Anna Maria Cuntrò
Cidiu tra inferno e paradiso
Con un piglio deciso e manageriale degno di un Marchionne il presidente del Cidiu Claudio Mauro mercoledì scorso ha illustrato la situazione della società alla commissione regolamenti del consiglio comunle di Collegno. Una situazione davvero ottima sia dal punto di vista del bilancio che della gestione, per non parlare dei livelli occupazionali.Con l'adesione di Venaria si toccano le 400 unità, un numero che da la misura dell'importanza della società. Non è mancata, per la felicità dei presenti, soprattutto del sindaco e del capogruppo del Pd, la ciliegina sulla torta: da un sondaggio commissionato dal Cidiu risulta che il 94 per cento dei cittadini utenti sono più che soddisfatti della qualità dei servizi resi. Questo quadro positivo rappresenta un ottimo viatico in vista della scadenza di fine anno che comporta o la privatizzazione almeno per il 40 per cento dei servizi oppure la partecipazione a gare d'appalto per aggiudicarsi il lavoro, visto che non sarà più possibile la cosiddetta gestione in house come avviene ora. La situazione è ottima a sentire il presidente Mauro. Forse troppo. Infatti manco a farlo a posta la sera stessa trovo nella mia posta elettronica copia del volantino dal titolo Lo Strillone che racconta tutta un'altra storia. Inizia con la notizia che il servizio sfalci nel comune di Pianezza è stato esternalizzato e che vi sono voci che si sta procedendo nella stessa dirtezione per i contratti di Rivoli e Valsangone, con il risultato che alcuni lavoratori precari con contratto in scadenza a fine mese rischiano di essere lasciati a casa. Che credibilità possa avere Lo Strillone è difficile a dirsi, ma ecco che poco dopo arriva anche una copia del volantino delle RSA aziendali, firmato dai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel che presentano una situazione di relazioni sindacali all'interno dell'azienda pessima. Ci sarebbero stati riorganizzazione del lavoro, avanzamenti di carriera, esternalizzazioni di interi servizi, trasferimento di personale senza che si coinvolgesse in alcun modo le rappresentanze sindacali, dando di tutto ciò solo una comunicazione scritta a cose fatte. I sindacati definiscono l'atteggiamento della direzione generale come antidemocratico e intimidatorio e se la prendono anche con i sindaci e gli assessori dei comuni soci che pare si siano dimenticati che il Cidiu è un'azienda pubblica. L'accusa è forte: sarebbe in atto un'azione di svendità dell'azienda. I sindacati ricordano poi l'appuntamento con il consiglio comunale di Collegno che dovrebbe essere convocato entro febbraio sul futuro del Cidiu, a seguito dell'approvazione della mozione presentata da CIVICA. E' evidente che qui c'è qualcosa che non quadra tra la descrizione entusiastica del dott. Mauro e quella catastrofica indicata dai sindacati. Per ironia della sorte pare che a gestire i rapporti con i sindacati ci sia Anna Maria Cuntrò, chiamata al Cidiu proprio per le sue referenze sindacali, e che contemporaneamente, per uno di quei paradossi o conflitti d'interesse a cui i nostri politici ci hanno abituati, ricopre contemporaneamente il ruolo di Assessore al Lavoro e alle Attività economiche nel Comune di Grugliasco. Cioè dovrebbe essere una delle persone a cui i lavoratori del Cidiu dovrebbero far ricorso affinchè i loro diritti siano politicamente sostenuti contro i provvedimenti che la stessa ha contribuito a determinare. Un vero pasticcio.
Giovanni Lava