mercoledì, novembre 21, 2012

Delibera per il grattacielo via Antonelli verso un rinvio

Grattacielo incompiuto di via Antonelli
Variante strutturale per via De Amicis unica via di uscita
Non è bastata la terza riunione della commissione urbanistica a dissipare i dubbi sulla proposta di convertire una parte dei 14 piani del grattacielo incompiuto di via Antonelli da uffici ad appartamenti.
Intanto la fretta a scoppio ritardato in questo caso rischia di far andare a sbattere l'amministrazione Accossato. Infatti se da una parte la legge impone di rispondere entro 90 giorni alla proposta della proprietà pervenuta nel maggio scorso, il consiglio comunale ne è stato messo a corrente dopo più di 5 mesi e ora si vorrebbe che in fretta e furia si dica sì o no ad una delibera che pone questioni molto delicate. Se l'orientamento di ieri sera verrà mantenuto, la maggioranza dei consiglieri comunali ne chiederà il ritiro in attesa che tutte le risposte alle domande poste nei tre incontri precedenti siano date. Vista l'assenza di giurisprudenza in materia si chiede un altro autorevole parere legale e si vuole conoscere quali sono state nel dettaglio le trattative intercorse tra l'amministrazione e la società Metropolis, visto che quest'ultima nella precedente riunione ha affermato che sono iniziate già nel 2009. Cosa si è trattato? Perchè non è stato raggiunto un accordo? Come mai il consiglio comunale a cui ora si chiede un'approvazione veloce della delibera è stato tenuto all'oscuro di queste trattative per quattro anni? L'assessore Martina a cui il sindaco ha affidato la patata bollente ha dichiarato di non saperne nulla. Allora chi ha trattato? Il sindaco? Gli uffici all'oscuro della Giunta? Non sono questioni da poco. A fare anche ieri sera una pessima figura è stato ancora una volta il sindaco con la sua assenza. Come mai la delibera non l'ha firmata lei in qualità di assessore all'urbanistica? Forse che non di urbanistica si sta discutendo?
Ieri sera si sono anche comprese le motivazioni che hanno portato il presidente della commissione urbanistica Molinari (Pd) ha dare le dimissioni. A quanto si è capito a causarle sono state proprio le pressioni indebite che gli sono state fatte su questa delibera.
Preoccupante poi il fatto che molti consiglieri hanno lamentato pressioni e paure dovute a chi ha messo in giro la voce che un voto contrario comporterebbe conseguenze giuridiche ed economiche a livello personale. Dove siamo arrivati se addirittura il capogruppo del Pd Cavallone ha paventato il timore a votare questa delibera per le conseguenze che gliene potrebbero derivare? Incredibile sostenere che un consigliere comunale possa avere delle conseguenze per un voto liberamente dato. Qualcuno si è spinto a sostenere che ci troviamo di fronte alla morte della democrazia se il consiglio comunale fosse davvero costretto d'ufficio a votare sì. Chi ha alimentato tali paura dovrebbe vergognarsene se gli resta un po' di dignità politica e personale.
Per quanto mi riguarda queste sono solo sciocche intimidazioni e nessuno può costringermi a votare una cosa che non mi convince e sono stupito che in consiglio comunale vi siano persone che abbiano paura anche della loro ombra.
Per fortuna ieri sera c'è stato anche qualcos'altro. La proposta di CIVICA di votare la delibera solo dopo un impegno formale dell'amministrazione e della sua scalcagnata maggioranza a portare in consiglio subito una delibera programmatica che avvi l'iter di una variante strutturale sull'ambito di via De Amicis ha trovato più di un consenso. Lo stesso capogruppo del Pd si è detto disponibile ad aprire un tavolo di confronto anche con le opposizioni sull'argomento. Ma se si approva questa delibera, non ci sarà più tempo per aprire tavoli di confronto. E' sotto gli occhi di tutti che dopo 9 anni sprecati dal sindaco e dal suo dirigente (dimessosi da assessore ombra, visto che ormai non interviene più nelle commissioni a dettare la linea), ora va fatto in tempi rapidissimi (meglio tardi che mai) quanto andava fatto 9 anni fa: avviare l'iter di una variante strutturale per tutto l'ambito di via De Amicis che impedisca oggi quello che allora sosteneva lo stesso sindaco Accossato e cioè di evitare la politica del carciofo a discapito di un disegno complessivo, organico e ed equilibrato di un pezzo importante e cruciale della città. A fronte di un impegno del genere, l'eventuale approvazione della delibera per l'area Pomita (il grattacielo) sarebbe depotenziata dei sicuri effetti negativi che avrebbe con la corsa da parte di tutti i soggetti interessati nell'area di via De Amicis a percorrere la stessa strada e a chiedere indici fondiari della stessa portata. E come si potrebbe poi opporsi alle loro richieste in assenza di un idoneo strumento urbanistico come  la delibera programmatica per una variante urbanistica strutturale che fissi le regole per tutti?
Intanto venerdì sera nel corso del dibattito su Salviamo il paesaggio, salviamo il Campo Volo organizzato da CIVICA e dagli Ecologisti e Reti Civiche di Collegno ci sarà spazio anche per discutere di tutto questo. Il dibattito come annunciato si terrà venerdì 23 novembre a partire dalle ore 20,45 presso la sala della CGIL in via Morandi 5 a Collegno.
Giovanni Lava