Municipio di Collegno
Qualcuno sbaglia e noi paghiamo
Sedicimila euro, ma c'è chi sostiene che possano essere molti di più. E' quanto il Comune è stato costretto a sborsare per una transazione con un gruppo di dipendenti che avevano chiesto un risarcimento per il danno causato da lavoro usurante a causa di turni di lavoro per più di sette giorni consecutivi senza giorni di riposo.
Con un'interrogazione CIVICA ha chiesto al sindaco se tutto ciò era evitabile, se qualcuno ha sbagliato nell'organizzare i turni di lavoro e in tal caso se è stato chiamato a risarcire il danno causato all'ente pubblico. Altrimenti potremmo trovarci di fronte all'ennesimo caso di qualcuno che sbaglia e a pagare sia chiamata la collettività.
Interrogazione con risposta scritta e orale
Oggetto: Transazione tra il Comune di Collegno e suoi dipendenti
Preso atto dalla comunicazione della pubblicazione di "Determinazioni" da parte della dirigenza in data 14 Ottobre 2011 :
• Che in data 4 Ottobre 2011 la Giunta Comunale ha approvato con la delibera 227 la transazione tra il Comune di Collegno e 5 suoi dipendenti riconoscendo loro un risarcimento dei danni causati da usura psico-fisica per aver lavorato in base ad una turnazione che prevedeva di svolgere l’attività lavorativa per sette o più giorni consecutivi, per complessivi euro 9.862,98;
• Che sempre in data 4 Ottobre 2011 la Giunta Comunale ha approvato con la delibera 228 la transazione tra il Comune di Collegno e 4 suoi dipendenti riconoscendo loro un risarcimento dei danni causati da usura psico-fisica per aver lavorato in base ad una turnazione che prevedeva di svolgere l’attività lavorativa per sette o più giorni consecutivi, per complessivi euro 6.232,41;
Il sottoscritto consigliere di CIVICA interroga l’amministrazione per sapere:
1) Se il risarcimento si ferma a questi nove dipendenti per complessivi euro 16.095,39, oppure la cifra potrebbe essere più alta perché interesserebbe più dipendenti di quelli risarciti con le delibere in questione;
2) Da quale capitolo di spesa è stata presa la cifra per il risarcimento e a scapito di quale intervento programmato;
3) Di chi è stata la responsabilità di aver creato tali condizioni di lavoro usurante, se è stato per necessità o per incuria; se è stata intrapresa azione di recupero della somma da chi ha creato il danno.
Collegno, 16 Ottobre 2011
Giovanni Lava