La sera di Capodanno mi sono recato a cinema per vedere l'ultimo film di Woody Allen Midnight in Paris e ho scoperto che come "over 60" pagavo meno che presentando la tessera dell'Aiace (Associazione italiana amici cinema d'essai) appena acquistata.
Il biglietto infatti costava come "over" 4 euro e con l'Aiace 4,50. Pagavo meno di un under 18 e di uno studente universitario che pagano anch'essi 4,50 euro. Lo stesso avviene per gli abbonamenti GTT per i residenti a Torino. Pagano più i giovani che i vecchi (se si può chiamare vecchio chi ha superato i 60 anni), indipendentemente dal reddito percepito. In ogni caso anche un pensionato al minimo un reddito lo percepisce, a differenza dei giovani che quasi certamente sono studenti o disoccupati a carico dei genitori.
Iniziare il 2012 parlando di anziani o vecchi che siano non è un buon inizio, ma dopo la retorica e la demagogia che mi è toccato ascoltare ieri nei telegiornali a proposito dell'obbligo per i pensionati con pensioni superiori a mille euro a dotarsi di un conto corrente non ce l'ho fatta ad astenermi dal dire la mia. Dopo aver sentito che contro il provvedimento Angeletti (Uil) tuona, Bonanni (Cisl) strepita e la Camusso (Cgil) minaccia sfracelli, la voglia di mandarli a quel paese che da tempo fatico a comprimere ha cominciato a sgorgare senza freni e pudori di sorta.
Per quanto mi riguarda dei tre dell'Ave Maria proprio non ne posso più. Il solo vederli assieme sui palchi e per le strade, dopo anni che se ne sono fatte e dette di tutti i colori all'ombra di Berlusconi e Sacconi, produce in me un vorticoso e veloce giramento di palle.
Ma torniamo ai pensionati. Ebbene sono anni che si chiede la tracciabilità del denaro come strumento efficace per la lotta all'evasione fiscale e al lavoro nero, abbiamo storto il naso quando dai promessi 500 euro di soglia si è passati ai 1000 euro e ora si chiede che i pensionati siano esonerati dall'obbligo (indipendentemente dall'ammontare della pensione). Si dovrebbero dare baconote con stampigliato sopra "euro per pensionati", in modo da poterle riconoscere ed esonerare dall'obbligo della tracciabilità???!!! Una pena vedere ieri sera al Tg7 il "grande" Mentana ravanare contrito la notizia con il pensiero a quei poveri pensionati non adusi ai conti correnti, ai bancomat, agli assegni. Certo con il versamento sui conti correnti della pensione si potrebbe attentare alla consuetudine di moltissimi pensionati testa di legno di stazionare dalle prime luci dell'alba davanti agli uffici postali per incassare la pensione in contanti per paura che le Poste esauriscano il contante. Certo potrebbe anche essere che l'accreditamento della pensione possa produrre una significativa riduzione di truffe, scippi e raggiri che ogni mese avvengono da parte dei malviventi ai danni dei pensionati. Certo potrebbe anche capitare che anziani come mia madre (non toccata dal problema visto che prende una pensione di gran lunga sotto i mille euro) che hanno resistito testardamente per anni al suggerimento insistente dei figli di farsi accreditare la pensione giocoforza debbano capitolare.
Ma, si dice, molti anziani non hanno dimestichezza con certi strumenti e quindi si troverebbero in difficoltà a fare prelievi o pagare con carte elettroniche. Si tratta apparentemente di una riserva fondata. Ma vi ricordate della socialcard di Berlusconi? la carta prepagata fornita proprio a quella fascia di pensionati al minimo che maggiormente dovrebbero avere difficoltà ad utilizzare certi strumenti? Ebbene, si sono subito adeguati, visto che dovevano incassare qualche soldo, e sono diventati degli esperti dalla sera al mattino sia nell'incassare che nello spendere utilizzando la carta elettronica.
L'unica critica accettabile è che il nuovo sistema possa trasformarsi in una tassa in più a favore delle banche. E' l'unico terreno su cui i nostri sindacalisti Qui, Quo, Qua dovrebbero far sentire la loro voce pretendendo dei conti correnti a costo zero per chi lo usa per un numero X di operazioni. Ma dovrebbero farlo non solo per i pensionati, o forse chi lavora e guadagna mille euro non lo merita? E quei giovani che per incassare una manciata di euro con i voucher (buoni Inps) sono costretti da sempre ad avere un conto corrente ne hanno meno diritto? Ma per sindacati imbottiti di iscritti pensionati e di pochissimi iscritti giovani, per chi credete che si diano da fare? Quindi il 2012 si apre come era finito il 2011 con i sindacati che si mettono per traverso davanti ad ogni tentativo di fare dell'Italia un paese più moderno ed europeo sposando solo battaglie di retroguardia, battaglie in linea con un paese sempre e solo più per vecchi.
Giovanni Lava