Un muro di gomma. Una battaglia inutile. Tale si è dimostrata finora quella intrapresa con l'amministrazione Accossato per far rispettare gli impegni e far pagare i conti in sospeso all'ormai arcinota Collegno 2000 srl (la storia). La società che dai fasti del primo decennio del 21° secolo risulta essere oggi finita in liquidazione, ma che ancora riesce a tenere in scacco l'interesse pubblico a Collegno.
A niente è servita la mozione presentata da CIVICA e discussa nel corso dell'ultimo consiglio comunale. Un consiglio comunale deserto o quasi al momento del dibattito, a dimostrazione di come certe spinose vicende non interessino alla maggioranza dei consiglieri comunali, sempre pronti invece ad accendersi su fatti che poco riguardano la città, pronti comunque allo scampanellio del presidente a tornare in aula e a bocciare la mozione con la quale si chiedeva solo di non sottoscrivere la convenzione per la permuta dei lotti nel Pip prima che i soggetti interessati (Collegno 2000) avessero almeno saldato i debiti verso il Comune.
L'imbarazzo evidente del sindaco nel rispondere alle contestazioni del sottoscritto in merito ad una vicenda che si trascina ormai da quattro anni e ancora non vede una conclusione è stata una magra consolazione.
Da sei mesi la sottoscrizione della convenzione che vede attori comprimari il Comune di Collegno, la Pasticceria Torino Srl e la Collegno 2000 Srl viene rinviata da un mese all'altro. Il motivo va ricercato nella finora impossibilità da parte di Collegno 2000 Srl di liberare dalle ipoteche il suo lotto. Peccato solo che il 1° agosto scorso il Comune aveva accettato, pur conoscendo perfettamente la loro situazione finanziaria e l'ammontare delle ipoteche, l'impegno delle due società assunto davanti ad un notaio a sottoscrivere la convenzione entro il 30 di settembre 2012, pena la retrocessione del diritto di superficie di entrambi i lotti al Comune. Una scadenza che di mese in mese è slittata, ora si dice al prossimo 31 Gennaio, senza che il Comune si sia avvalso della facoltà di prendersi i lotti e metterli a bando. Il sindaco ha ricordato come tutta la vicenda sia nata da una conferenza dei servizi di Sportello Unico che l'11 Maggio 2010 aveva approvato un'intesa in vista di una variante parziale al piano regolatore. Variante poi approvata dal consiglio comunale il 30 Settembre 2010 con 17 voti a favore, due astenuti (Grosso Ciponte e Di Filippo) e 10 voti contrari (Lega Nord, Pdl, Silvio Martina, Maria Torre Criniti e il sottoscritto).
La lettura della trascrizione degli interventi nella conferenza dei servizi del maggio 2010 è molto illuminante sul clima di familiarità che si respira tra soggetti privati e soggetti pubblici comunali, tutti ignari (?) questi ultimi del fatto che lo stesso soggetto privato Collegno 2000 srl rappresentato dall'architetto Besso Marcheis già dal 2005 non pagava al Comune l'Ici e la tassa rifiuti e da qualche tempo neppure l'affitto alla Top, fino a superare ampiamente ad oggi i 400 mila euro (altro che passi carrai!). Che valore si doveva dare ad un soggetto che non rispettava gli obblighi verso il Comune? Quale privato sottoscriverebbe dei patti con un soggetto che ha già dato prova di non saperli rispettare?
Scorrendo la trascrizione però ci si imbatte in una vera e propria chicca. In ultimo il responsabile comunale dello Sportello Unico legge ai presenti quanto fissato dalla conferenza dei servizi e tra le tante cose anche quanto segue: "Punto f: retrocedere al Comune i lotti individuati nel Pip con il numero 2 e il numero 25 qualora non vengano stipulate le nuove convenzioni entro e non oltre 90 giorni dalla data di approvazione della variante urbanistica da parte del consiglio comunale della Città di Collegno".
Visto che la variante è stata approvata il 30 Settembre 2010, al 1° Gennaio 2011 (ben due anni fa) i due lotti in assenza della sottoscrizione sarebbero dovuti tornare nel pieno possesso del Comune, quindi della collettività. Siamo al gennaio 2013 e nè le convenzioni sono state firmate nè i lotti sono tornati in possesso del Comune. Al sindaco, ai dirigenti comunali, al segretario comunale solo una domanda: alla luce di questa storia esemplare, che valore bisogna dare agli impegni che sottoscrivete a nome dell'ente che rappresentate?
Ultima curiosità: alla conferenza dei servizi partecipò (a che titolo?) Francesco Casciano come presidente della Top e mostrò tutto il suo entusiasmo per l'operazione, smemorato anche lui del fatto che Collegno 2000 Srl non pagava alla Top l'affitto degli uffici che occupava nella palazzina di via Italia 55.
Bene, per chi fosse interessato domani alle ore 18 in sala gruppi nel Parco è stata convocata la commissione di indagine sulla Top. Le sedute sono pubbliche.
Giovanni Lava