Bella Torino su due ruote, Collegno un po' meno
Una grande festa sulle due ruote, ruote di ogni spessore e colore, quella che si è svolta ieri a Torino. Più di ventimila i ciclisti che sono accorsi a manifestare il BIKE PRIDE 2012 per chiedere più sicurezza sulle strade con la campagna Salvaciclisti. I numeri sono impressionanti: 2600 morti e 40.000 feriti in soli 10 anni in Italia.
Il corteo è partito dal Valentino e si è diretto lungo corso Cairoli verso il centro della città, ha poi zig-zagato in Barriera di Milano per poi tornare verso il centro.Un popolo pacifico, colorato originale e non inquinante ha ricordato come la bicicletta costituisca una valida alternativa per spostarsi in città senza inquinare, fare rumore e anche sport gratis.
In piazza Castello il Bike Pride ha incrociato e si è poi fuso con il corteo di protesta contro lo scippo da parte della Regione e di Cota del Referendum sulla caccia.
Dopo un bel gelato, pedalando pedalando, siamo tornati a Collegno e qui abbiamo trovato la consueta situazione di degrado e di abbandono di ogni regola, soprattutto se a favore dei ciclisti. Quell'aborto di pista ciclabile che corre lungo via De Amicis si è arricchita di un'altra perla. Al sabato e alla domenica all'altezza della pizzeria dopo l'incrocio con corso Fratelli Cervi venendo dal metrò i clienti non trovano di meglio che usare la pista ciclabile come parcheggio, nonostante che a quell'ora di posto ve ne sia in abbondanza. Amministratori e polizia municipale forse preferiscono che l'area del capolinea della metropolitana sia sempre più terra di nessuno e terra di nessuno sia.