domenica, novembre 29, 2009

Toccare per credere: la Lavanderia a Vapore

Alla Lavanderia a Vapore spettacolo di danza Primo Toccare


Toccare per credere! Primo Toccare è lo spettacolo di danza a cui ho assistito l’altra sera, venerdì 27 Novembre, presso la Lavanderia a Vapore di Collegno. Era la prima volta che assistevo ad uno spettacolo di danza presso il centro di danza collegnese diretto da Loredana Furno. Ed era anche la prima volta che potevo ammirare la Lavanderia definitivamente ristrutturata. Superbo lo spettacolo, superba la Lavanderia ristrutturata. Lo spettacolo che viene replicato questa sera alle ore 21 è l’ultima creazione di Matteo Levaggi ed approda a Collegno dopo aver riscosso successo in vari teatri internazionali, non ultimo al Joyce Theater di New York. Non mi avventuro nella descrizione dello spettacolo, posso solo dire che mi è piaciuto un sacco, ne sono rimasto affascinato. Devo dire che per una volta mi sono sentito orgoglioso di Collegno. Sia la struttura che lo spettacolo sono di un livello mai conosciuto a Collegno, entrambi non avrebbero sfigurato nelle più famose capitali europee.
Dal 18 dicembre al prossimo 28 gennaio la Lavanderia a Vapore ospiterà la mostra Futurismi/Futuristi che si annuncia di grande interesse. Il 18 dicembre alle ore 19 il pubblico è invitato ad un “salotto futurista” al quale parteciperà tra gli altri Francesca Barbi Marinetti, la nipote di Filippo Tommaso Marinetti, il padre del Futurismo.
29 novembre 2009
Giovanni Lava
Per informazioni 011/4730189 oppure 3289766248.
 Email info@ballettoteatroditorino.it

sabato, novembre 28, 2009

Rompiamo il silenzio

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


Nell’ ultima seduta del Consiglio Comunale di Collegno è stato approvato a maggioranza un ordine del giorno, presentato dal Sindaco Silvana Accossato in merito alla CREAZIONE DI UNA CONSULTA ANTIFASCISTA PERMANENTE.
Ora sorge spontanea la domanda: quale può essere il senso, a oltre 60 anni dalla fine del fascismo, costituire oggi una consulta su questo argomento?
Se il tema è inteso in senso stretto con riferimento a fatti, esperienze, lotte del ventennio, estranee all’esperienza vissuta di gran parte della nostra gente, la risposta è: poca, anzi è auspicabile che invece si vada verso un clima di riappacificazione nazionale.
Diverso invece se il tema riguarda il nostro vissuto quotidiano e quanto sta accadendo nel nostro Paese, ove stiamo in maniera sistematica verificando un continuo attacco, da parte del Presidente del Consiglio Berlusconi e della maggioranza del centrodestra, alla nostra Costituzione, alla giustizia, alla libertà, ai valori fondanti della convivenza nati dalla lotta partigiana, che a detta ormai degli storici, fu vera guerra civile.
Non vi è giorno ormai che, pur a fronte dei gravi problemi economici e sociali creati dalla recessione mondiale che meriterebbero la massima attenzione da parte del Governo, non assistiamo a un ridisegno della nostra democrazia da parte di Berlusconi ove presidenzialismo, riforma e scardinamento della magistratura e della giustizia, attacchi e condizionamento alla libertà di informazione attraverso l’asservimento dei giornali ed il controllo dei media comprese le reti informatiche, conflitto di interesse, liberalismo economico senza regole, o con regole addomesticate, rappresentano i punti di forza di questa strategia. Strategia che sempre più va somigliando al programma del “piano di rinascita democratica” della loggia massonica P2, che il Presidente della Repubblica Sandro Pertini definì essere una associazione per delinquere.
Programma, per chi non ha buona memoria o è troppo giovane per ricordare (1981), consisteva in un assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un autoritarismo legale che avrebbe avuto al suo centro l'informazione.
Questi credo,e non più altri, dovranno essere i punti qualificanti dell’azione contingente di queste consulte, che in verità sarebbe stato più attuale denominare “consulta per la difesa della Costituzione repubblicana nata dalla lotta antifascista “.
Libertà e Giustizia con l’appello “Rompiamo il silenzio” sottoscritto da oltre 200.000 italiani, primi firmatari Gustavo Zagrebelsky, Gae Aulenti, Giovanni Bachelet, Umberto Eco, Claudio Magris, Guido Rossi, Sandra Bonsanti nel mese di febbraio di quest’anno aveva richiamato l’attenzione sulla nostra democrazia in bilico e sulla necessità, come scriveva Norberto Bobbio, di “ essere democratici sempre in allarme”.
Purtroppo, come emerso anche in occasione della nostra Assemblea annuale di Genova, il nostro appello non è stato raccolto dalle forze politiche del centrosinistra, auspichiamo quindi che con la nascita di consulte democratiche in ogni realtà locale, promosse dall’ANPI, i segni inequivocabili di disfacimento sociale: perdita di senso civico, corruzione pubblica e privata, disprezzo della legalità e dell’uguaglianza, impunità per i forti e costrizione per i deboli, libertà come privilegi e non come diritti, trovino un luogo alto di contrasto e di ampia presa di coscienza e conoscenza, rivolta soprattutto alle giovani generazioni, che sembrano essere disattente o per disillusione o per assopimento o per assuefazione.
Valter Morizio
Libertà e Giustizia

sabato, novembre 28, 2009

LETTERA APERTA DI UN FERROVIERE

Riceviamo e pubblichiamo


Spett. le Segreteria Nazionale Partito Democratico
Segreteria Regionale Piemonte Partito Democratico
Segreteria Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso
Segreterie Regionali Filt-Fit-Uilt-Fast-Ugl-Orsa

Sono da anni un attento sostenitore della sinistra, in particolar modo del Partito Democratico, e sono stato un elettore della attuale presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso.
E’ con vero rammarico vedere cadere tutti i miei principi e ideali di una sinistra forte e attenta ai problemi quotidiani di tutti i cittadini
Nella nostra regione la decisione della Presidente Bresso di appaltare ai privati i trasporti ferroviari è inaccettabile, in quanto, in un paese democratico anziché rinforzare la presenza dello stato nei servizi essenziali si smantella il sistema dando la priorità ai privati.
Ritengo che servizi come la sanità, la sicurezza, l’istruzione, i trasporti debbano essere sotto il controllo dello stato o delle regioni garantendo questi servizi a tutti, anche ai più deboli.
Le Ferrovie negli ultimi 20 anni hanno avuto una decisa ristrutturazione ridimensionando in particolare il personale, basti pensare che dai 240.000 ferrovieri nel 1987 si è passati ai circa 80.000 attuali, facendo fronte, con notevoli sacrifici di tutti i lavoratori, allo stesso impegno.
Il personale che opera ha dovuto in questi anni fare sacrifici notevoli per garantire il servizio nel migliori dei modi considerato che negli ultimi anni le ferrovie hanno avuto un drastico taglio ai finanziamenti.
Le nostre ferrovie sono le più sicure d’Europa con delle tecnologie e apparati di bordo che permettono al macchinista di condurre il treno in tutta sicurezza,il personale è altamente abilitato e professionalizzato, basta pensare che per formare un macchinista oltre al titolo specifico viene fatto un corso che dura mediamente due anni,e così per tutte le qualifiche ferroviarie
Il trasporto regionale ferroviario piemontese vanta i migliori stand qualitativi con percentuali di ritardi più bassi a livello nazionale e nonostante questi dati la nostra è l’unica regione ad appaltare il trasporto.
Concludo chiedendo al Presidente della Regione Piemonte di riflettere bene ad appaltare il trasporto ferroviario.
Abbiamo esempi eclatanti di disservizi ancora più gravosi in Europa gestiti dai privati tutto ciò ovviamente a discapito dei cittadini.
Questa lettera è condivisa è firmata in originale da tutti i macchinisti del Trasporto Regionale Piemonte.
Carmine Grasso

venerdì, novembre 27, 2009

Collenergia: finale con il botto

Finale con botto ieri sera in Consiglio comunale sulla delibera che vedeva la cessione della quota societaria di Collenergia del Comune di Collegno alla Sei di Settimo. Si era alle dichiarazioni di voto, il sottoscritto aveva appena dichiarato la propria intenzione di votare la delibera, visto che di fronte al fallimento degli obiettivi programmati e al pesante passivo della società, la sua cessione appariva come il male minore, quando il consigliere della Lega Nord Fabrizio Bardella con un fascio di fotocopie alla mano segnalava il fatto che il presidente e il vicepresidente di Kinexia Spa, l’acquirente privato della Sei, sarebbero implicati in diverse inchieste giudiziarie con tanto di rinvio a giudizio e addirittura verrebbero citati in una delle relazioni della Commissione Antimafia.
L’intervento ha avuto l’effetto di un fulmine a ciel sereno sul Consiglio comunale. Per quanto la denuncia fosse arrivata tardi e male, il sospetto di stare avallando un affare dai contorni poco rassicurante e in attesa delle opportune verifiche ha indotto i consiglieri di opposizione, compreso il sottoscritto, a chiedere il ritiro della delibera prima e la sua sospensione poi. La maggioranza, sindaco in testa, non hanno voluto ascoltare ragioni e hanno bocciato entrambe le richieste e votando ugualmente la delibera. A quel punto tutti i consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula, rifiutandosi di partecipare al voto.
Cosa abbia spinto la maggioranza a tirare dritto senza prendersi una pausa di riflessione non è dato sapere. Non hanno colto o voluto cogliere la gravità della decisione di non prendersi una pausa per poter andare a verificare se le informazioni portate da Bardella fossero una bufala oppure qualcosa di serio. Trincerarsi dietro la scusa che Collegno cede Collenergia alla Sei e non a Kinexia appare come la classica foglia di fico, dato che il sindaco stesso ha dichiarato nel corso della sua relazione che di fatto si trattava solo di un passaggio provvisorio di mano e che il beneficiario ultimo della cessione è ufficialmente già da qualche settimana proprio Kinexia Spa.
L’aspetto più inquietante dell’operazione non sta tanto a mio avviso nella cessione delle quote di Collenergia sotto l’aspetto finanziario – pecunia non olet, dicevano i latini – quanto nel fatto, sempre che i sospetti dovessero trovare anche solo una parziale conferma, di portare all’interno del nostro territorio un soggetto economico chiacchierato.
Giovanni Lava

mercoledì, novembre 25, 2009

Ci sono sfalci e sfalci

A Strambino si pagano solo 15 Euro all'anno




Ci sono sfalci e sfalci! Quelli di Collegno saranno pagati a peso d’oro, visto che a partire dal prossimo gennaio per ritirarli il CIDIU chiede ai cittadini 110 euro all’anno se si chiede un contenitore, 220 euro per due, 330 per tre e così via.

Anche a Strambino (nella foto), ridente comune del Canavesano, a decorrere dall'anno 2010 il servizio di raccolta sfalci non sarà più gratuito, ma a pagamento, di euro però ne chiedono solo 15 per un contenitore, 10 euro per due e 5 a partire dal terzo contenitore in poi.
Gli abitanti di Strambino hanno anche un’altra fortuna: sui rifiuti continuano a pagare la Tarsu, quindi non hanno neppure il problema di rincorrere il comune per farsi rimborsare l’Iva del 10%, perché non l’anno mai pagata.
Per verificare basta cliccare sul link
http://www.comune.strambino.to.it/i-servizi/l-amministrazione-informa-1/cartella-amministrativa/l-amministrazione-informa/dal-2010-il-servizio-di-raccolta-sfalci-sara-a-pagamento/view

mercoledì, novembre 25, 2009

Collenergia passa ai privati


Nell’articolo che pubblichiamo sotto dell’aprile 2008 le sorti pubbliche del teleriscaldamento a Collegno erano ancora ritenute magnifiche e progressive. Nonostante i ritardi già registrati nulla faceva presagire l’uscita del pubblico dall’affare del teleriscaldamento. Poi la situazione è in qualche modo precipitata, complice anche la grave congiuntura economica finanziaria che ha fatto chiudere i rubinetti del credito bancario. Dopodomani, 26 Novembre, il Consiglio comunale è chiamato ad approvare la delibera di cessione alla Sei di Settimo delle quote del teleriscaldamento possedute dal Comune di Collegno, il 51 per cento della società Collenergia. La cessione a Sei è solo il primo passo del passaggio di tutto o quasi il pacchetto azionario – si parla dell’85,5 per cento – alla Kinexia, la ex Schiapparelli con un’operazione che vale 24 milioni di euro.

Il sindaco Accossato parla di operazione positiva per il Comune con il recupero maggiorato di tutto il capitale versato e cioè 260 mila euro a fronte dei 255 mila euro versati. Un risultato non scontato, visto che a causa dell’andamento della società il capitale a valore di mercato ammonterebbe a non più di 50/60 mila euro. In più l’amministrazione porta a casa un canone fisso annuale di 50 mila euro a fronte dei 4 mila euro introitati nel 2007 e dei 7 mila nel 2008. A ciò si affianca la stipula di una convenzione e di una carta dei servizi capaci di garantire nel tempo il completamento della rete di riscaldamento e la bontà del servizio.
In realtà l’operazione Collenergia fino ad oggi si era rivelata un mezzo fallimento con i suoi 800 mila metri cubi realizzati sui 2 milioni e 600 mila previsti entro il 2010. L’uscita dal business del teleriscaldamento nel momento in cui con l’arrivo dei privati gli aumenti di capitale e gli investimenti necessari si presentavano come un impegno finanziario al di fuori della portata di un Comune come Collegno appare dunque una scelta quasi obbligata.

mercoledì, novembre 25, 2009

Il teleriscaldamento due anni fa

Articolo pubblicato su Punto di Vista nell’aprile del 2008. Un secolo fa, alla luce dei fatti di oggi.


Il teleriscaldamento, riscaldamento a distanza, rappresenta uno dei modi più sicuri ed economici per la produzione di acqua igienico sanitaria e per il riscaldamento degli edifici residenziali, terziari e commerciali. Si tratta di una tecnologia molto diffusa nel Nord Europa, caldeggiata dagli ambientalisti, perché consente un risparmio significativo di combustibili fossili, quindi una minore emissione di CO2 nell’atmosfera. Il risparmio è dovuto da una parte alla migliore efficienza dell’impianto centralizzato rispetto alle singole caldaie condominiali e dall’altra alla cogenerazione, la produzione contemporanea di energia elettrica e di calore, un sorta di “sottoprodotto” della produzione dell’energia elettrica, che altrimenti andrebbe sprecato. La rete di distribuzione è la parte più costosa dell’impianto di teleriscaldamento: si stima che il suo costo possa incidere sull’investimento complessivo per una quota compresa tra il 50 e l’80 per cento. Il sistema di distribuzione può utilizzare diversi tipi di fluidi: la tendenza in Italia è quella di utilizzare acqua calda (80-90°C) o leggermente surriscaldata (110-120°C). Torino con i suoi circa 300 chilometri di reti interrate è una delle città più teleriscaldate d’Italia.
In ogni caso il teleriscaldamento rappresenta oggi un vero e proprio business, tanto che molte amministrazioni comunali della provincia di Torino si sono buttate sull’affare. Infatti di solito il teleriscaldamento viene promosso e gestito da società miste pubblico-private, dove il pubblico è quasi sempre rappresentato dal comune.
Visto l’interesse suscitato dall’argomento grazie alla discussa realizzazione da parte di Iride Spa (l’azienda che produce il calore per il teleriscaldamento di Torino) di una centrale a Savonera (Collegno) da 400 MW finalizzata proprio al teleriscaldamento di Torino Nord, siamo andati a vedere un po’ più da vicino cosa accade nel merito a Collegno, Grugliasco e Rivoli.
La rete di Rivoli attualmente serve il CAAT, la zona industriale di Cascine Vica, i quartieri di Maiasco e Cascine Vica, via Sestriere, via Bruere, corso Francia fino alla sede comunale.
A Grugliasco il teleriscaldamento è gestito dalla NOVE srl, nata nel 2000, oggi al 51 per cento proprietà del Comune e 49 per cento della SEI di Settimo. La Nove acquista dalla SEI l’energia termica che viene prodotta dalla centrale di cogenerazione CENTO a Cascine Vica e dalla centrale di integrazione e soccorso che si trova presso l’ex Op di Grugliasco. Entrambe le centrali bruciano gas metano. Quella di Grugliasco entra in funzione solo quando la richiesta di calore è superiore a quello prodotto dalla CENTO. Al momento la rete di Grugliasco è di 30 km e consente di riscaldare un milione e 713 mila metri cubi. Sono serviti 51 edifici pubblici (scuole, università, impianti sportivi, …) e 181 privati per un totale di 5200 alloggi. La temperatura di mandata dell’acqua è a 110 gradi, di ritorno a 70. Il risparmio economico per le famiglie ammonta al 10 per cento, mentre per l’ambiente si ha un risparmio di 4 mila tonnellate/anno di CO2 immesse nell’atmosfera. A quanto riferisce il presidente della Nove Antonino Mortellaro è in fase di studio la copertura degli altri quartieri della città (il lotto B del Borgo e le borgate Gerbido, Fabbrichetta, Lesna e Quaglia). La Nove ha come amministratore delegato Roberto Maggio della Sei e conta 4 dipendenti.
A Collegno la società per il riscaldamento, la Collenergia srl, è nata solo nel 2006 per iniziativa della solita SEI di Settimo e del Cidiu. Nel dicembre scorso al Cidiu è subentrato il Comune, acquisendo il 51 per cento della società. “L’obiettivo – sostiene il presidente Francesco Pontrelli – è quello di arrivare a coprire tutta Collegno”. Al momento è stato realizzato il primo lotto di 4 km e mezzo dell’investimento di circa 12 milioni di euro che servirà a coprire tutto il territorio comunale, fatta eccezione di Oltredora. Il dislivello lo impedisce. Oggi hanno già sottoscritto il contratto 31 grossi stabili per un volume di 650 mila metri cubi. Negli stabili dove l’allacciamento al teleriscaldamento non è ancora possibile Collenergia gestisce gli impianti condominiali esistenti. Anche il teleriscaldamento collegnese si affida alla Sei e alle centrali utilizzate da Rivoli e Grugliasco. Del consiglio di amministrazione, oltre a Pontrelli che ci tiene a sottolineare come abbia al momento rinunciato ad ogni compenso, fanno parte il solito Roberto Maggio e Silvano Tempo, il dirigente dei Lavori Pubblici di Collegno. Pontrelli conferma il dato del risparmio per le famiglie, il 10 per cento, in sostanza quanto si risparmia con l’Iva al 10 invece che al 20 per cento. I comuni introitano uno 0,05 centesimi di euro ogni chilocaloria venduta. A Collegno dove gli edifici già allacciati sono ancora molto pochi il teleriscaldamento ha reso quest’anno alle casse comunali circa 4 mila euro. Saranno molti di più a regime.
Giovanni Lava

venerdì, novembre 20, 2009

Collegno dice NO al rimborso dell'Iva sulla Tia

Bocciata la mozione di CIVICA



Rimborsare l’Iva del 10% sulla TIA come chiedeva CIVICA? Non se ne parla proprio. La maggioranza (Pd, Idv e Sinistra per Collegno) ha votato compatta contro nel Consiglio comunale di ieri sera, mentre il resto delle opposizioni si è astenuto, fatta eccezione per il consigliere del Pdl Andrea Di Filippo che ha votato a favore. Dai banchi della maggioranza è venuta la richiesta al sottoscritto di ritirare la mozione presentata il 16 di settembre (il testo lo trovate a lato sotto Mozioni) e di appoggiare un loro emendamento. Bisogna dire che in quanto a faccia tosta ne hanno sempre tanta. L’emendamento approvato dalla maggioranza del sindaco Accossato così recita: “premesso […] che la Corte Costituzionale ha sancito che la TIA va qualificata come tassa e la conseguenza parrebbe essere la non applicazione dell’Iva […], che l’Iva è un’imposta nazionale che non entra nelle casse del Comune né in quelle dei consorzi, il Consiglio comunale impegna il sindaco e l’amministrazione a invitare il governo nazionale ad affrontare il problema emanando un decreto che rimborsi i cittadini ecc…”. Ponzio Pilato non avrebbe saputo fare di meglio nel lavarsene le mani. Intanto non sono stati capaci neppure di prendere l’impegno della non applicazione dell’Iva per il 2010 e poi hanno fatto che scaricare la patata bollente al governo centrale, dimenticandosi che, se i collegnesi hanno dovuto pagare l’Iva dal 2005 ad oggi, ciò è accaduto esclusivamente grazie alla loro scelta demagogica di passare dalla Tarsu alla Tia. Nei comuni dove il passaggio non è avvenuto, l’Iva non è stata mai pagata. Pur essendo ovvio che l’Agenzia delle Entrate deve farsi carico della restituzione dell’Iva illegittimamente incamerata, i comuni e i consorzi che l’hanno incassata non potranno sottrarsi alla chiamata in causa da parte dei cittadini che ne reclamano la restituzione.
Uno degli aspetti più incresciosi del voto di giovedì sera sta nel fatto che i partiti che più si sono stracciati le vesti a favore della Corte Costituzionale in occasione della sentenza sul Lodo Alfano si comportano allo stesso modo di Berlusconi e del centrodestra nei confronti della sentenza che dichiara illegittima l’Iva sulla Tia. Di fatto anch'essi sconfessano la Suprema Corte, non ottemperando alla sentenza e accampando ogni sorta di scuse.
CIVICA comunque non demorde. In assenza di una soluzione politica si farà carico di organizzare la vertenza legale per la restituzione del maltolto. Sotto trovate il testo del volantino che da domani sarà in distribuzione a Collegno.

20 Novembre 2009 
Giovanni Lava


giovedì, novembre 19, 2009

Striscioni di protesta in via Bardonecchia

No al mercato


La protesta in via Bardonecchia non accenna a diminuire, oggi si è arricchita di un nuovo capitolo: uno striscione (nella foto) campeggia sul condominio al numero 17. NO mercato definitivo QUI, recita il messaggio.


Il malcontento non si ferma, anche dopo che al civico numero 7 è stato liberato il passo carraio, spostando i quattro banchi adiacenti davanti alla chiesa di via Ulzio. Don Mimmo, il parroco, ha messo le mani avanti: non si terranno funerali al giovedì mattino. Quindi gli abitanti di Terracorta sono avvertiti: cercate di non lasciare questa valle di lacrime al mercoledì o giù di lì, perché dovrete attendere per raggiungere l’ultimo rifugio che frutta, verdura e vestiario abbiano tolto l’ingombro.



Intanto si viene a sapere che gran parte dei fondi stanziati per il rifacimento della piazza della Concordia derivano dalla vendita dei loculi al cimitero. Una vicenda tinta di nero già dall’inizio!

giovedì, novembre 19, 2009

Cambiale preelettorale all'incasso

Rotonde che si fanno e si disfano: Piazza Che Guevara


Diceva mio nonno: “ Se vuoi far venir bene una casa, la devi rifare almeno tre volte”. Mio nonno era un contadino e ragionava alla buona. A Collegno nel XXI secolo non è cambiato niente rispetto a mio nonno. Infatti non c’è opera pubblica che non venga fatta e rifatta più volte, senza peraltro che il manufatto riesca mai bene. Questa è la volta della rotonda di Piazza Che Guevara, un’opera molto controversa già quando sostituì il semaforo, mangiandosi un pezzo di piazza, qualche anno fa. I residenti di Piazza Che Guevara da subito manifestarono il loro malcontento a causa del giro che erano costretti a fare – arrivare fino alla rotonda di via Alpignano – per entrare nella piazza. Molti, fregandosene del codice della strada e del rischio incidenti, imboccavano in controsenso la corsia ovest di Corso Kennedy per poi infilarsi nella piazza.
In occasione delle elezioni scorse si sprecarono le promesse di soluzione del problema. Oggi a distanza di pochi mesi la cambiale elettorale viene pagata da chi a giugno ha incassato i voti: si apre un varco nella rotonda, non si sa quanto conforme al Codice della strada e quanto non a rischio. Intanto è stato rifatto lo spartitraffico di Corso Kennedy. Quanto è costato lo scherzetto ve lo diremo alla prossima puntata.
Giovanni Lava

martedì, novembre 17, 2009

BENVENUTI SU CIVICA COLLEGNO


Benvenuti! CIVICA per Collegno crede e investe nella comunicazione. Ai volantini e al periodico Punto di Vista si affianca questo sito Web che cercheremo di tenere aggiornato il più possibile in modo da trasmettere in tempo reale tutte le informazioni di cui veniamo a conoscenza. L’obiettivo che ci diamo è quello di rendere le nostre pagine degne di essere visitate tutti i giorni. È un vero piacere poter mettere a disposizione dei collegnesi questo nuovo strumento di comunicazione. Di buona informazione, per quanta se ne faccia, non ce n’è mai a sufficienza, a differenza di quella cattiva da cui siamo sommersi. Vogliamo che www.civicacollegno.it sia presto inserita tra i vostri Preferiti/Segnalibri/Favoriti o quant’altro. Sappiamo che lo si fa solo per i siti che visitiamo spesso e a cui teniamo in modo particolare.

Da oggi chi è interessato a conoscere ciò avviene in città o che bolle nella pentolone dell’amministrazione pubblica di Collegno basterà connettersi al nostro sito. Il mio essere in Consiglio Comunale rappresenta l’occasione per conoscere di che cosa ci si sta occupando. Ma non basta. Tutti i problemi dei cittadini di cui verremo a conoscenza saranno documentati sul sito. Troverete tutte le mozioni e interrogazioni che CIVICA ha presentato e che presenterà, ma non disdegneremo di pubblicare quelle degli altri gruppi politici se e quando ci sembreranno degne di nota. I documenti che arriveranno dal Comune di Collegno saranno a vostra disposizione.

Ognuno di voi potrà se lo riterrà intervenire scrivendo a info@civicacollegno.it Lo diciamo subito: non abbiamo intenzione di pubblicare qualunque cosa. Già esistono sulla piazza mediatica blog aperti diventati preda di logorroici e paranoici o dei soliti quattro gatti che si parlano tra di loro. Questi non ci interessano. Questo di CIVICA è e vuole essere un giornale on-line sullo stile di quelli cartacei che, per chi mi conosce, ho avuto l’onore di dirigere. Come ogni direttore di giornale sa perfettamente, un buon giornale non è frutto solo del lavoro dei giornalisti che collaborano con lui, ma dipende anche dall’apporto dei lettori, dalle loro richieste, dai loro suggerimenti, dai loro contributi.

Cercheremo - per quanto sarà possibile – di privilegiare la buona scrittura.

www.civicacollegno.it da oggi è la vostra finestra su Collegno.

Giovanni Lava
Consigliere comunale di CIVICA per Collegno

martedì, novembre 17, 2009

Sottopasso allagato


Allagamento sottopasso pedonale Nuto Revelli 

Considerato:
1. che ad ogni pioggia un po’ più intensa il sottopasso pedonale come si evince dalla foto si allaga;
2. che i viaggiatori provenienti da Sud non hanno altro modo per raggiungere i binari della stazione se non quello di bagnarsi le scarpe e i piedi;
3. che questo inconveniente danneggia irrimediabilmente le scarpe e li lascia a piedi bagnati per tutto il giorno;
4. che molte delle grigliette da cui dovrebbe scorrere l’acqua sono otturate e alcune anche rotte in modo pericoloso per la possibilità di inciamparvi;

Il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA


INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE PER SAPERE
• se e come pensano di intervenire per ovviare all’inconveniente;
• se sono state appurate le responsabilità dei problemi su descritti e di altri che sono emersi dopo la consegna dei lavori (vedi ingresso ascensore) e quali penali sono state comminate a chi ha elaborato il progetto e alla ditta che ha eseguito i lavori.

Collegno, 10 Novembre 2009
Giovanni Lava


CITTA' DI COLLEGNO
PROT. GEN. 0062164
DEL 10/11/2009 CAT. I

martedì, novembre 17, 2009

Nuova mercato Terracorta


Riqualificazione Piazza della Concordia e nuova area mercatale

Considerato:

1. che Giovedì 29 Ottobre 2009 a causa dei lavori di riqualificazione della piazza della Concordia il mercato di Terracorta è stato spostato provvisoriamente nelle vie adiacenti;
2. che in una lettera ai cittadini di Terracorta a sua firma, signor Sindaco, si afferma che “con la dislocazione definitiva dell’area mercatale prevista per febbraio 2010, i banchi saranno posti in parte sulla piazza come era in origine e in parte lungo via Bardonecchia (da via Condove a via Sacra di San Michele e via Condove (lungo la recinzione della parrocchia);
3. che con una successiva ordinanza sindacale si impedisce ai cittadini residenti in via Bardonecchia di utilizzare con i propri automezzi alcuni passi carrai di loro proprietà dalle ore 5 alle ore 17 di ogni giovedì;
4. che i cittadini interessati attraverso lettere, incontri e assemblee hanno avuto modo di far conoscere a lei e ai suoi assessori la loro ferma opposizione alla collocazione definitiva del mercato in via Bardonecchia, in particolare davanti ai numeri civici 13/15/17/19, perché sarebbe ad essi impedito l’accesso ai passi carrai e ai mezzi di soccorso in caso di necessità;
5. che nella lettera citata al punto 2 si afferma che il progetto ha visto la fattiva collaborazione di una serie di soggetti, tra cui il Comitato Spontaneo di Quartiere, quindi si tratterebbe perciò di un progetto“partecipato” che ha tenuto conto delle necessità messe sul tappeto;
6. che in un documento protocollato nel febbraio scorso lo stesso Comitato affermava che “La proposta avanzata dagli assessorati di distribuire sul controviale di via Bardonecchia verso corso Togliatti pone dei seri problemi alla circolazione di via Bardonecchia, ai parcheggi dei residenti , alla sicurezza degli stessi e per i mezzi di soccorso. Non possiamo condividere questa soluzione definitiva”;
7. che molti mercatali giovedì scorso hanno lamentato che i lavori effettuati per esempio all’altezza dei banchi del pesce risultano inadeguati e male eseguiti;

Il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE

• se e come pensa di intervenire per venire incontro alle sacrosante proteste dei cittadini di via Bardonecchia, “dissequestrando” le loro autorimesse e prendendo in seria considerazione i problemi da essi evidenziati;• quali garanzie è in grado di fornire che in caso di emergenza l’intervento dei mezzi di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco, …) non sia ostacolato dalla presenza dei banchi del mercato;
• se esiste un piano B per la dislocazione in una via diversa da via Bardonecchia dei banchi del mercato che a lavori ultimati della piazza risulteranno eccedenti;
• come possa essere definito “partecipato” un progetto che non tiene conto delle osservazioni dei cittadini organizzati nel Comitato Spontaneo di Quartiere;
• a cosa sia dovuta l’approssimazione nell’esecuzione delle opere (canale di scolo delle acque) e come si pensa di intervenire, soprattutto se quella dovesse essere la collocazione dei banchi in questione.

Collegno, 2 Novembre 2009

Giovanni Lava
CITTA' DI COLLEGNO
PROT. GEN. 0060755
DEL 02/11/2009 CAT. I

martedì, novembre 17, 2009

Conflitto d'interessi



Nomine e conflitto d’interessi

Considerato:
1. che da più di 14 anni il nostro paese è alle prese con il conflitto di interessi del nostro Presidente del Consiglio;
2. che questo conflitto negli anni è aumentato insieme alla crescita del potere economico e politico dello stesso;
3. che, per evitare che anche nel nostro Comune si creino o si perpetuino evidenti conflitti d’interesse tra la buona e corretta amministrazione della cosa pubblica e gli interessi personali, il sottoscritto in data 16/9/2009 ha presentato una mozione per l’introduzione nel Regolamento sul funzionamento degli organi collegiali del Comune la modifica dell’articolo 33 relativo ai requisiti soggettivi aggiungendo alle lettere a), b), c), d), e), f), le lettere g) e h) come segue: g) non ricoprire incarichi politici all’interno dei partiti cittadini; h) non aver ricoperto la carica di sindaco o di assessore nella precedente tornata amministrativa in questo Comune o in altri della Provincia di Torino;
4. che nella stessa mozione veniva richiesta la revoca dell’incarico ai rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni che non possedessero i requisiti descritti al punto precedente alle lettere g e h;
5. che la suddetta mozione non è ancora passata al vaglio del Consiglio comunale per cui non è dato sapere quale decisione Esso intende prendere in merito;
6. che nel corso del Consiglio comunale del 29/10/2009 Lei ha comunicato la nomina del signor Francesco Casciano nel Consiglio di amministrazione del CIDIU;
7. che il signor Francesco Casciano, che già occupa la carica di presidente della Top, la Public Company del Comune di Collegno che gestisce il Pip, ricopre contemporaneamente la carica di coordinatore del Partito Democratico, il partito del sindaco e della maggioranza in Consiglio comunale, era in evidente conflitto d’interessi con la Top, lo è ancora di più con il nuovo incarico al CIDIU e che potrebbe non possederne i requisiti qualora la mozione descritta al punto 3 dovesse essere approvata dal Consiglio comunale;

Il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE

• se non ritiene quanto meno inopportuna tale nomina, in attesa che il Consiglio comunale si pronunci sulla materia;
• se non teme che la nomina venga vissuta come l’ennesimo cattivo esempio proprio agli occhi di quei cittadini che si stanno battendo contro il conflitto d’interessi di Silvio Berlusconi e che a Collegno possa rendere poco credibili i loro sforzi
• se nell’ampio programma di governo e/o elettorale Suo e della Sua coalizione c’è posto per un impegno a favore della moralizzazione della cosa pubblica e della lotta al malcostume di chi vive la politica come mestiere e non come servizio disinteressato a beneficio di tutti i cittadini.

Collegno, 30 Ottobre 2009
Giovanni Lava

CITTA' DI COLLEGNO
PROT. GEN. 0060748
DEL 02/11/2009 CAT. I

martedì, novembre 17, 2009

INTERROGAZIONE: nomina assessori


Nomina Assessori e distribuzione deleghe

Considerato:
che nel Consiglio Comunale del 30 Giugno 2009 il Sindaco ha comunicato la nomina dei componenti della Giunta Comunale e la relativa distribuzione delle deleghe;
che sulla scelta degli Assessori e sui criteri che hanno portato il Sindaco a far cadere la sua scelta su di loro a tutt’oggi, tre mesi dopo, nulla è stato detto in Consiglio, neppure nelle due sedute successive alla prima;
che le deleghe sono state distribuite e assemblate in maniera diversa dalla precedente legislatura;
che gli Assessori non si sono ancora presentati informando il Consiglio sulle loro competenze e modalità di gestione dell’assessorato che gli è stato affidato;
che sembrerebbe logico che i consiglieri comunali fossero messi al corrente di quanto sopra;

il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA

INTERROGA il Sindaco per sapere:
quali sono i criteri che l’hanno portata a nominare gli assessori in carica, in base a quali competenze e a quali curriculum;
quali sono, se ci sono, le motivazioni di ordine politico e amministrativo che l’hanno indotta a riorganizzare e aggregare le deleghe in modo diverso dal passato;

gli Assessori per sapere:
chi sono, da dove vengono, quali sono le loro competenze e che progetti e modalità hanno elaborato per la gestione del loro assessorato.

Collegno, 8 Ottobre 2009
Giovanni Lava

martedì, novembre 17, 2009

BATOSTA DAL CIDIU


A GENNAIO IL COMUNE TI FA UN BEL REGALO:
SFALCI E POTATURE  TI COSTANO 110 EURO !!!


Il servizio di ritiro a domicilio di sfalci e potature da gratuito diventerà a pagamento e ti costerà 100 euro più Iva al 10% all’anno. In più ti beccherai un altro contenitore da 240 litri.

Il CIDIU è a corto di soldi a causa di una gestione economica fallimentare e degli stipendi da nababbi di dirigenti e amministratori.

CIVICA ha chiesto il ritiro immediato del provvedimento: sostieni la sua lotta, chiedi anche tu il ritiro del provvedimento, telefonando in Comune alla segreteria del Sindaco al numero 011 4015203
e al numero verde del CIDIU 800-011651

oppure invia un’email al Sindaco
silvana.accossato@comune.collegno.to.it

e una al CIDIU mailto:info@cidiu.it


CLICCA SULL'IMMAGINE
PER SCARICARE IL VOLANTINO


lunedì, novembre 16, 2009

IL PROGRAMMA


Scheda n° 1 – Territorio
Accade oggi a Collegno

· Colata di cemento da un milione di metri cubi in 10 anni
· Un indice di cubatura media di 0,80 mc/mq tra i più alti dell’area metropolitana
· Varianti al piano regolatore a danno delle aree verdi e dei terreni agricoli
· Distruzione progressiva del tessuto urbano costituito da casette familiari con orto e/o giardino
· Costruzioni a raso dei marciapiedi e parcheggi insufficienti nelle nuove costruzioni
· Svuotamento delle attività produttive nell’area di Via De Amicis
· Costruzione di un numero abnorme di centri commerciali, grazie alle varianti e ai premi di cubatura
· Consumo del territorio destinato a parchi

Le proposte di CIVICA

Valutare il reale fabbisogno edilizio della città dopo un censimento del patrimonio edilizio che porti ad individuare i capannoni vuoti, le fabbriche dismesse, gli alloggi sfitti o invenduti

Abbassare l’indice di cubatura medio a 0,60 mc/mq

Moratoria di cinque anni per qualsiasi variante al piano regolatore che comporti consumo di territorio verde

Distanza di tre metri dalle strade per i nuovi edifici e numero adeguato di parcheggi su strada in relazione alle dimensioni del condominio

Destinazione del Campo Volo a parco pubblico

No a proposte di privati che comportino un uso diverso delle aree verdi destinate a parco (vedi campo da golf)

No all’uso del suolo come moneta corrente per far fronte alle spese comunali, fosse pure quella finalizzata alla realizzazione del prolungamento della metropolitana.




Scheda n° 2 – Democrazia e partecipazione
Accade oggi a Collegno

· Di anno in anno diminuisce la partecipazione dei cittadini alla politica, cresce l’astensionismo e aumentano i cittadini soli o organizzati che protestano e che quasi mai trovano adeguato ascolto da parte dell’amministrazione comunale
· La presentazione del Bilancio comunale nei quartieri è un rituale inutile così come è fatto
· Anche a Collegno si è formata una piccola casta chiusa che vive di politica, occupando a rotazione da decenni le poltrone del Comune, della Provincia e delle società partecipate
· Le società partecipate sono da sempre criticate per la gestione e per l’occupazione dei Consigli di Amministrazione da parte di politici di professione
· Sono nominati assessori persone che non vivono né lavorano a Collegno e che della città poco sanno o poco vogliono sapere
· Le decisioni importanti vengono prese senza una consultazione e un coinvolgimento adeguato della cittadinanza. Quando ciò avviene, le decisioni di fatto sono già state prese
· Mancano spazi adeguati alle richieste dei cittadini per incontri e assemblee, quelli esistenti sono tutti lottizzati e concessi a discrezione e dietro pagamento di cifre elevate


Le proposte di CIVICA

Il Comune si deve occupare dei problemi dei cittadini. Di tutti, non solo degli amici. Chi protesta, anche quando protesta contro il sindaco o un assessore, deve trovare nell’Amministrazione una casa che accoglie e non un nemico che respinge

Bilancio partecipato: destinare una quota degli investimenti previsti dal bilancio comunale - da un minimo del 5 per cento ad un massimo del 10 per cento - divisa per quartiere in proporzione alla popolazione residente per interventi decisi direttamente dai cittadini.

Non più di due mandati consecutivi, oltre che per il sindaco come previsto dalla legge, anche per gli assessori e per i consiglieri comunali. Riduzione da otto a sei del numero degli assessori.

Riduzione dei Consigli di Amministrazione a tre membri nelle aziende e dei consorzi partecipati (Cidiu, Cisap, Top, ecc.). Bando pubblico per titoli per ricoprirne le cariche. Divieto per ex amministratori (sindaci, assessori) di essere nominati nei consigli di amministrazione.

Divieto di nomina di assessori che non risiedono o lavorano a Collegno, tanto più se non si tratta di uomini e donne scelti dal sindaco per ricoprire un ruolo tecnico

Dibattiti pubblici sulle questioni più importanti, prima che vengano prese decisioni, in cui si forniscono tutte le informazioni pro e contro. Su decisioni importanti e controverse, favorire l’istituto del referendum, previa abolizione del quorum

Nuovo regolamento per l’utilizzo degli spazi pubblici esistenti a prezzi modici e senza censure. Gli edifici di proprietà comunale sono di tutti e tutti devono poterli utilizzare secondo regole e affitti trasparenti.

Riconoscimento della funzione dei comitati di quartiere all’interno di regole comuni e condivise, forme di sostegno economico trasparenti

 


Scheda n° 3 – Informazione e trasparenza
Accade oggi a Collegno

· A Collegno non è facile per il cittadino comune entrare in possesso e in tempo utile delle informazioni inerenti le decisioni che l’amministrazione sta per prendere.
· Le informazioni “sensibili” sono appannaggio di una ristretta cerchia di persone. Spesso le cose si vengono a conoscere a babbo morto, a decisioni già prese
· Lo staff addetto alla comunicazione del Comune, pagato da tutti i cittadini, è stato per lo più assunto senza concorso pubblico con un unico mandato: propagandare la bontà dell’amministrazione e dei suoi atti più che informare i cittadini
· La frequente riservatezza dietro la quale si trincerano gli uffici spesso nasconde solo la volontà di evitare che le informazioni importanti vengano in possesso dei cittadini e delle forze politiche di opposizione
· Solo chi partecipa alle famigerate riunioni di maggioranza viene messo a conoscenza e non sempre dei dati e delle informazioni necessarie alla formazione di una scelta consapevole.
· Il sito Internet del Comune per quanto implementato negli ultimi anni resta di difficile consultazione. Ancora poco sfruttata la possibilità di dialogo tra il cittadino e l’Ente e l’utilizzo del Web per espletare pratiche burocratiche.


Le proposte di CIVICA


Per ogni problematica di rilievo l’Ente prepara un dossier da mettere a disposizione in tempo reale dei cittadini e delle forze sociali e politiche. Per esempio si parla da anni del progetto di Corso Marche, ma le informazioni sono riservate agli addetti ai lavori, invece dovrebbero essere rese pubbliche in modo che chiunque sia informato di quanto bolle in pentola

Allestire un ufficio con del personale addetto allo scopo di cui sopra

Il personale addetto alla comunicazione del Comune deve essere assunto solo per concorso

Gli uffici devono non solo consentire ma favorire l’accesso ai documenti e fornire le informazioni relative alle delibere e decisioni dell’amministrazione senza porre ostacoli di tipo burocratico.

I dossier relativi alle decisioni e alle delibere di Giunta e di Consiglio comunale devono essere a disposizione di tutti i cittadini e in particolare di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio comunale e non solo di quelli di maggioranza

Il sito Internet del Comune va potenziato, arricchito di servizi in modo da rendere il municipio una casa di vetro e la casa di tutti, ad iniziare dagli oppositori.

Paradiso. Deliberare un piano parcheggi (più parcheggi nell’area Fermi, parcheggi a tempo per i non residenti nella borgata) che liberi i cittadini di Paradiso dall’incubo del parcheggiare. Bloccare il consumo dei pochi spazi liberi, spostare sull’area ex Elbi la casa popolare, raddoppiandone le dimensioni.

Borgo Nuovo e Santa Maria. Monitoraggio dell’aria. Provvedimenti di dissuasione del traffico di attraversamento proveniente dalla Valle di Susa in direzione Torino al mattino e nel senso opposto alla sera. Istituzione della Zona 30 in tutte le viuzze interne ai due quartieri. Revisione del Piano regolatore in modo da salvaguardare il paesaggio urbano costituito dalle casette con orto/giardino, patrimonio della città.

Savonera. Va avviata una seria politica di risanamento ambientale, cominciando a dire No alla centrale Iride. Va iniziato il monitoraggio sanitario promesso e quello dell’inquinamento dell’aria. Vanno potenziati i servizi con l’istituzione di una linea di autobus con il centro della città e con la metropolitana.

Villaggio Leuman. Va trovata una soluzione al problema della manutenzione anche considerando una possibile dismissione delle case con la vendita agli inquilini, salvaguardando il diritto di chi non può o non vuole acquistare. Vanno meglio chiariti il ruolo e gli obiettivi della Fondazione.

giovedì, novembre 12, 2009

Mozione - intervento CIDIU


 Oggetto: Richiesta di intervento sul CIDIU per l’annullamento del Nuovo servizio di raccolta sfalci e potature in ABBONAMENTO

Considerato:
- Che da anni a Collegno funziona un servizio di ritiro domiciliare, con prenotazione al numero verde del CIDIU, degli sfalci e potature, utilizzati per il funzionamento della caldaia a cippato di alcune scuole cittadine;
- Che il servizio ha mostrato di funzionare egregiamente incontrando il gradimento dei cittadini;
- Che tale servizio rientra nel contratto del CIDIU;
- Che, come si apprende da “Collegno Informa” n° 17 del 6 Novembre, dal I° Gennaio 2010 il suddetto “nuovo” servizio funzionerà in Abbonamento;
- Che dal sito del Comune si apprende che tale servizio avrà un costo a partire da un minimo Euro 100,00 + di Iva al 10 per cento;

- Che questa novità viene introdotta senza che il Consiglio Comunale ne sia stato messo a conoscenza preventivamente;
- Che non è dato sapere l’utilizzo del ricavato di tale servizio;
- Che la novità appare estemporanea e non inserita nel programma di governo presentato dal sindaco;
- Che non rientra in alcun progetto di revisione generale del contratto con il CIDIU, di cui pure se ne ravvisa la necessità;
- Che la trasformazione del servizio gratuito di ritiro degli sfalci e delle potature in servizio a pagamento rischia di creare nuovi problemi circa l’abbandono di rifiuti lungo le strade e le vie della città, senza contare l’ingombro del nuovo contenitore per chi si volesse abbonare.

Tutto ciò premesso

Il CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

a intervenire sul CIDIU affinchè lasci invariato il servizio di ritiro gratuito degli sfalci e delle potature.

Collegno, 10 Novembre 2009

Giovanni Lava Consigliere Lista CIVICA per Collegno
Silvio Martina Consigliere Unione di Cendro (Udc)

città di collegno
prot. gen. 0062134
del 10/11/2009 cat. I

giovedì, novembre 12, 2009

Mozione: variante piano regolatore


Oggetto: Adozione immediata di un progetto di variante parziale al piano regolatore

Considerato:

- che il Piano Regolatore vigente consente di costruire un condominio di cinque piani al posto di una casetta unifamiliare senza tener conto del contesto urbanistico;
- che ciò ha comportato e continua a comportare la distruzione del paesaggio urbano esistente e un disordine paesaggistico non più rimediabile;
- che ciò ha comportato e comporta danni morali e materiali – svalutazione della loro abitazione - alle famiglie che abitano nelle casette confinanti;
- che resta ancora da onorare la delibera di indirizzi urbanistici del Consiglio Comunale n°19 del 12 Febbraio 2009;
- che lo stesso programma elettorale della Coalizione Democratica, a pagina 23, recita “modificare il piano regolatore vigente in senso sostenibile ed ecocompatibile […] contenere il costruito operando anche sugli indici di cubatura; …”;
- che al momento sono stati presentati diversi progetti di trasformazione di casette in condomini di cinque piani;

Il CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

ad adottare entro due mesi un progetto di variante parziale al piano regolatore che modifichi la tipologia definita “case su strada” con una riduzione significativa della cubatura concessa, in attuazione della delibera di intenti approvata dal precedente Consiglio Comunale, che consenta di far scattare la norma di salvaguardia e quindi il non rilascio dei permessi di costruire in corso. In tal modo gli operatori che intendessero procedere nella realizzazione dei progetti già presentati sarebbero necessariamente tenuti ad adeguarli alle nuove disposizioni della variante sopra citata. Variante da considerare anticipazione di una più ampia che vada a modificare quegli aspetti del Piano Regolatore che in questi anni hanno rivelato incongruenze ed effetti indesiderati e che necessariamente richiede tempi più lunghi.

Collegno, 22 Ottobre 2009
Giovanni Lava

giovedì, novembre 12, 2009

Mozione:Solidarietà a Napolitano



Oggetto: Solidarietà al Presidente della Repubblica e alla Corte Costituzionale in difesa della democrazia in Italia
Considerato:
- che a seguito della sentenza della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano molti esponenti della maggioranza di governo ad iniziare dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi hanno espresso giudizi e accuse contro la Corte stessa e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che di fatto delegittimano le Istituzioni repubblicane che essi rappresentano;
- che in queste settimane si è parlato da parte del Centrodestra di “golpe” ogni volta che il nostro Presidente del Consiglio inciampava in fatti a lui avversi;
- che in questa occasione il Presidente del Consiglio ha più volte ha affermato “Meno male che Silvio c’è”, come se l’unico potere legittimo fosse quello da lui esercitato;

Il CONSIGLIO COMUNALE
- ESPRIME

· solidarietà al Presidente della Repubblica e alla Corte Costituzionale;
· preoccupazione per la delegittimazione continua delle Istituzioni repubblicane e della Costituzione che le prevede e regola la divisione dei poteri come garanzia per tutti in uno stato democratico;
· allarme per il rischio che corre la democrazia nel nostro paese alla luce delle affermazioni e dei comportamenti di esponenti di primo piano del Governo e del Parlamento, secondo i quali una volta ottenuto il consenso popolare tutto è ammesso e permesso in spregio alla Legge e alle altre Istituzioni repubblicane.

- IMPEGNA
il Presidente del Consiglio Comunale a trasmettere al Presidente della Repubblica, alla Corte Costituzionale e ai Presidenti di Camera e Senato copia del presente Ordine del Giorno

Collegno, 8 Ottobre 2009
Giovanni Lava

giovedì, novembre 12, 2009

Mozione: Requisiti nomine



Ampliamento dei requisiti soggettivi necessari per essere nominati
rappresentanti del Comune e del Consiglio Comunale presso enti,
aziende, istituzioni e commissioni
· Premesso che il Consiglio Comunale auspica una politica che sia al servizio dei cittadini e non diventi una professione a vita,
· Constatato che da molto tempo tutte le forze politiche promettono di tornare ad una politica fatta di competenza e passione che si occupi dei problemi delle persone non finalizzata al carrierismo personale,
· Verificato che uno dei mali della politica attuale, di cui tutti sono consapevoli e che tutti denunciano, è dato dalla lottizzazione delle poltrone ad appannaggio dei soliti noti, in gergo “Casta”

IL CONSIGLIO COMUNALE

DELIBERA

1) di confermare le modalità per le nomine e le designazioni dei rappresentanti del Comune di cui agli articoli 32, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41 del Regolamento sul funzionamento degli organi collegiali del Comune e di modificare l’articolo 33 relativo ai requisiti soggettivi aggiungendo alle lettere a), b), c), d), e), f), le lettere g) e h)

come segue:

g) non ricoprire incarichi politici all’interno dei partiti cittadini;

h) non aver ricoperto la carica di sindaco o di assessore nella precedente tornata amministrativa in questo Comune o in altri della Provincia di Torino.

2) di revocare l’incarico ai rappresentanti del Comune e del Consiglio Comunale attualmente in carica che non possedessero i requisiti soggettivi elencati all’art. 33 con le modifiche apportate al punto primo della presente delibera.

Giovanni Lava
Collegno, 16 Settembre 2009

giovedì, novembre 12, 2009

Mozione: Ampliamento delle nomine



· Premesso che il Consiglio Comunale auspica una politica che sia al servizio dei cittadini e non diventi una professione a vita,
· Constatato che da molto tempo tutte le forze politiche promettono di tornare ad una politica fatta di competenza e passione che si occupi dei problemi delle persone non finalizzata al carrierismo personale,
· Verificato che uno dei mali della politica attuale, di cui tutti sono consapevoli e che tutti denunciano, è dato dalla lottizzazione delle poltrone ad appannaggio dei soliti noti, in gergo “Casta”


IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA

1) di confermare le modalità per le nomine e le designazioni dei rappresentanti del Comune di cui agli articoli 32, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41 del Regolamento sul funzionamento degli organi collegiali del Comune e di modificare l’articolo 33 relativo ai requisiti soggettivi aggiungendo alle lettere a), b), c), d), e), f), le lettere g) e h)

come segue:

g) non ricoprire incarichi politici all’interno dei partiti cittadini;

h) non aver ricoperto la carica di sindaco o di assessore nella precedente tornata amministrativa in questo Comune o in altri della Provincia di Torino.

2) di revocare l’incarico ai rappresentanti del Comune e del Consiglio Comunale attualmente in carica che non possedessero i requisiti soggettivi elencati all’art. 33 con le modifiche apportate al punto primo della presente delibera.

Giovanni Lava
Collegno, 16 Settembre 2009

giovedì, novembre 12, 2009

Mozione: Sospensione dell’IVA sulla T.I.A.


 Premesso:
· che dal 1° gennaio 2005 a Collegno è entrata in vigore la Tariffa d'Igiene Ambientale (TIA) in sostituzione della Tassa Rifiuti Solidi Urbani (TARSU);
· che sulla Tia è stata applicata l’Iva del 10%;
· che la Corte Costituzionale, con sentenza n. 238/2009, ha sancito che la T.I.A. va qualificata come tassa (prestazione di carattere tributario) e pertanto sulla stessa non va applicata l’IVA, non rientrando la TIA nell’ambito di applicazione dell’Imposta sul valore aggiunto;
· che gli utenti collegnesi hanno diritto al rimborso dell’Iva non dovuta per gli anni in cui è stata applicata;

Scontato che dal prossimo anno l’Iva non può più essere applicata,

Il consiglio comunale impegna il Sindaco e l’Amministrazione,

quali soci del Consorzio Cados, preposto all’emissione e riscossione delle bollette relative alla T.I.A., a mettere in atto tutte le procedure per favorire i rimborsi agli utenti dell’IVA versata e non dovuta relativa agli anni precedenti, sotto forma di detrazione dalla TIA 2010, in modo da non penalizzarli con dispendiose procedure in termini di tempo e danaro, come da molte parti sono sollecitati a fare.

Collegno, 16/09/2009
Il consigliere comunale
Giovanni Lava

giovedì, novembre 12, 2009

Interrogazione: Disservizi all’Ecocentro


Una cittadina collegnese racconta: “Mercoledì 1° Luglio 2009 ho riempito la mia auto di vecchi piccoli elettrodomestici da smaltire (aspirapolveri, tostapane etc...) e mi sono recata all'Ecocentro di Collegno dove sono stata accolta da due addetti che mi hanno comunicato che non era possibile depositare gli elettrodomestici in quanto i containers predisposti erano colmi e, malgrado le loro chiamate, la società responsabile non era ancora venuta a svuotarli. Mi hanno suggerito di ripassare nel pomeriggio....e così ho fatto: erano ancora pieni . Mi hanno quindi detto di provare a ripassare … Il giorno dopo ho telefonato in Comune, ufficio ambiente, e ho esposto la situazione sottolineando che è IMPOSSIBILE una gestione di questo tipo. Anche i cittadini sensibili al corretto smaltimento dei rifiuti, con una gestione così, vengono ''sfiniti'' e si ritrovano con rifiuti (anche ingombranti) di cui non riescono a liberarsi in modo corretto.
Cosa dobbiamo fare a questo punto? Incrementare le discariche abusive o buttare il tutto nottetempo nel primo posto che ci capita?
Io non VOGLIO farlo, ma il Comune come pensa di risolvere il problema?
Dal Comune mi ha detto che non è di loro responsabilità diretta, ma di un consorzio, non il CIDIU, ma ancora un altro.... se ho capito bene dovrebbe essere il CADOS.
Ho fatto presente che è il Comune che ha comunque firmato ed accettato l'accordo ed è quindi il COMUNE responsabile della situazione dinanzi ai cittadini. Mi ha dato ragione, ma si sa... aver ragione serve a ben poco...
In ogni caso mi sono fatta lasciare il numero di telefono del consorzio ed il nome del responsabile da interpellare: ho telefonato un paio di volte, ma nessuno mi ha risposto”.

Dopo aver letto la testimonianza e parlato direttamente con la cittadina in questione, il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA

INTERROGA

L’Amministrazione comunale per sapere:

1. se la situazione denunciata è alla sua attenzione, da quanto tempo va avanti e quale iniziative sono state intraprese per evitare che continui a ripetersi;
2. di spiegare come sia possibile che ciò accada e a cosa sia dovuto il fatto che dal Cados non rispondano al telefono ;
3. come pensa di evitare tale disservizio e le gravi conseguenze che ne possono derivare a danno dell’ambiente con i cittadini infuriati che possono liberarsi dei rifiuti abbandonandoli lungo una strada;
4. come si possa gestire un Ecocentro dall’orario già ridotto che non garantisce neppure nell’orario di apertura il ritiro dei rifiuti;
5. cosa pensa di fare concretamente nell’immediato per evitare che il disservizio dell’Ecocentro incrementi ulteriormente le discariche abusive sul territorio comunale.

Collegno, 7 Luglio 2009 Giovanni Lava

giovedì, novembre 12, 2009

Interrogazione: Raccolta rifiuti


Considerato:
- che in data 31 Maggio 2007 il CIDIU presentava alla Giunta comunale il progetto della cosiddetta “Fase2” della raccolta differenziata, ovvero l’individuazione di aree del territorio comunale ove bisognava intervenire sul sistema di raccolta sostituendo i comuni cassonetti con contenitori molto più capienti (le campane da 3000 litri e oltre). Questi potevano essere sia di superficie che interrati, comunque disposti sulla strada seppure assegnati agli stabili di prossimità;
- che nell’ottobre 2007, durante nel corso di un’assemblea pubblica organizzata dal Comitato “Con e per il cittadino” il sindaco Silvana Accossato a nome del Comune e Carlo Gai a nome del CIDIU hanno illustrato il progetto e hanno affermato che sarebbero state installate circa 60 postazioni di isole ecologiche, di cui 6 o 7 di tipo interrato ubicate in luoghi di particolare pregio;
- che ad oggi le postazioni realizzate si aggirano intorno a poco più di 30 e quelle interrate sono solo 4;.
- che è stata fino ad oggi disattesa la promessa dell’alternativa delle isole ecologiche di prossimità nei condomini che si affacciano su via Oberdan e nel condominio di via Bardonecchia 17;
- che si era anche promesso di abbellire le postazioni delle isole ecologiche con aiuole, fioriere oppure mascherarle con casette di legno;
- che presso le suddette isole ecologiche frequentemente vengono abbandonati rifiuti fuori dai cassonetti;
- che ultimamente il CIDIU ha installato in alcuni condomini una serratura “universale” ai cancelli che permette ai suoi operatori di entrare nei cortili e movimentare gratuitamente i cassonetti;

il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA

INTERROGA

l’Amministrazione per sapere:

Quante isole ecologiche di prossimità sono state installate e che cosa ha impedito di portare a termine il progetto complessivo promesso e se
quando sarà portato a termine.
Che cosa ha impedito di mantenere le promesse in via Oberdan e in via Bardonecchia e se e quando si pensa di onorarle.
Quando si pensa di rendere le isole ecologiche meno impattanti con le fioriere, aiuole e casette di legno.
Se vi siano dei controlli per evitare che i cittadini incivili abbandonino i rifiuti nei pressi dei cassonetti. Quante sanzioni a tal proposito sono state comminate e per quale importo complessivo.
In quanti condomini sono state installate le serrature universali per la movimentazione gratuita dei cassonetti e con quali criteri sono stati scelti. Se tale sistema verrà esteso a tutti i condomini per non creare disparità e ingiustizie nei confronti dei condomini costretti a servirsi di un servizio a pagamento.
Il servizio della movimentazione gratuita offerto dal CIDIU è destinato a restare tale oppure una volta subentrato ad altri soggetti privati se ne chiederà il pagamento. In tal caso a quanto ammonterà la spesa per ogni singola famiglia?

Collegno, 6 Ottobre 2009
Giovanni Lava

giovedì, novembre 12, 2009

Interrogazione: Nuova edicola funeraria






Oggetto: Costruzione nuova edicola funeraria proprietà Palitto

Considerato:

- che anche per il cimitero dovrebbe valere il rispetto e la salvaguardia dei “campi” più antichi così come si è fatto per il centro storico della città;
- che in data 7/12/2007 è stata concesso il permesso di costruire n°189 al signor Mauro Palitto su progetto dell’architetto Marina Palitto;
- che i lavori per l’esecuzione del progetto, come dichiarato sul cartello esposto, hanno avuto inizio in data 17/11/2008 e sarebbero dovuti terminare entro il 15/05/2009;
- che l’opera - un cubo di cemento, come si vede dalle foto allegate - appare come un vero e proprio pugno nell’occhio al confronto con il paesaggio cimiteriale circostante;
- che l’interno tra l’incompiuto e i rifiuti reca offesa al decoro del cimitero;

il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA

INTERROGA

l’Amministrazione per sapere:

1. in che modo si pensa di ovviare allo scempio in oggetto;

2. come e quando si pensa di far porre termine ai lavori in modo da poter ripristinare se non il paesaggio ormai distrutto, almeno il decoro del cimitero;

3. se e quali norme urbanistiche si intendono approvare a difesa dell’integrità dei primi campi del cimitero, patrimonio culturale e memoria storica di Collegno da preservare e non da distruggere con operazioni estemporanee e di dubbio gusto come quella in oggetto.


Collegno, 8 settembre 2009
Giovanni Lava

giovedì, novembre 12, 2009

Interrogazione: Interramento Elettrodotto


Oggetto: Interramento Elettrodotto di via Della Croce al Villaggio Dora

Il 12 Giugno scorso Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte, Sergio
Chiamparino, Sindaco di Torino, e Luigi Roth, Presidente di Terna SpA, hanno firmato un importante Protocollo d’Intesa sulla razionalizzazione della rete elettrica a 220 kV del capoluogo piemontese.
Oggetto dell’accordo, una serie di interventi di potenziamento e ammodernamento della rete ad alta tensione di Torino con l’obiettivo di aumentare sicurezza, qualità ed efficienza del servizio elettrico in una delle aree industriali più importanti del Paese. Tra gli interventi annunciati l’interramento di 58 km di cavi dell’alta tensione tra Torino e prima Cintura.
Dato il conclamato impatto negativo dei cavi dell’alta tensione sia dal punto di vista ambientale e paesaggistico che per la salute dei cittadini

il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA

INTERROGA

L’Amministrazione comunale per sapere:

1. se Collegno rientra tra le città della Cintura torinese che beneficeranno dell’intervento di Terna;
2. in tal caso se è previsto l’interramento dell’elettrodotto che attraversa via Della Croce, venendo così incontro alle preoccupazioni per la salute più volte segnalate dai suoi abitanti;
3. se così non fosse quali iniziative ha già intrapreso o intende intraprendere affinché venga tutelata la salute dei suoi cittadini e Collegno non venga esclusa dall’investimento annunciato.

Collegno, 1 Luglio 2009 Giovanni Lava

mercoledì, novembre 11, 2009

SCHEDE DI PROGRAMMA

Scheda n° 4 – Politiche sociali

Accade oggi a Collegno

Nonostante una buona erogazione di servizi verso i cittadini, a Collegno esiste il problema di come far fronte ai bisogni di chi non ha niente. Sempre più persone anno dopo anno sono state assistite soprattutto dalla parrocchie e dalle associazioni di volontariato.

Con la crisi la situazione diventa ogni giorno più drammatica. I casi disperati sono in aumento e con i tagli effettuati dal Governo centrale diventa impossibile garantire i livelli minimi di sussistenza. Molte di queste persone sono tagliate fuori dalla possibilità di contare su aiuti pubblici.

· Grazie all’evasione fiscale godono di esenzioni, tariffe agevolate e sussidi (asili nido, mense scolastiche, tariffa rifiuti, buoni taxi, buoni libro, ecc.) famiglie che non avrebbero diritto, a scapito di quelle che invece si trovano in condizioni disperate
· Esiste una giungla di parametri Isee tra comune e comune, provincia e provincia che crea discriminazioni e addirittura flussi migratori indotti da quello più favorevole alla propria condizione

· Esistono dei diritti di assistenza, livelli essenziali stabiliti con leggi nazionali e regionali ma nel Distretto dei Comuni di Collegno e Grugliasco risultano circa trecento (300) persone anziane dichiarate non autosufficienti da apposita commissione dell'ASL e del CISAP che sono in lista d'attesa senza assistenza adeguata e un centinaio di disabili che attendono gli assegni di cura

Le proposte di CIVICA

Il Comune si deve occupare innanzitutto dei problemi dei cittadini più bisognosi. Occorre realizzare sinergie con le parrocchie e le associazioni di volontariato

Le nuove povertà prodotte dalla crisi unite alle vecchie vanno monitorate per conoscere il reale fabbisogno di intervento pubblico

Anche a livello comunale va condotta una lotta senza quartiere all’evasione fiscale attraverso il controllo incrociato con altri enti e con i livelli di consumi delle famiglie che beneficiano di sussidi vari.

Per il periodo della crisi tagliare le spese promozionali e di rappresentanza e dirottare le risorse sulle famiglie a grave rischio sociale.
Promuovere a livello provinciale e regionale l’unificazione dei parametri Isee per motivi di giustizia sociale e per evitare le migrazioni da prestazioni
Le esenzioni per gli anziani vanno effettuate in base al reddito e non all’età. Vanno adottate corsie preferenziali orarie a favore di lavoratori e studenti.
Il Comune deve attivarsi affinché agli anziani non autosufficienti venga garantito il ricovero oppure l’assistenza domiciliare con sostegno alle famiglie (gli assegni di cura o il riconoscimento del lavoro di cura dei familiari) e ai disabili l’assegno dovuto.

Scheda n° 5 – Ambiente: a) rifiuti

Accade oggi a Collegno

· Il passaggio da tassa a tariffa ha comportato aumenti significativi per una parte consistente delle famiglie. L’aumento della raccolta differenziata non ha visto la diminuzione dei costi che ci si aspettava e che era stata promessa dall’amministrazione comunale e che avrebbe dovuto far diminuire e non aumentare le tariffe. Il cittadino continua a rimanere all’oscuro dei costi reali e della loro ripartizione. Pesano sui costi a carico di tutti anche l’esistenza di carrozzoni inutili come il Cados e consigli di amministrazione pletorici

La raccolta differenziata dei rifiuti con l’introduzione del porta a porta ha raggiunto il 50%. Negli ultimi due anni la raccolta differenziata è cresciuta poco. Una parte significativa dei rifiuti differenziati per la scarsa qualità della differenziazione finisce in discarica oppure viene pagata molto meno dalle ditte che la riciclano.

La raccolta porta a porta ha provocato disagi e problemi ai cittadini soprattutto agli abitanti dei grandi condomini. Le file sterminate di cassonetti comportano rischi igienici (cattivi odori e problemi di lavaggio) e costi aggiuntivi per la movimentazione degli stessi. Provocano disdoro alla città.
· Prima della grande crisi anche a Collegno la produzione di rifiuti pro-capite era in costante crescita. A parte qualche sporadica iniziativa, non sono state avviate politiche serie per la riduzione dei rifiuti alla fonte
· La gestione della filiera dei rifiuti che fa capo al Cidiu è stata da sempre subalterna alla politica e poco a criteri economici. Finora Collegno con le discariche ha lucrato sui rifiuti. La situazione ben presto con l’inceneritore non sarà più questa.

Le proposte di CIVICA

Abolizione del consorzio C.a.do.s e consiglio di amministrazioni del Cidiu ridotto a tre membri. La tariffa va calcolata sui costi relativi solo alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, costi che vanno abbassati. Particolare attenzione deve esserci nei confronti delle famiglie più numerose. La riduzione della tariffa a favore delle famiglie disagiate non deve essere spalmata sulle tariffe degli altri cittadini, ma a carico della fiscalità generale. La tariffazione deve avvenire in base alla produzione reale dei rifiuti indifferenziati da parte delle famiglie. Chi meno produce rifiuti, più risparmia.

L’obiettivo previsto dalla legge della raccolta differenziata entro il 2010 al 65% va perseguito con procedure che non creino nuovi disagi alle famiglie. Va migliorata la qualità della differenziazione attraverso l’educazione ricorrente dei cittadini, intervenendo anche con controlli e sanzioni per i comportamenti anomali.
Le file di cassonetti saranno rimossi dai grandi condomini e sostituiti con isole ecologiche di prossimità chiuse a chiave.

Attraverso convenzioni con negozi, mercati e supermercati va ridotta la produzione di rifiuti da imballaggio. Vanno istallate almeno sette (una per ogni zona della città) fontane pubbliche di acqua liscia e gasata con impianto di depurazione per ridurre la produzione di bottiglie di plastica. Va incentivato il compostaggio domestico.
Quando partirà l’inceneritore del Gerbido sarà necessario vigilare sulla corretta gestione dello stesso e assorbire i maggiori costi attraverso una gestione dei rifiuti più trasparente e funzionale. Il Comune di Collegno deve impegnare la Provincia a non costruire il 2° inceneritore di Settimo già oggi inutile e che lo sarà sempre di più con l’introduzione del trattamento meccanico biologico (TBM)

Scheda n° 6 – Ambiente: b) terra, acqua, aria

Accade oggi a Collegno

È aumentata notevolmente negli ultimi dieci anni la impermeabilità del suolo che impedisce il rifornimento delle falde acquifere e fa aumentare l’acqua delle perturbazioni nelle tubature fognarie con rischi di allagamenti.

L’acqua potabile delle falde che utilizziamo attraverso numerosi pozzi che alimentano l’acquedotto risulta essere sempre più inquinata. Dato il tipo di lavorazioni praticate, è alto il rischio che il terreno di alcune delle aree industriali dismesse, destinate all’edificazione di abitazioni e servizi commerciali, sia pesantemente inquinato. Non risultano al momento controlli efficaci e interventi di bonifica a carico dei proprietari.

· Il territorio della Provincia di Torino (con particolare riguardo ai Comuni dell’area metropolitana) è particolarmente soggetto a fenomeni di inquinamento atmosferico. Il particolato atmosferico (PM10), così come l’ozono, superano i limiti di legge su gran parte del territorio e il biossido di azoto eccede i valori limite annuali sulle principali aree urbanizzate (Fonte Ufficio Ambiente Collegno)

· La crescita della popolazione e dei grandi centri commerciali e la presenza del capolinea della metropolitana hanno prodotto l’intensificazione del traffico con la formazione di code in particolare al mattino. Il traffico più lento e più intenso provoca picchi di inquinamento atmosferico mai visti prima lungo l’asse Ovest-Est

Le proposte di CIVICA

Ridurre l’impermeabilizzazione del terreno con tecniche già collaudate, ripristinarla dove è possibile

Monitoraggio periodico dell’acqua dei pozzi di captazione per verificare lo stato dell’inquinamento delle falde

Monitoraggio dell’area dell’ex fonderia Mandelli e della confinante ex galvanica Protex di via De Amicis, come delle altre aree dismesse o in dismissione, per poter escludere che il suolo possa essere inquinato e gli inquinanti raggiungere la falda acquifera sottostante.

Monitorare l’inquinamento dell’aria su base comunale. Pubblicare e pubblicizzare i dati periodicamente raccolti nelle varie zone della città attraverso cartelloni stradali. Intervenire sui flussi di traffico locale per non penalizzare una zona della città a favore di un’altra. Attivare politiche per la riduzione del traffico automobilistico di attraversamento. Lavare le strade dalle polveri sottili depositate almeno due volte al mese nei periodi di siccità

La situazione di emergenza ambientale crescente giustifica e impone uno stop al consumo del territorio ancora verde. Richiede opere di rimboschimento sulle aree pubbliche e incentivi al rimboschimento delle aree private del Parco della Dora


Scheda n° 7 – Energia, centrale Savonera, casa, trasporti

Accade oggi a Collegno

· In questi anni a Collegno si è parlato tanto di risparmio ed efficienza energetica come di produzione di energia da fonti rinnovabili ma si è fatto molto poco, poco più che spot elettorali.

· In questi anni si è discusso molto della centrale termoelettrica Iride a Savonera. L’amministrazione si è dimostrata poco sensibile verso i cittadini che vi si oppongono e ambigua sul piano politico circa le sue vere intenzioni.

· A Collegno negli ultimi dieci anni si sono costruite tante case, ma tutte a prezzi proibitivi e niente di economico-popolare per le famiglie meno abbienti.

· Non esiste una politica di sostegno agli affitti.

· Muoversi in città con i mezzi pubblici richiede tanta pazienza per le lunghe attese a cui si è costretti. Vi sono zone poi mal servite anche per la distanza dalle fermate.

Le proposte di CIVICA

Politiche ed incentivi concreti per la ristrutturazione degli edifici in funzione del risparmio energetico e dell’efficienza degli impianti, diffusione degli impianti solari termici e, dove possibile, del fotovoltaico. Analisi obiettiva dei costi-benefici degli impianti di teleriscaldamento.

La centrale di Iride non va fatta a Savonera, perché questa borgata ha già ampiamente dato in termini di degrado ambientale. CIVICA non si oppone alla centrale in quanto tale, ma alla sua collocazione. Il suo sito ideale è su di una delle aree industriali dismesse che a Torino non mancano, per esempio alla ThyssenKrupp.

Politiche di edilizia abitativa popolare e convenzionata concertata con i cittadini del territorio. I bandi futuri destinati a cooperative edilizie dovranno privilegiare le cooperative costituite da persone che abitano o lavorano a Collegno e non più da quelle con il più alto numero di soci.

Istituire un fondo di sostegno alle famiglie costrette alla morosità dalla perdita del lavoro e forme di garanzia agli affittuari.

Istituire una o più navette di piccole dimensioni che colleghino circolarmente tutti i quartieri con la stazione ferroviaria e con le due stazioni del metrò ogni 10 minuti.

Scheda n° 8 – Sicurezza in città


Accade oggi a Collegno

La sicurezza è di gran moda. Vi sono partiti politici che lavorano 365 giorni all’anno per far crescere la paura per poter poi raccogliere a man bassa consensi il giorno delle elezioni. A Collegno non manca lo spaccio della droga, con l’abbandono di siringhe anche nei pressi dei giochi dei bambini, non mancano i furti nelle case, qualche rapina, le truffe agli anziani, ma nonostante ciò complessivamente è ancora una città sufficientemente tranquilla. I ragazzi e le ragazze non terrorizzati dai genitori circolano abbastanza tranquillamente anche nelle ore notturne, fino ad oggi senza problemi. Il tessuto sociale ancora tiene in gran parte della città grazie a parrocchie, scout, centri sociali, associazioni culturali e sportive.

L’integrazione degli immigrati extracomunitari è in atto senza scosse di rilievo. Il campo nomadi rappresenta una scelta di civiltà che finora complessivamente ha funzionato, pur con qualche problema da risolvere.

· Il vero pericolo le persone a Collegno, anziani e bambini per primi, lo corrono sulle strade, in particolare i pedoni e i ciclisti. La costruzione di nuove strade e rotonde ha dimostrato come l’ente comunale non solo non ne tiene conto, ma non applica la normativa vigente in materia di sicurezza.
· Un altro pericolo in città è costituito dalla presenza sempre più diffusa di cani di grande taglia lasciati liberi di girare senza guinzaglio e senza museruola anche nei luoghi destinati ai bambini. Le deiezioni canine lasciate nei prati e sui marciapiedi oltre al fastidioso inconveniente quando sono pestate rappresentano anche un pericolo per la salute dei bambini che giocano nei parchi e giardini.

Le proposte di CIVICA

Aumentare la presenza dei vigili urbani e delle forze dell’ordine nelle zone calde. I luoghi frequentati da bambini devono essere puliti tutti i giorni. L’apporto dei volontari va potenziato con la loro dislocazione anche nelle zone periferiche frequentate da anziani e bambini.
Contro le truffe agli anziani vanno organizzati incontri periodici di informazione-formazione preventiva.
Invece che ronde, più iniziative pubbliche e sostegno ai soggetti che sono impegnati a vario titolo nel sociale compatibilmente con le necessità dettate dalla crisi in atto.
Vanno rinnovate le politiche di accoglienza e integrazione delle famiglie di extracomunitari già in atto, scoraggiando anche qui i furbi che ne approfittano. Con i Rom del campo nomadi va rinegoziata la loro presenza e la gestione del campo affinché non si verifichino casi come quello del consumo gratuito dell’acqua.
Va garantita la sicurezza dei pedoni, anziani e bambini in primis, e dei ciclisti attraverso il rispetto puntuale delle regole dettate dalle leggi italiane ed europee che normano la viabilità vecchia e nuova.
Azioni di sensibilizzazione in accordo con le associazioni animaliste nei confronti di proprietari di cani. Maggiori controlli a partire dai giardini pubblici frequentati da anziani e bambini. Multe a chi non conduce il cane al guinzaglio e con la museruola laddove è prevista dalla legge. Multe salate a chi non raccoglie le deiezioni del proprio cane dai marciapiedi e dai luoghi pubblici in generale.

Scheda n° 9 – Viabilità sostenibile

Accade oggi a Collegno

La metropolitana ha accresciuto notevolmente il traffico di attraversamento. In alcune zone della città parcheggiare è diventata un’impresa quasi impossibile nelle ore diurne. Altre zone come Savonera sono tagliate fuori.

L’introduzione del Car Sharing e del Bike-sharing (auto e bici in affitto) è un fatto carino, ma al momento non ha inciso sul traffico. Invece tutti i collegnesi, fatta eccezione per Villaggio Dora e Savonera, potrebbero accedere facilmente alla metropolitana usando la bicicletta, come si fa in tutte le città del Nord Europa

I collegnesi che sottoscrivono un abbonamento GTT mensile o annuale devono pagare cifre molto più alte dei torinesi. Il biglietto suburbano a Collegno è uno scandalo, visto il servizio che Collegno offre a tutta l’area metropolitana con il deposito del metro.

Sono anni che a Collegno vengono sperimentate iniziative come Pedibus (raggiungere insieme la scuola a piedi)

Vi sono zone della città (per esempio Borgonuovo, zona centrale, ecc.) dalle vie molto strette adatte solo ad un traffico di vicinato che svolgono invece una funzione di attraversamento Nord-Sud ed Est-Ovest a livelli impossibili in particolare nelle ore di punta

Le proposte di CIVICA

Scoraggiare il traffico di attraversamento, non aumentare la disponibilità di parcheggio presso il capolinea della metropolitana, incrementare i passaggi degli autobus (a metano) in città e da/per i comuni vicini. Collegare Savonera alla metro.
Impegno per il prolungamento della metropolitana verso Rivoli, la fermata dopo Fermi deve essere in corrispondenza con la stazione ferroviari senza soluzioni pasticciate.
In attesa del prolungamento della metropolitana potenziare i parcheggi per le bici a Fermi nel parcheggio ora destinato solo alle auto. Costruire piste ciclabili sicure e una segnaletica adeguata che dalle varie zone della città portino in sicurezza a Fermi. Istituire forme di incentivazione all’uso della bici+metro (abbonamenti speciali, sorveglianza delle bici, ecc.). Ottenere da GTT la possibilità che una carrozza del metro sia adibita al trasporto delle bici.
Ottenere da GTT che per Collegno sia valido il biglietto urbano. In assenza di risultati l’amministrazione promuove forme di lotta fino alla disubbidienza civile dei propri cittadini autorizzati a viaggiare con il solo biglietto o abbonamento urbano.
Iniziative come Pedibus rischiano di essere solo propaganda. Vanno attuate tutti i giorni dell’anno con il coinvolgimento attivo delle scuole e dei genitori che a turno fanno la vigilanza.
Vanno estese le Zone 30 a tutte le traverse interne dei quartieri della città, con una netta distinzione tra vie di scorrimento a 50 km all’ora e vie di vicinato a 30. Più controlli della velocità.

Scheda n° 10 – Scuola e sport

Accade oggi a Collegno

Il Tempo pieno nella primaria è messo a dura prova dai tagli della Gelmini. Il Tempo prolungato nelle medie era già in difficoltà prima della Gelmini.

Oggi i rapporti tra Comune e scuola è regolato dal cosiddetto “Patto della scuola” che contiene cose egregie e altre meno. Buona parte della spesa viene assorbita dall’offerta formativa contenuta nel catalogo “Scuola&Città”. Ben 127 proposte. Qualcuna valida, ma molte perfettamente inutili, almeno alla scuola, forse meno ai soggetti a cui sono affidate.

Con le cucine centralizzate la qualità della mensa scolastica è oggettivamente peggiorata con un aumento esponenziale dello spreco del cibo da parte degli alunni. Soprattutto nelle scuole medie il momento del pasto per tempi, logistica e qualità ha perso qualsiasi aspetto positivo educativo o nutrizionale. Se va bene serve a togliere la fame. Il fornitore viene pagato indipendentemente dal fatto che il pasto venga o non venga consumato.

Gli impianti sportivi (costruiti a spese di tutti i cittadini) a Collegno ce ne sono, ne servirebbero di più, ma il problema è che sono tutti dati in gestione alle società sportive quasi tutte agonistiche. I giovani che vorrebbero fare sport senza necessariamente diventare dei piccoli campioni difficilmente possono accedere agli impianti.

Molte delle strutture versano in cattive condizioni per la carente manutenzione. La piscina è vecchia e poco funzionale e soprattutto sottoutilizzata.

Le proposte di CIVICA

L’amministrazione deve spendere tutto lo spendibile per difendere la tradizione del tempo pieno e del tempo prolungato collegnese.
In tempi di vacche magre, le risorse vanno spostate dall’offerta formativa al finanziamento del rinnovamento tecnologico delle scuole, in quanto la scuola già di suo è in grado di offrire un’offerta formativa di tutto rispetto e le proposte di “Scuola&città” rischiano spesso di sottrarre solo tempo prezioso all’azione didattica della scuola stessa.
Tornare alla sperimentazione almeno in una scuola della mensa tradizionale. Diminuire la quantità del pasto (o il primo o il secondo + frutta/verdura +dolce) per migliorarne la qualità con alimenti biologici e a Km 0 o filiera corta. Nelle scuole medie occorre passare al self-service, dove si prende ciò che si desidera e si paga solo ciò che si prende, introducendo per il fornitore il fattore del rischio economico.
Per potenziare la pratica sportiva tra giovani e meno giovani come dilettanti occorre riservare loro almeno il 30 per cento del tempo disponibile degli impianti. Risorse permettendo costruire degli impianti destinati solo a loro gestiti direttamente dal Comune.
Mantenere le strutture esistenti in condizioni accettabili ed effettuare gli interventi finalizzati al rispetto delle norme igienico sanitario e della sicurezza. Il progetto della nuova piscina e il riutilizzo della vecchia vanno attentamente valutato con i cittadini interessati prima di essere deliberati.

Scheda n° 11 – Parchi

Accade oggi a Collegno

Il Parco Dalla Chiesa è utilizzato da un numero crescente di cittadini e ciò comporta un consumo del suo patrimonio ambientale. Il parco in assenza di un progetto globale di salvaguardia è stato soggetto a interventi e iniziative all’insegna dell’improvvisazione e dell’estemporaneità. La parte aulica, la Certosa, cade a pezzi ed è uno dei pochi monumenti piemontesi di grande valore artistico ed architettonico che ad oggi non sia stato restaurato e che non abbia ancora trovato una sua destinazione degna.

Dopo la grande mobilitazione in difesa del Parco (virtuale) della Dora da parte del Comitato contro il campo da golf, in zona Cesarini dopo anni di sonno, il Comune di Collegno ha approvato la delibera per l’istituzione di un’area di salvaguardia. Si tratta solo del primo passo.

Le proposte di CIVICA

Il Campo Volo resta un polmone verde su cui si appuntano a cadenza sempre più ravvicinate gli interessi voraci della speculazione. Anche per il Campo Volo l’amministrazione ha escogitato in zona Cesarini una soluzione che dovrebbe salvaguardalo e trasformarlo in parco pubblico.

Il Parco dei giardini come illustrato nel convegno del 21/11/2008 è la base di partenza di un progetto di difesa e valorizzazione del parco stesso che impedisca il consumo anche di un solo metro quadrato di verde. Il chiostro della Certosa e gli edifici che lo circondano si prestano a diventare una struttura formativa nel campo dello studio, della progettazione e del restauro dei giardini e dei giardini storici in particolare, una biblioteca internazionale gestita dalla Facoltà di Architettura in grado di documentare e ospitare la ricostruzione di giardini provenienti da diverse culture e latitudini.
Il Parco della Dora deve mantenere la sua vocazione agro-naturale, consapevoli che l’agricoltura oggi praticata non è il meglio. La nostra idea è quella di farne un parco pubblico che abbia come tema conduttore l’agricoltura che lungo il fiume venga rappresentata in tutte le sue possibilità colturali in una carrellata all’aria aperta, un’area solcata da sentieri percorribili dai visitatori della città metropolitana. In attesa che si trovino le risorse, l’area rimanga così com’è per le generazioni future.

Visti i livelli di consumo di quel po’ di territorio verde disponibile a livello metropolitano, non sono più attuali soluzioni che sotto le mentite spoglie di parco contemplino progetti di cosiddetta valorizzazione ambientale. Se non ci sono le risorse per realizzare un vero parco urbano, la soluzione migliore è quella di lasciare l’area così com’è come patrimonio per le generazioni future.

Scheda n° 12 – Imprese, lavoro, commercio

Accade oggi a Collegno

Il rapporto con il mondo delle imprese collegnesi è sempre stato sporadico e all’insegna delle situazioni di crisi, spesso limitato alla concessione di premi di cubatura residenziale e svendita del territorio ancora agricolo, vedi le iniziative speculative di Collegno 2000 srl.

La crisi sta rendendo esplosiva una condizione, quella del lavoro, già molto in sofferenza a causa della precarizzazione. Il Comune di Collegno ha assunto iniziative positive, ma insufficienti di fronte alla gravità della crisi.

Con la diffusione sempre più spinta dei megacentri commerciali, il commercio al minuto di vicinato sta subendo un colpo mortale.

Non esiste al momento una politica che favorisca il coinvolgimento di negozi, supermercati e locali pubblici a favore di attività ecocompatibili sia sul piano della qualità (prodotti biologici e di filiera corta) che sul piano della riduzione dei rifiuti.

Le proposte di CIVICA

Costruire un rapporto organico con l’imprenditoria della città, per promuovere l’occupazione e per favorire l’intesa tra le parti sociali per una contrattazione delle retribuzioni maggiormente vincolata alla produttività. Stop a qualsiasi scambio che abbia come merce il territorio.

Sostegno al reddito dei lavoratori che perdono il lavoro e non godono di altri ammortizzatori sociali. Costituzione di un fondo apposito, recuperando risorse eliminando le numerose e spesso dispendiose iniziative senza qualità promosse dal Comune. Verifica del Patto Territoriale della Zona Ovest e delle sue iniziative.

Promuovere la specializzazione e la qualità dei negozi di vicinato da una parte e il contenimento dei prezzi dall’altra, difendere anche con incentivi di tipo economico (tariffe più basse) la loro sopravvivenza, un patrimonio irrinunciabile per la qualità complessiva della città.

Promuovere forme di incentivi per gli esercizi pubblici che attuano politiche ecocompatibili sia sul piano delle tariffe sia attraverso l’assegnazione di un bollino comunale di qualità ecologica. Coinvolgere, riducendo la tassa rifiuti, tutti i supermercati nell’iniziativa di ritiro dei contenitori di plastica, di vetro e le lattine, come avviene in Germania e in altri paesi europei.

Scheda n° 13 – salute, cultura e assessorato all’ambiente

Accade oggi a Collegno


· La salute dei cittadini è stata delegata alla Sanità e proprio per questo al momento pare non sia un problema che tolga il sonno ai sindaci. Invece per legge è il Sindaco che, in quanto responsabile della salute dei cittadini, ha il compito sociale di stabilire le modalità di tutela e di promozione della salute della propria comunità. I sindaci sono chiamati ad esercitare questa responsabilità in modo collegiale nella dimensione del Distretto, attraverso il Comitato dei Sindaci.

· Non c’è comune delle dimensioni di Collegno che non abbia sviluppato una propria politica culturale ed eventi (mostre, festival musicali, cinematografici, …) capaci di attrarre risorse e far crescere professionalità. A Collegno nulla di tutto ciò, ma una gestione strapaesana dei pochi eventi casuali esistenti.


Fino ad oggi le politiche comunali per la promozione e salvaguardia dell’ambiente sono state delegate e chiuse nel ghetto dell’assessorato all’ambiente, intanto che le politiche degli altri assessorati spesso andavano nella direzione opposta, infatti la qualità complessiva dell’ambiente a Collegno è peggiorata.

Le proposte di CIVICA


Occorre che Collegno, in collaborazione con gli altri comuni del Distretto sanitario, attui la legge regionale che impone l’elaborazione dei Profili e Piani di Salute, ma soprattutto che intervenga da una parte sulle condizioni che favoriscono la salute (qualità ambientale, sicurezza sulle strade, sul lavoro e a scuola), e dall’altra eliminando quelle che favoriscono la malattia e la mortalità, tra cui la povertà e i rischi ambientali.

Riorganizzare il settore per innalzare il livello delle poche iniziative esistenti, sia per individuare una propria vocazione all’interno dell’area metropolitana. Sfruttando le competenze dello staff di Suburbana e al bacino del pubblico del più antico e importante cineforum dell’area torinese, un’idea può essere quella di tentare di inserire Collegno all’interno del circuito dei festival cinematografici torinesi.

Abolizione dell’assessorato all’ambiente. La salvaguardia dell’ambiente e il miglioramento della qualità ambientale deve ispirare la politica complessiva dell’amministrazione e quindi diventare competenza del sindaco e della giunta comunale nel suo complesso. Una commissione consiliare dovrà valutare che ogni atto amministrativo sia conforme a tale principio.



Scheda n° 14 – Giovani e anziani

Accade oggi a Collegno

Mancano luoghi di incontro e di aggregazione per i giovani, come mancano locali pubblici dedicati ad essi. I giovani collegnesi sono costretti a recarsi lontano da casa per trovare locali adatti a loro con i rischi che tutto ciò comporta.

Molti giovani studenti collegnesi sono costretti a tempi lunghissimi di attesa dei mezzi pubblici che li portano a scuola, in particolare per il Bus 44.

Gli spazi pubblici a Collegno dove organizzare una festa, per esempio di compleanno, ci sarebbero anche, ma sono gli stessi dati in gestioni a comitati e associazioni, che li affittano a prezzi non proprio popolari, ma soprattutto li cedono a loro totale discrezione, senza dover dar conto a nessuno.

Oggi sempre più, in particolare i giovani, si comunica soprattutto attraverso Internet. I costi restano alti e non tutti possono permetterseli.

Grazie all’allungamento della vita media, gli anziani ultrasettantenni costituiscono una fascia sempre più ampia della popolazione. Di questi molti vivono da soli, in maggioranza sono donne. A causa di problemi di salute, ma anche del clima di insicurezza ormai sempre più diffuso dal martellamento dei media, molti di questi anziani sono dei veri e propri reclusi in casa.

Le proposte di CIVICA

  • Vanno promosse iniziative per i giovani su indicazione dei giovani stessi e possibilmente autogestite. Favorire la nascita di locali dedicati, in particolare di una discoteca, assente a Collegno.

    Impegnare GTT a potenziare le corse dei bus sul territorio collegnese, in particolare nelle ore di entrata e uscita da scuola. Far sì che la linea del 44 non porti via una parte importante del tempo dei giovani studenti.

    Concessione gratuita su prenotazione, anche telefonica, presso l’Informagiovani dei locali ai giovani che vogliono organizzare una festa autogestita nei locali di proprietà pubblica con il solo obbligo di restituirli nelle condizioni in cui sono stati avuti in consegna.

    · Dare la possibilità, soprattutto ai giovani, di accedere gratuitamente alla rete attraverso la copertura della città con degli hot-spot che garantiscano a tutti i cittadini di Collegno, regolarmente identificati, l'accesso a internet in modalità wireless.

    Il Comune organizza un servizio che utilizzando le nuove tecnologie sia in grado di intervenire in caso di emergenza. I servizi sociali con l’ausilio del volontariato si occupano di garantire il servizio della spesa, l’acquisto dei medicinali, l’accompagnamento per visite mediche ed esami clinici, una visita al mese ai propri defunti. Il servizio deve garantire almeno due passaggi settimanali a casa di ogni anziano solo.


    Scheda n° 15 – Quartieri: Terracorta e Villaggio Dora
Accade oggi a Collegno

Terracorta. Hanno continuato a modificare la segnaletica anno dopo anno, spesso in modo cervellotico, senza preoccuparsi di cancellare le tracce di quella preesistente. Si sta costruendo una pista ciclabile che finisce nel nulla grande come un’autostrada dove già parcheggiano le auto e una Zona 30 sui generis che non rispetta le caratteristiche delle Zone 30. Ancora non si è trovata una soluzione soddisfacente alla ristrutturazione della piazza e al mercato del giovedì. Si è aggravato il problema idrico del quartiere, capita che i piani alti non sempre riescano a ricevere l’acqua.

Villaggio Dora. Il problema più critico del quartiere è costituito dall’alto tasso di casi sociali, problema che non può continuare ad essere lasciato solo alla gestione e alla buona volontà della Caritas zonale o delle assistenti sociali. Le risposte istituzionali in questi anni sono state insufficienti.
Il riscatto di una parte degli alloggi delle case popolari, forse va nella direzione giusta, ma non risolve i cruciali problemi del Quartiere. Per le case popolari sono stati spesi tanti soldi pubblici ma le relative ristrutturazioni non hanno conseguito risultati apprezzabili.

Le proposte di CIVICA

Ridare razionalità alla viabilità in Terracorta sottoposta negli ultimi anni ad un vero e proprio accanimento da segnaletica stradale. Eliminare i dossi fuorilegge che scassano auto e bus senza realmente proteggere i pedoni. Costruire piste ciclabili più strette ai lati dei marciapiedi, ma rialzate dalla carreggiata in entrambi i sensi di marcia come si fa nei paesi civili. Costruire Zone 30 omologate alle norme regionali. La ristrutturazione di piazza Concordia deve comportare una soluzione per la collocazione del mercato adeguata alle esigenze del quartiere, ma soprattutto con l’accordo dei cittadini. Va rifatto l’acquedotto trovando le risorse negli oneri di urbanizzazione che derivati dalla crescita abnorme del quartiere.

· Per il Villaggio Dora si propone di:
- contrastare l’elevato tasso di concentrazione dei casi sociali anche tramite l’adozione di una accorta e diversa politica di assegnazione degli alloggi che nel tempo si rendono disponibili
- abbattere gradualmente almeno i casermoni popolari più critici e non ancora autorizzati al riscatto, per ricostruirli utilizzando l’edilizia bio-compatibile ad alta efficienza energetica. Adibire un edificio residenziale previsto sull’area di Via De Amicis per ospitare a turno le famiglie per il tempo necessario alla costruzione dell’edificio a loro destinato. Le dimensioni degli alloggi saranno adeguate alle esigenze degli attuali nuclei familiari
Nel caso di abbattimento e ricostruzione, si potrebbe anche prospettare, tramite i necessari accordi con tutte le parti in causa, la ricollocazione dell’edificio, in uno o più fabbricati, in un quartiere meno problematico sotto il profilo sociale.
Con questa soluzione, le aree liberate in Oltredora potrebbero essere utilizzate per realizzare nuove tipologie di insediamenti.




Scheda n° 16 – Quartieri: Paradiso, Borgonuovo e Savonera, Leuman

Accade oggi a Collegno



  • Paradiso. Da quando c’è la metropolitana la borgata è asfissiata dalle auto dei pendolari. I pochi spazi liberi vengono edificati come nel caso del progetto di casa popolare in via Messina.

  • Borgonuovo e Zona Centrale. In questi anni si è intensificato il traffico di attraversamento che ha causato l’aumento dei gas di scarico e dell’inquinamento atmosferico. Sono in aumento nell’area le malattie cardiopolmonari, mentre si sono ridotti gli spazi verdi delle casette private, abbattute e sostituite da palazzi di cinque piani con la conseguente manomissione del paesaggio urbano preesistente a favore della speculazione edilizia.

  • Savonera. Da decenni gli abitanti di Savonera sono considerati come figli di un dio minore. Da Barricalla alle discariche dei rifiuti è sempre stato il luogo dove collocare gli interventi dal forte impatto ambientale. L’ultimo insediamento previsto è quello di una centrale termica da 400 megawatt, mentre Torino intende insediare un nuovo campo nomadi ai suoi confini. Intanto la borgata resta isolata dai sevizi del capoluogo e senza collegamenti con la metropolitana.

  • Villaggio Leuman. In tutti questi anni non si è risolto problema della manutenzione ordinaria delle casette del Villaggio, anzi è andato facendosi sempre più grave. Né il Comune né lo ATC hanno trovato una soluzione.
Le proposte di CIVICA
  • Paradiso. Deliberare un piano parcheggi (più parcheggi nell’area Fermi, parcheggi a tempo per i non residenti nella borgata) che liberi i cittadini di Paradiso dall’incubo del parcheggiare. Bloccare il consumo dei pochi spazi liberi, spostare sull’area ex Elbi la casa popolare, raddoppiandone le dimensioni.
  • Borgo Nuovo e Santa Maria. Monitoraggio dell’aria. Provvedimenti di dissuasione del traffico di attraversamento proveniente dalla Valle di Susa in direzione Torino al mattino e nel senso opposto alla sera. Istituzione della Zona 30 in tutte le viuzze interne ai due quartieri. Revisione del Piano regolatore in modo da salvaguardare il paesaggio urbano costituito dalle casette con orto/giardino, patrimonio della città.
  • Savonera. Va avviata una seria politica di risanamento ambientale, cominciando a dire No alla centrale Iride. Va iniziato il monitoraggio sanitario promesso e quello dell’inquinamento dell’aria. Vanno potenziati i servizi con l’istituzione di una linea di autobus con il centro della città e con la metropolitana.
  • Villaggio Leuman. Va trovata una soluzione al problema della manutenzione anche considerando una possibile dismissione delle case con la vendita agli inquilini, salvaguardando il diritto di chi non può o non vuole acquistare. Vanno meglio chiariti il ruolo e gli obiettivi della Fondazione.