venerdì, novembre 20, 2009

Collegno dice NO al rimborso dell'Iva sulla Tia

Bocciata la mozione di CIVICA



Rimborsare l’Iva del 10% sulla TIA come chiedeva CIVICA? Non se ne parla proprio. La maggioranza (Pd, Idv e Sinistra per Collegno) ha votato compatta contro nel Consiglio comunale di ieri sera, mentre il resto delle opposizioni si è astenuto, fatta eccezione per il consigliere del Pdl Andrea Di Filippo che ha votato a favore. Dai banchi della maggioranza è venuta la richiesta al sottoscritto di ritirare la mozione presentata il 16 di settembre (il testo lo trovate a lato sotto Mozioni) e di appoggiare un loro emendamento. Bisogna dire che in quanto a faccia tosta ne hanno sempre tanta. L’emendamento approvato dalla maggioranza del sindaco Accossato così recita: “premesso […] che la Corte Costituzionale ha sancito che la TIA va qualificata come tassa e la conseguenza parrebbe essere la non applicazione dell’Iva […], che l’Iva è un’imposta nazionale che non entra nelle casse del Comune né in quelle dei consorzi, il Consiglio comunale impegna il sindaco e l’amministrazione a invitare il governo nazionale ad affrontare il problema emanando un decreto che rimborsi i cittadini ecc…”. Ponzio Pilato non avrebbe saputo fare di meglio nel lavarsene le mani. Intanto non sono stati capaci neppure di prendere l’impegno della non applicazione dell’Iva per il 2010 e poi hanno fatto che scaricare la patata bollente al governo centrale, dimenticandosi che, se i collegnesi hanno dovuto pagare l’Iva dal 2005 ad oggi, ciò è accaduto esclusivamente grazie alla loro scelta demagogica di passare dalla Tarsu alla Tia. Nei comuni dove il passaggio non è avvenuto, l’Iva non è stata mai pagata. Pur essendo ovvio che l’Agenzia delle Entrate deve farsi carico della restituzione dell’Iva illegittimamente incamerata, i comuni e i consorzi che l’hanno incassata non potranno sottrarsi alla chiamata in causa da parte dei cittadini che ne reclamano la restituzione.
Uno degli aspetti più incresciosi del voto di giovedì sera sta nel fatto che i partiti che più si sono stracciati le vesti a favore della Corte Costituzionale in occasione della sentenza sul Lodo Alfano si comportano allo stesso modo di Berlusconi e del centrodestra nei confronti della sentenza che dichiara illegittima l’Iva sulla Tia. Di fatto anch'essi sconfessano la Suprema Corte, non ottemperando alla sentenza e accampando ogni sorta di scuse.
CIVICA comunque non demorde. In assenza di una soluzione politica si farà carico di organizzare la vertenza legale per la restituzione del maltolto. Sotto trovate il testo del volantino che da domani sarà in distribuzione a Collegno.

20 Novembre 2009 
Giovanni Lava