venerdì, novembre 12, 2010

Urla e accuse contro dirigenti e amministratori

Sciopero e manifestazione per Franco Florida
Cidiu, lo scontro si fa sempre più cattivo
Ancora Cidiu nell'occhio del ciclone. Questa mattina nuova manifestazione davanti agli uffici di via Torino a Collegno contro il  licenziamento di Franco Florida, accusato di essersi appropriato di alcuni bidoni della spazzatura.
L'operaio sostiene di essere stato autorizzato bonariamente a tenersi dei contenitori destinati ad essere distrutti. Per l'azienda invece si è trattato di un furto bello e buono, tale da giustificare il suo licenziamento. Per il sindacato USB, di cui Florida era rappresentante, si è invece trattato di un atto di rappresaglia nei confronti di un sindacalista che dava fastidio. L'apertura da parte dell'azienda che pareva esserci stata dopo la precedente manifestazione non ha avuto effetti concreti. L'operaio resta a casa. Questo spiega il nuovo sciopero e la nuova manifestazione. Sono volate parole dure nei confronti dei dirigenti e amministratori del Cidiu, con toni anche sarcastici dopo la notizia degli avvisi di garanzia per le puzze e per i restroscena della storia di Punto Ambiente rivelati da Punto di Vista. Preoccupazione è stata anche espressa per il futuro dell'azienda. I lavoratori hanno annunciato la partecipazione la prossima settimana al consiglio comunale che discuterà una mozione al riguardo presentata da CIVICA.
Al di là delle responsabilità che la magistratura vorrà riconoscere o meno a carico di Florida, appare evidente la sproporzione della punizione, rispetto al danno subito dal Cidiu per dei bidonio dismessi. Stride poi l'eventuale danno con le centinaia di migliaia di euro destinate agli stipendi di amministratori e dirigenti che devono ancora dimostrare di esserseli meritati. Oppure alle consulenze e incarichi d'oro. Il rientro del lavoratore in attesa del pronunciamento della magistratura pare il minimo che ci si possa aspettare. Intanto dalla prossima settimana è stato annunciato un presidio permanente davanti alla sede del Cidiu e l'avvio di uno sciopero della fame.