CIVICA
Costruire un rapporto organico con l’imprenditoria della città, per promuovere l’occupazione e per favorire l’intesa tra le parti sociali per una contrattazione delle retribuzioni maggiormente vincolata alla produttività. Stop a qualsiasi scambio che abbia come merce il territorio.
Sostegno al reddito dei lavoratori che perdono il lavoro e non godono di altri ammortizzatori sociali. Costituzione di un fondo apposito, recuperando risorse eliminando le numerose e spesso dispendiose iniziative senza qualità promosse dal Comune. Verifica del Patto Territoriale della Zona Ovest e delle sue iniziative.
Promuovere la specializzazione e la qualità dei negozi di vicinato da una parte e il contenimento dei prezzi dall’altra, difendere anche con incentivi di tipo economico (tariffe più basse) la loro sopravvivenza, un patrimonio irrinunciabile per la qualità complessiva della città.
Promuovere forme di incentivi per gli esercizi pubblici che attuano politiche ecocompatibili sia sul piano delle tariffe sia attraverso l’assegnazione di un bollino comunale di qualità ecologica. Coinvolgere, riducendo la tassa rifiuti, tutti i supermercati nell’iniziativa di ritiro dei contenitori di plastica, di vetro e le lattine, come avviene in Germania e in altri paesi europei.
Scheda n° 13 – salute, cultura e assessorato all’ambiente
Accade oggi a Collegno
· La salute dei cittadini è stata delegata alla Sanità e proprio per questo al momento pare non sia un problema che tolga il sonno ai sindaci. Invece per legge è il Sindaco che, in quanto responsabile della salute dei cittadini, ha il compito sociale di stabilire le modalità di tutela e di promozione della salute della propria comunità. I sindaci sono chiamati ad esercitare questa responsabilità in modo collegiale nella dimensione del Distretto, attraverso il Comitato dei Sindaci.
· Non c’è comune delle dimensioni di Collegno che non abbia sviluppato una propria politica culturale ed eventi (mostre, festival musicali, cinematografici, …) capaci di attrarre risorse e far crescere professionalità. A Collegno nulla di tutto ciò, ma una gestione strapaesana dei pochi eventi casuali esistenti.
Fino ad oggi le politiche comunali per la promozione e salvaguardia dell’ambiente sono state delegate e chiuse nel ghetto dell’assessorato all’ambiente, intanto che le politiche degli altri assessorati spesso andavano nella direzione opposta, infatti la qualità complessiva dell’ambiente a Collegno è peggiorata.
Le proposte di CIVICA
Occorre che Collegno, in collaborazione con gli altri comuni del Distretto sanitario, attui la legge regionale che impone l’elaborazione dei Profili e Piani di Salute, ma soprattutto che intervenga da una parte sulle condizioni che favoriscono la salute (qualità ambientale, sicurezza sulle strade, sul lavoro e a scuola), e dall’altra eliminando quelle che favoriscono la malattia e la mortalità, tra cui la povertà e i rischi ambientali.
Riorganizzare il settore per innalzare il livello delle poche iniziative esistenti, sia per individuare una propria vocazione all’interno dell’area metropolitana. Sfruttando le competenze dello staff di Suburbana e al bacino del pubblico del più antico e importante cineforum dell’area torinese, un’idea può essere quella di tentare di inserire Collegno all’interno del circuito dei festival cinematografici torinesi.
Abolizione dell’assessorato all’ambiente. La salvaguardia dell’ambiente e il miglioramento della qualità ambientale deve ispirare la politica complessiva dell’amministrazione e quindi diventare competenza del sindaco e della giunta comunale nel suo complesso. Una commissione consiliare dovrà valutare che ogni atto amministrativo sia conforme a tale principio.
Scheda n° 14 – Giovani e anziani
Accade oggi a Collegno
Mancano luoghi di incontro e di aggregazione per i giovani, come mancano locali pubblici dedicati ad essi. I giovani collegnesi sono costretti a recarsi lontano da casa per trovare locali adatti a loro con i rischi che tutto ciò comporta.
Molti giovani studenti collegnesi sono costretti a tempi lunghissimi di attesa dei mezzi pubblici che li portano a scuola, in particolare per il Bus 44.
Gli spazi pubblici a Collegno dove organizzare una festa, per esempio di compleanno, ci sarebbero anche, ma sono gli stessi dati in gestioni a comitati e associazioni, che li affittano a prezzi non proprio popolari, ma soprattutto li cedono a loro totale discrezione, senza dover dar conto a nessuno.
Oggi sempre più, in particolare i giovani, si comunica soprattutto attraverso Internet. I costi restano alti e non tutti possono permetterseli.
Grazie all’allungamento della vita media, gli anziani ultrasettantenni costituiscono una fascia sempre più ampia della popolazione. Di questi molti vivono da soli, in maggioranza sono donne. A causa di problemi di salute, ma anche del clima di insicurezza ormai sempre più diffuso dal martellamento dei media, molti di questi anziani sono dei veri e propri reclusi in casa.
Le proposte di CIVICA
Vanno promosse iniziative per i giovani su indicazione dei giovani stessi e possibilmente autogestite. Favorire la nascita di locali dedicati, in particolare di una discoteca, assente a Collegno.
Impegnare GTT a potenziare le corse dei bus sul territorio collegnese, in particolare nelle ore di entrata e uscita da scuola. Far sì che la linea del 44 non porti via una parte importante del tempo dei giovani studenti.
Concessione gratuita su prenotazione, anche telefonica, presso l’Informagiovani dei locali ai giovani che vogliono organizzare una festa autogestita nei locali di proprietà pubblica con il solo obbligo di restituirli nelle condizioni in cui sono stati avuti in consegna.
· Dare la possibilità, soprattutto ai giovani, di accedere gratuitamente alla rete attraverso la copertura della città con degli hot-spot che garantiscano a tutti i cittadini di Collegno, regolarmente identificati, l'accesso a internet in modalità wireless.
Il Comune organizza un servizio che utilizzando le nuove tecnologie sia in grado di intervenire in caso di emergenza. I servizi sociali con l’ausilio del volontariato si occupano di garantire il servizio della spesa, l’acquisto dei medicinali, l’accompagnamento per visite mediche ed esami clinici, una visita al mese ai propri defunti. Il servizio deve garantire almeno due passaggi settimanali a casa di ogni anziano solo.
Scheda n° 15 – Quartieri: Terracorta e Villaggio Dora
Terracorta. Hanno continuato a modificare la segnaletica anno dopo anno, spesso in modo cervellotico, senza preoccuparsi di cancellare le tracce di quella preesistente. Si sta costruendo una pista ciclabile che finisce nel nulla grande come un’autostrada dove già parcheggiano le auto e una Zona 30 sui generis che non rispetta le caratteristiche delle Zone 30. Ancora non si è trovata una soluzione soddisfacente alla ristrutturazione della piazza e al mercato del giovedì. Si è aggravato il problema idrico del quartiere, capita che i piani alti non sempre riescano a ricevere l’acqua.
Villaggio Dora. Il problema più critico del quartiere è costituito dall’alto tasso di casi sociali, problema che non può continuare ad essere lasciato solo alla gestione e alla buona volontà della Caritas zonale o delle assistenti sociali. Le risposte istituzionali in questi anni sono state insufficienti.
Il riscatto di una parte degli alloggi delle case popolari, forse va nella direzione giusta, ma non risolve i cruciali problemi del Quartiere. Per le case popolari sono stati spesi tanti soldi pubblici ma le relative ristrutturazioni non hanno conseguito risultati apprezzabili.
Le proposte di CIVICA
Ridare razionalità alla viabilità in Terracorta sottoposta negli ultimi anni ad un vero e proprio accanimento da segnaletica stradale. Eliminare i dossi fuorilegge che scassano auto e bus senza realmente proteggere i pedoni. Costruire piste ciclabili più strette ai lati dei marciapiedi, ma rialzate dalla carreggiata in entrambi i sensi di marcia come si fa nei paesi civili. Costruire Zone 30 omologate alle norme regionali. La ristrutturazione di piazza Concordia deve comportare una soluzione per la collocazione del mercato adeguata alle esigenze del quartiere, ma soprattutto con l’accordo dei cittadini. Va rifatto l’acquedotto trovando le risorse negli oneri di urbanizzazione che derivati dalla crescita abnorme del quartiere.
· Per il Villaggio Dora si propone di:
- contrastare l’elevato tasso di concentrazione dei casi sociali anche tramite l’adozione di una accorta e diversa politica di assegnazione degli alloggi che nel tempo si rendono disponibili
- abbattere gradualmente almeno i casermoni popolari più critici e non ancora autorizzati al riscatto, per ricostruirli utilizzando l’edilizia bio-compatibile ad alta efficienza energetica. Adibire un edificio residenziale previsto sull’area di Via De Amicis per ospitare a turno le famiglie per il tempo necessario alla costruzione dell’edificio a loro destinato. Le dimensioni degli alloggi saranno adeguate alle esigenze degli attuali nuclei familiari
Nel caso di abbattimento e ricostruzione, si potrebbe anche prospettare, tramite i necessari accordi con tutte le parti in causa, la ricollocazione dell’edificio, in uno o più fabbricati, in un quartiere meno problematico sotto il profilo sociale.
Con questa soluzione, le aree liberate in Oltredora potrebbero essere utilizzate per realizzare nuove tipologie di insediamenti.
Scheda n° 16 – Quartieri: Paradiso, Borgonuovo e Savonera, Leuman
Accade oggi a Collegno
- Paradiso. Da quando c’è la metropolitana la borgata è asfissiata dalle auto dei pendolari. I pochi spazi liberi vengono edificati come nel caso del progetto di casa popolare in via Messina.
- Borgonuovo e Zona Centrale. In questi anni si è intensificato il traffico di attraversamento che ha causato l’aumento dei gas di scarico e dell’inquinamento atmosferico. Sono in aumento nell’area le malattie cardiopolmonari, mentre si sono ridotti gli spazi verdi delle casette private, abbattute e sostituite da palazzi di cinque piani con la conseguente manomissione del paesaggio urbano preesistente a favore della speculazione edilizia.
- Savonera. Da decenni gli abitanti di Savonera sono considerati come figli di un dio minore. Da Barricalla alle discariche dei rifiuti è sempre stato il luogo dove collocare gli interventi dal forte impatto ambientale. L’ultimo insediamento previsto è quello di una centrale termica da 400 megawatt, mentre Torino intende insediare un nuovo campo nomadi ai suoi confini. Intanto la borgata resta isolata dai sevizi del capoluogo e senza collegamenti con la metropolitana.
- Villaggio Leuman. In tutti questi anni non si è risolto problema della manutenzione ordinaria delle casette del Villaggio, anzi è andato facendosi sempre più grave. Né il Comune né lo ATC hanno trovato una soluzione.
- Paradiso. Deliberare un piano parcheggi (più parcheggi nell’area Fermi, parcheggi a tempo per i non residenti nella borgata) che liberi i cittadini di Paradiso dall’incubo del parcheggiare. Bloccare il consumo dei pochi spazi liberi, spostare sull’area ex Elbi la casa popolare, raddoppiandone le dimensioni.
- Borgo Nuovo e Santa Maria. Monitoraggio dell’aria. Provvedimenti di dissuasione del traffico di attraversamento proveniente dalla Valle di Susa in direzione Torino al mattino e nel senso opposto alla sera. Istituzione della Zona 30 in tutte le viuzze interne ai due quartieri. Revisione del Piano regolatore in modo da salvaguardare il paesaggio urbano costituito dalle casette con orto/giardino, patrimonio della città.
- Savonera. Va avviata una seria politica di risanamento ambientale, cominciando a dire No alla centrale Iride. Va iniziato il monitoraggio sanitario promesso e quello dell’inquinamento dell’aria. Vanno potenziati i servizi con l’istituzione di una linea di autobus con il centro della città e con la metropolitana.
- Villaggio Leuman. Va trovata una soluzione al problema della manutenzione anche considerando una possibile dismissione delle case con la vendita agli inquilini, salvaguardando il diritto di chi non può o non vuole acquistare. Vanno meglio chiariti il ruolo e gli obiettivi della Fondazione.
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