Grande è la confusione nella maggioranza, la situazione è eccellente. Parafrasando la celebre massima di Mao, questo potrebbe essere il commento alla sceneggiata che si è consumata ieri pomeriggio nella riunione delle commissioni congiunte Ambiente e Lavori pubblici che aveva come argomento all'ordine del giorno le piste ciclabili.
Alla richiesta di capovolgere per motivi tecnici l'ordine del giorno, illustrando prima il progetto regionale della Corona delle delizie che tocca anche Collegno e poi il progetto di piste ciclabili in città, si è scatenata una contestazione virulenta, partita dal consigliere del Pd Cappadonia e finita con l'abbandono del consigliere di Sinistra per Collegno Grosso Ciponte e di Italia dei Valori Torre Criniti, i quali contestavano il fatto che si organizzassero riunioni di commissione senza fornire alcun materiale. In realtà senza che se ne parlasse prima nelle famigerate riunioni di maggioranza.
In realtà la presentazione del progetto Corona delle delizie da parte del Patto Territoriale doveva servire solo come passerella al suo presidente Ezio Bertolotto, candidato alla carica di prossimo sindaco di Collegno dal solito Cerchio Magico, poi trattenuto da imprevisti non precisati. Il Patto Territoriale dovrebbe promuovere lo sviluppo economico e industriale della Zona Ovest e che è costretto invece per lo più ad occuparsi del bike-sharing e delle piste ciclabili della zona. L'impressione è che il Patto, ad un livello più ampio visto che vi partecipano più comuni, abbia assolto in questi anni ad un ruolo assimilabile a quello della Top, un centro per l'impiego per amici e amici degli amici, un posto dove hanno potuto tra l'altro trovare ricetto futuri candidati sindaci e segretari del Pd.
Ma tornando alla commissione di ieri, in un clima sempre più paradossale e confusionale, oltre alla Corona delle delizie che come progetto deve ancora essere approvato in Regione fra qualche giorno, è stata presentata la mappa delle piste ciclabili esistenti, quelle progettate e quelle da progettare. Nonostante la buona volontà degli assessori Martina e Pirrello presenti non è che si è capito bene che cosa ragionevolmente potrà essere realizzato, visto che in bilancio non sono previsti stanziamenti (pare 50 mila euro) e tutto è affidato a possibili quanto improbabili finanziamenti da parte della Provincia, Regione, Stato.
E' apparso evidente ancora una volta come i nostri amministratori facciano un po' di confusione tra piste cicloturistiche per andare a zonzo la domenica e nel tempo libero e la ciclabilità quotidiana della città, facendone un fritto misto. Si mescolano le due cose e non si risolvono situazione difficili e pericolose come il raggiungimento in bici della metropolitana che in ogni caso, non è dato sapere perchè, è previsto che si possa fare solo da Ovest, perchè la pista si interrompe bruscamente a Fermi e non prosegue verso Est in direzione corso Francia e Torino ma piega verso viale Certosa con un percorso a zig zag incredibile.
La commissione è finita nel totale abbandono, la cifra dello stato comatoso in cui ormai si dibatte questa maggioranza e una giunta comunale che rema rema e non arriva da nessuna parte. Forse sarebbe ora che staccassero la spina, perchè continuare così per un altro anno e mezzo rappresenta una vera iattura per la città. E stasera si replica in consiglio comunale, dove, udite udite, la giunta si presenta con una sola delibera, ma dal sapore divinatorio: la sala del commiato.
Giovanni Lava