Un attentato per i ciechi. Si chiama sistema LOGES e si tratta di un sistema di percorsi e segnali tattili per una mobilità autonoma e sicura per non vedenti e ipovedenti. Ogni tanto a Collegno se ne costruisce un pezzetto. Un'azione benemerita, seppure simbolica, vista la limitatezza degli interventi. Questa volta la realizzazione, forse per il caldo di fine luglio/primi di agosto, è particolarmente efficace ma solo per smascherare i finti ciechi di cui ogni tanto sono piene le cronache. Infatti il percorso che nel sistema LOGES indica la direzione rettilinea da seguire porta dritto dritto nello spigolo dell'ingresso al parco Dalla Chiesa come si può meglio vedere nella foto sotto.
Sì, proprio così, quello che nell'intenzione avrebbe voluto facilitare ad un non vedente l'uscita dallo stretto ingresso del vecchio Ospedale Psichiatrico che dà sulla rotonda di via Martiri 30 Aprile, in realtà potrebbe essere utile solo a facilitare lo smascheramento dei finti ciechi che all'ultimo momento devierebbero verso l'uscita. I ciechi veri che si affidassero al percorso tattile non potrebbero che andare a sbattere proprio nello spigolo.
Sono cose che possono accadere solo a Collegno!
Una segnalazione che ci è giunta in questi giorni e che abbiamo verificato nella sua pericolosità è quella dell'attraversamento pedonale di corso Papa Giovanni angolo via Roma dalla parte del capolinea del 33. Il pedone o ciclista che voglia attraversare in direzione della Coop e dell'ufficio postale deve portarsi fino a metà della carreggiata perchè la visuale è coperta dai rami bassi degli alberi situati nell'aiuola spartitraffico in direzione Ovest. Ovviamente la stessa cosa capita alle auto che provengono dalla stessa direzione: non vedono un tubo soprattutto se devono svoltare in via Roma verso la ferrovia.
Anche qui ci si chiede ancora una volta come sia possibile che i vigili urbani che pura in quella zona operano soprattutto al sabato elevando multe alle auto parcheggiate fuori dagli spazi autorizzati non rilevano e segnalino a chi di dovere la situazione di pericolo appena descritta.
L'auspicio è che il Comune intervenga prima possibile, come è accaduto in via Martiri 30 Aprile, dopo che ne abbiamo scritto su questo blog sperando che non vandalizzino gli alberi in questione come hanno fatto in quel caso: vedere le foto per credere, sembra sia passato Attila!!!
PRIMA....
...E DOPO LA CURA!
Sì, proprio così, quello che nell'intenzione avrebbe voluto facilitare ad un non vedente l'uscita dallo stretto ingresso del vecchio Ospedale Psichiatrico che dà sulla rotonda di via Martiri 30 Aprile, in realtà potrebbe essere utile solo a facilitare lo smascheramento dei finti ciechi che all'ultimo momento devierebbero verso l'uscita. I ciechi veri che si affidassero al percorso tattile non potrebbero che andare a sbattere proprio nello spigolo.
Sono cose che possono accadere solo a Collegno!
Una segnalazione che ci è giunta in questi giorni e che abbiamo verificato nella sua pericolosità è quella dell'attraversamento pedonale di corso Papa Giovanni angolo via Roma dalla parte del capolinea del 33. Il pedone o ciclista che voglia attraversare in direzione della Coop e dell'ufficio postale deve portarsi fino a metà della carreggiata perchè la visuale è coperta dai rami bassi degli alberi situati nell'aiuola spartitraffico in direzione Ovest. Ovviamente la stessa cosa capita alle auto che provengono dalla stessa direzione: non vedono un tubo soprattutto se devono svoltare in via Roma verso la ferrovia.
Anche qui ci si chiede ancora una volta come sia possibile che i vigili urbani che pura in quella zona operano soprattutto al sabato elevando multe alle auto parcheggiate fuori dagli spazi autorizzati non rilevano e segnalino a chi di dovere la situazione di pericolo appena descritta.
L'auspicio è che il Comune intervenga prima possibile, come è accaduto in via Martiri 30 Aprile, dopo che ne abbiamo scritto su questo blog sperando che non vandalizzino gli alberi in questione come hanno fatto in quel caso: vedere le foto per credere, sembra sia passato Attila!!!
PRIMA....
...E DOPO LA CURA!
Giovanni Lava