Il 9 luglio scorso sulla posta certificata del Comune per i consiglieri comunali è arrivata una lettera dal titolo "CONCESSIONI PER LA GESTIONE DELLA MANIFESTAZIONE "COLONIA SONORA" indirizzata al sindaco e firmata da otto consiglieri comunali di maggioranza. Peccato che il testo fosse illeggibile, si presentava così:
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Un caso? Con l'aria che tira tutto è possibile. Ora siamo in grado di pubblicarla.
Seguono le firme degli otto consiglieri: Mauro Grosso Ciponte e Tiziana Sciarrino di Sinistra per Collegno, Ciro Rosano, Daniele Molinari e Salvatore Monastra del Partito Democratico, Silvio Bo, Michele Cicchetti e Maria Torre Criniti dell'Italia dei Valori.
Nella lettera si contesta quello che gli otto consiglieri ritengono essere da parte della giunta un trattamento di favore dei privati che gestiscono Colonia Sonora. Al di là del merito, la lettera rappresenta uno strappo nei confronti della maggioranza, tanto più se i firmatari sono gli stessi che da mesi hanno dato vita all'associazione Spazio Pubblico. Gli effetti di una contestazione tutta politica dei contenuti e dei metodi adottati dal sindaco si sono viste già nel corso dell'ultimo consiglio comunale e di cui abbiamo dato conto nel post precedente. Di fatto la maggioranza bulgara con cui è stata battezzata la legislatura (21 consiglieri di maggioranza su 30 del consiglio comunale) non esiste più (21 meno otto fa 13). Se poi è vero che gli stessi otto sono diventati nove nel sottoscrivere un documento con contenuti alternativi a quanto il sindaco cerca da mesi di far passare su via De Amicis e Campo Volo, ci troviamo di fronte ad una slavina che man mano si ingrossa. Senza una ricomposizione in tempi brevi che pare tutt'altro che facile, questa volta non ci saranno Scilipoti sufficienti a mantenere in vita la giunta Accossato. Al momento infatti non pare proprio - lo si è visto nel corso dell'ultimo consiglio comunale - che il Pdl abbia intenzione di soccorrere il sindaco. Eppoi che maggioranza sarebbe?
Giovanni Lava