venerdì, maggio 31, 2013

Dopo l'incontro per pochi intimi del sindaco al Campo Volo

La villa della sala consiliare
E il consiglio non c'è più
E' saltata ieri sera la riunione del Consiglio Comunale per mancanza di numero legale. Inconsapevole ho contribuito anche io, intrattenuto da una telefonata importante sull'uscio di casa, sono arrivato giusto dieci minuti dopo. Quando manca il numero legale, la responsabilità maggiore è sempre della maggioranza che con i suoi 20 consiglieri dovrebbe garantirla a prescindere dall'opposizione. Domanda: è stato un caso l'assenza di molti consiglieri della maggioranza frutto di cattive abitudini o qualcosa di più?

Stando ai si dice potrebbe trattarsi di un siluro al sindaco bello e buono e dell'ennesimo strappo in un partito dalle mille e un'anima (o gruppo armato che dir si voglia) a cui non sarebbe estranea l'irritazione di molti maggiorenti a seguito dell'iniziativa elettorale "clandestina" del giorno prima al Campo Volo (con tanto di aperitivo offerto dall'Eeroclub) organizzata da Gianni Pesce, l'ex verde passato al Pd e sempre più in pista come candidato sindaco come longa manus del sindaco in carica.
Così il il sindaco Accossato che in tutti questi mesi non ha trovato il tempo per venire in consiglio o in commissione urbanistica per aggiornarci su quanto sta cucinando su via De Amicis e Campo Volo, si presta volentieri a mettersi a disposizione della corrente del Pd che fa capo a Gianni Pesce per rispondere a tutte le loro domande o perplessità sul Campo Volo.
Comunque la giri l'iniziativa puzza di bruciato. Siamo tutti abituati al tempestamento di email di Gianni Pesce quando organizza qualcosa. Stranamente questa volta gli inviti sono stati a pochi e ben selezionati amici, solo evidentemente a chi il buon Gianni pensa possa essergli utile in questo battaglia sul Campo Volo Parco Subito, non importa a che prezzo, per far sì che l'Accossato possa poter dire che una cosa per la città è riuscita a farla in ben dieci anni di governo (altre non se ne ricordano) e a lui di potersi appuntare sul petto la medaglia di miglior suo sostenitore.
Ora la domanda al sindaco, più che a Gianni Pesce che è un privato cittadino, è: ma davvero il nodo del Campo Volo può essere sciolto da pochi amici, seppure qualificati, o non sarebbe il caso di affrontarlo coinvolgendo la totalità dei cittadini collegnesi con assemblee pubbliche e magari con un bel referendum finale. La città (e forse anche lo stesso partito democratico) è sempre più stanca di questi metodi fatti di estenuanti discussioni di maggioranza e ora anche di minigruppi elettorali clandestini che giocano con il futuro di noi tutti e alle nostre spalle.
Giovanni Lava