lunedì, febbraio 03, 2014

LA VOLGARITA' COME SCORCIATOIA DELLA POLITICA

Per favore ridateci la Pivetti.
Non ci sono parole sufficienti a disapprovare la deriva volgare a cui il M5S sembra si sia condannato, trasferendo il turpiloquio dalle piazze e dal web al Parlamento. Il fatto che si tratti di un'istituzione sputtanata dai partiti che oggi ipocritamente li attaccano, non mi pare sia sufficiente a giustificarli. Che il Parlamento sia ormai da decenni purtroppo un'assise di "nani e ballerine" non sminuisce la gravità degli attacchi sessisti alla Presidente della Camera e alle parlamentari degli altri partiti. Proprio perchè il Parlamento è sputtanato da tanti anni di malaffare, il compito del M5S dovrebbe essere tra l'altro anche quello di ridargli la dignità perduta.
Il dubbio che mi assilla però è se il loro comportamento sia figlio dell'ingenuità oppure di una scelta calcolata. Dico questo perchè le poche volte che mi avventuro ad andare oltre la semplice lettura dei post di Grillo, a volte condivisi altri meno, mi imbatto spesso, oltre che in tanti commenti interessanti e stimolanti, in una serie infinita di insulti e di volgarità che fanno immaginare di trovarsi davanti una vasta platea di minus habens che se solo in piccola parte abbandonassero il web e si trasferissero nelle piazze ci sarebbe di che aver paura, vista la violenza che traspare dalle loro affermazioni. E' a costoro che si strizza l'occhio?
Il fatto poi che anche alcuni onorevoli cittadini si abbandonino regolarmente a termini come "schifo", "ribrezzo" e altre amenità del genere nei confronti degli avversari politici, preoccupa, perchè allora se questo fosse il sentire profondo del movimento, l'uso di espressioni volgari e violente potrebbe proprio essere una scelta e non un semplice incidente. Una scelta a mio avviso comunque e sempre sbagliata da cui dissociarsi, perchè distrugge quanto di buono in Parlamento riescono a fare per contrastare l'inciucio degli inciuci del secolo.
Ovviamente le volgarità verbali del M5S non sminuiscono di una virgola le volgarità fattuali dei loro avversari. Come si fa a non scombisciarsi dalle risate quando il premier Letta afferma che l'occupazione dei Cinquestelle dei banchi del governo danneggia l'immagine dell'Italia all'estero e gli imprenditori stranieri per questo non verrebbero più ad investire da noi. Per farsi un'idea negativa dello stato del nostro paese gli stranieri hanno dovuto forse aspettare questi ultimi episodi oppure gli è bastato l'immagine di un parlamento incapace per settimane di eleggere il capo dello stato o il fatto che il leader del principale partito di opposizione sia guidato da un pregiudicato o che in parlamento bivacchino da decenni fior fior di condannati per reati di ogni genere?
E come si fa a voler bene alla presidente della Camera Laura Boldrini? Possiamo volergli bene e sentirci rappresentati da lei solo perchè è stata fatta segno dalle ingiurie e da volgarità come quella che ha postato Grillo? Ieri sera sono riuscito a seguirla da Fazio solo per un pezzo, poi ho cambiato canale. Ma ho fatto in tempo a sentirla affermare che aveva utilizzato la cosiddetta "ghigliottina", prima volta nella storia della Repubblica, perchè si era fatta carico di salvare il decreto Imu-Bankitalia. Il presidente della Camera che fa da supplente all'insipienza del governo e della maggioranza? Non bastava già il presidente della Repubblica ad esautorare il Parlamento, c'era bisogno che ci si mettesse anche lei? Forse che nella storia della Repubblica non ci sono stati fior fior di decreti che sono decaduti per l'ostruzionismo di minoranze e maggioranze? Il fatto poi che il giorno dopo si sarebbe dovuti tutti correre a pagare l'Imu è una balla grossa come una casa. Chi l'ha sostenuta, Boldrini compresa, hanno mentito sapendo di mentire. A sentirla così perbene, di quel perbenismo ipocrita così caro a certa sinistra, mi ha fatto balenare un solo pensiero: ridateci la Pivetti, che almeno ci risparmiava quell'aria contrita da madonna sofferente.
Giovanni Lava