Prendo spunto dalla notizia delle emergenze collegnesi per approfondire la questione cani e giardini pubblici: mentre i bambini sono tutti concentrati nei sempre troppo piccoli rettangoli attrezzati al gioco, spesso ci si sente perfino assediati dai cani e dai loro escrementi che circondano i bambini. Ma, ovviamente, guai a dire qualcosa altrimenti non sei abbastanza ambientalista e animalista ...
Fanno bene gli alunni della scuola Boselli a rivendicare tutta l'area verde e non solo l'esiguo spazio giochi. Per i bambini che giocano nei giardinetti è davvero impossibile correre e giocare senza pestare i ricordini degli amici a quattro zampe. Una volta pestato il ricordino, si entra nell'area giochi e si spalma sugli scivoli e sulle altalene. Escrementi a parte, chi si sente davvero tranquillo quando un rotweiller o un pitbull scagazza e scorrazza liberamente nelle aiuole a soli 5 metri da dove giocano i bimbi? Si tratta di una convivenza davvero difficile e alquanto pericolosa.
Finalmente, quindi, se ne parla, ma la proposta di recintare i bambini e non i cani con barriere alte 80 centimetri è davvero una proposta imbecille! Perchè mai dovremmo mettere in gabbia i nostri bambini? Abbiamo scambiato i ruoli?
Recintare l'area gioco attrezzata vuol dire assegnare ufficialmente 80-100 metri quadri al gioco dei bambini e trasformare definitivamente i 1000-2000 metri quadrati di giardino pubblico in una latrina e un parco giochi per soli cani!
E' davvero una proposta inaccettabile. Semmai recintiamo per bene le aree per cani, così come succede nel parco Porporati di Grugliasco, dove il parco è a completa disposizione delle persone e solo una area ben precisa è dedicata alle scorribande (spesso anche inquietanti azzuffate e prove di forza) dei loro migliori amici.
Ma a proposito di giardini, quelli di corso Montello sono senza i tappi dei pozzetti elettrici. Qualche bambino ha già pure giocato con i fili tirandoli fuori (non ci sono solo i cavi di terra) e ci sono almeno tre tombini adiacenti l'area gioco bimbi.
Al di là del vandalismo di chi si é fregato i tappi viene sempre da chiedersi come sono realizzate certe cose (una volta i cavi elettrici erano sempre protetti da serrature o tombini mai da tappi di plastica). Mi auguro che chi di dovere voglia provvedere al più presto.
Dario Zucchini