lunedì, dicembre 22, 2014

AUGURI DI BUON NATALE E DI UN FELICE 2015 A TUTTI I NOSTRI LETTORI

giovedì, dicembre 18, 2014

VALE PIU' UN COMITATO DI QUARTIERE O UNA POLTRONA DA PARRUCCHIERE?

La maggioranza boccia tutti gli emendamenti delle opposizioni.
Nei rapporti tra maggioranza e opposizioni  il regolamento per l'affitto di una poltrona da parrucchiere è più importante del regolamento per l'elezione e il funzionamento dei comitati di quartiere. E' quanto si è potuto registrare ieri sera in consiglio comunale. Infatti se sul primo la maggioranza si è dimostrata disponibile a confrontarsi e ha anche accettato degli emendamenti presentati dal M5S, sul regolamento dei quartieri vi è stata chiusura totale sia nel metodo che nel merito.
Ora con tutto il rispetto per i parrucchieri e le estetiste, a noi di CIVICA dal punto di vista della democrazia e della partecipazione dei cittadini i comitati di quartieri sembrano un tantino più importanti. Sarà proprio perchè sono più importanti che nella logica padronale che anima questa amministrazione i comitati di quartiere devono essere cosa loro. Dopo le associazioni, le società sportive, le consulte, anche i comitati di quartiere devono essere un ingranaggio della loro macchina del consenso che gli consente poi di portare a casa la vittoria elettorale nonostante tutto. Già quando sono nati nel 2011 i cosiddetti comitati ufficiali di quartiere avevano lo scopo principale di tappare la bocca a quei pochi comitati spontanei esistenti che a forza di incalzare  l'amministrazione sui problemi della città si erano resi particolarmente antipatici. L'esperienza deludente dei comitati eletti allora è stata tale da indurre a modificare sia lo statuto che il regolamento. Esperienza deludente non per tutti, se oggi molti banchi del partito di maggioranza sono occupati da membri eletti allora nei comitati. Come cinghia di trasmissione hanno funzionato benissimo.
Per impedire che le opposizioni potessero metterci il becco, sono state lasciate fuori dai numerosi incontri in cui si sono delineate le nuove regole. Attenzione, si tratta delle regole della democrazia partecipativa, regole che andrebbero sempre scritte insieme a tutti i soggetti politici presenti in consiglio comunale. Ma evidentemente ciò che si fa a Roma, dove le regole si possono scrivere insieme all'"integerrimo" Berlusconi, a Collegno non si può, perchè le regole da noi non possono essere scritte insieme al "pregiudicato" Giovanni Lava. Così si cambiano le regole senza uno straccio di relazione sull'esperienza dei tre anni precedenti. Così non solo non si scrivono insieme le regole prima, ma si bocciano tutti gli emendamenti presentati da CIVICA e dal M5S dopo, sia quelli alternativi sia quelli di puro e semplice buon senso che migliorerebbero oggettivamente il regolamento presentato dall'amministrazione. Gli emendamenti si bocciano tutti uno dopo l'altro senza se e senza ma, perchè questa maggioranza ha bisogno di mostrare a se stessa continuamente i muscoli per nascondere il vuoto di cui è fatta, un vuoto pieno di retorica e nulla più. La politica, come la storia insegna, non è fatta solo di numeri, anche se poi i numeri sono determinanti in una democrazia. Non uno dei consiglieri di maggioranza presenti che abbia sentito la necessità non dico di votare diversamente dal gruppo, ma neppure di alzare un sopracciglio o corrucciare la fronte. Passivamente a votare una ventina di emendamenti  no, no, no ... Così quanta indignazione è esplosa tra i banchi della maggioranza quando li ho paragonati a degli asini. Non avendo come il sottoscritto esperienza contadina fatta anche di asini e di capre, non sanno che gli asini, come i muli, hanno l'abitudine di procedere in fila indiana uno dietro l'altro, tanto che se il primo sbaglia strada tutti gli vanno dietro a testa bassa. Apriti cielo! Come si sono offesi pensando che avessi usato asini come sinonimo di ignoranti. Invece di ringraziare per averli svegliati dallo stato catalettico in cui erano piombati e per la botta di vita che gli ho procurato.
Venendo al merito. CIVICA ha presentato degli emendamenti allo statuto (leggi) e al regolamento (leggi) per l'elezione dei comitati di quartiere partendo da un'idea decisamente diversa da quella dell'amministrazione. I comitati di quartiere a nostro avviso non possono essere una scimmiottatura di  un consiglio comunale in miniatura, anche perchè basta e avanza quello che c'è. I comitati di quartiere dovrebbero nascere dal basso dalla partecipazione dei cittadini di buona volontà. Non dovrebbero essere burocratizzati ma solo aiutati dal punto di vista organizzativo. Allora per nominare il direttivo bastano elezioni all'interno di un'assemblea pubblica senza troppi vincoli. Vincoli che da una parte scoraggiano e dall'altra spesso diventano uno strumento che funziona solo grazie alla mobilitazione delle solite truppe cammellate.
In ogni caso staremo a vedere.
Dopo la strigliata, stranamente nelle delibere successive si son potuti registrare una disponibilità e un atteggiamento del tutto diversi. Se fossero rose, prima o poi potrebbero anche inaspettatamente fiorire.
Giovanni Lava

martedì, dicembre 16, 2014

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UN APPELLO AL SINDACO AFFICHE' FACCIA APPLICARE LA SUA ORDINANZA!

Egregio Consigliere,
sono una cittadina da sempre residente a Collegno e proprietaria di un cane.
Le scrivo per portare alla Sua attenzione il problema dei botti e petardi che ogni anno, dopo i primi di dicembre, vengono quotidianamente esplosi sul territorio comunale, per lo più da ragazzini (ma, purtroppo, anche da adulti) in orario tardo pomeridiano, anche in pieno centro (Viale XXIV Maggio e Parco Dalla Chiesa).
Ogni anno a dicembre il Sindaco del Comune di Collegno emana un'ordinanza con la quale viene fatto divieto di esplodere qualsiasi forma di artificio esplosivo fino al 7 gennaio dell'anno dopo (anche quest'anno con l'ordinanza n. 23/2014, reperita con non poche difficoltà sull'albo on line).
Tuttavia, ogni anno mi sembra che l'ordinanza venga ampiamente disattesa, dal momento che ogni pomeriggio si sentono esplodere botti non appena il cielo imbrunisce.
Sono ben noti i seri problemi che questi botti causano agli animali da compagnia, ma anche alla fauna selvatica.
In particolare, io, come proprietaria di un cane che ha il terrore dei botti, mi vedo ogni anno costretta a subire un coprifuoco dalle ore 16,30 in avanti ogni pomeriggio dai primi di dicembre ai primi di gennaio, dovendo evitare di uscire di casa per cercare di limitare il più possibile gli attacchi di panico al mio cane.
Lo scorso anno in più di un'occasione ho chiamato i Vigili ed anche i Carabinieri, chiedendone l'intervento, ma mi è sempre stato risposto che la pattuglia era impegnata.
Mi chiedo se, al fine di garantire un maggiore rispetto agli animali, ma anche un maggiore rispetto alle persone, non sia opportuno che il Comune assuma delle iniziative più efficaci per arginare quello che, almeno per me (ma sono sicura per tutti i proprietari di cani e gatti), è un grosso problema.
Ad esempio potrebbe essere utile vietare non solo l'esplosione, ma anche la vendita di artifizi esplosivi sul territorio Comunale, oltre che promuovere delle campagne di sensibilizzazione simili a quelle già adottate lo scorso anno dal Comune di Torino.
Ringrazio in anticipo dell'attenzione e, con l'occasione, La ringrazio dell'impegno con il quale si occupa della nostra Città.
Cordiali saluti
Lettera Firmata
Gentile signora,
lei ha perfettamente ragione. Ogni anno i sindaci di Collegno, quelli vecchi e quelli nuovi, emettono l'ordinanza con la quale vietano l'utilizzo dei botti nel periodo natalizio. Come ogni anno i botti si ripetono, forse in misura leggermente inferiore (colpa anche qui della crisi?). Non penso che il sindaco possa vietare la vendita se gli articoli sono in regola con la legge. Sicuramente potrebbero far esercitare un maggior controllo, in modo che l'ordinanza non sia ogni anno una sorta di grida di manzoniana memoria, tanto per far vedere che si fa qualcosa. In ogni caso girerò al sindaco la sua lettera, nella speranza che quest'anno i cittadini e i loro amici a quattro zampe possano trascorrere un Natale e un Capodanno un po' più sereno dei precedenti.
Giovanni Lava

martedì, dicembre 09, 2014

FERMI: AUTO SENZA PARCHEGGI, PARCHEGGI SENZA AUTO


Presentata da CIVICA una mozione che invita a risolvere il problema.
Auto senza parcheggi, parcheggi senza auto. Questa l'assurda realtà che i nostri capaci amministratori (Comune, Regione, Provincia) sono riusciti a creare al capolinea Fermi della metropolitana. Come si può osservare dalle foto pubblicate, scattate una quindicina di giorni fa in un giorno feriale intorno a mezzogiorno, i parcheggi sotterranei dell'IperCoop sono sempre deserti. Tranne un po' di auto nel blocco intorno all'ingresso sotterraneo, i restanti tre blocchi sono desolatamente vuoti. E non si tratta di un giorno particolare, visto che questa situazione è stata verificata più di una volta.
E pensare che per creare i ventimila mq scarsi di parcheggio (compresi quelli in superficie) si è violentato il piano regolatore riducendo la superficie permeabile dal 20% previsto al 4,5%. La responsabilità del dimensionamento dei parcheggi è della Regione che a fronte di un tot di superficie commerciale di vendita richiede un certo numero di parcheggi. Poi vi è la responsabilità del Comune, che avrebbe potuto adottare un piano particolareggiato con una superficie di vendita più bassa, visto che non c'erano le condizioni per rispettare il piano regolatore, infine vi è l'effetto della crisi economica che sicuramente incide sul numero di clienti, visto che le potenzialità di vendita dei centri commerciali sono lievitati in modo esponenziale di pari passo con le minori disponibilità di spesa.
Per chi non lo sapesse al momento è possibile parcheggiare nell'area sotterranea per tre ore gratis nei giorni feriali e poi si paga 50 centesimi per ogni ora successiva, mentre al sabato e la domenica il parcheggio è libero, ovviamente nell'orario di apertura del centro commerciale.
In ogni caso a noi pare un enorme spreco lasciare questi parcheggi vuoti sotto terra mentre in superficie c'è la ressa per trovare un posto libero. Allora pensiamo che i nostri amministratori si debbano impegnare a trovare una soluzione insieme ai proprietari del centro commerciale per far sì che la potenzialità di parcheggio venga utilizzata, invece che sprecare risorse per costruirne degli altri. Cosi abbiamo presentato una mozione di CIVICA con l'invito all'amministrazione di darsi da fare per trovare il modo dopo aver consumato il suolo almeno di utilizzarlo a beneficio dei cittadini. (Di seguito le foto del parcheggio desolatamente vuoto).
Giovanni Lava





lunedì, dicembre 01, 2014

LEUMANN: IL SINDACO ABBRACCIA IL POPOLO!

La farsa della passeggiata nella notte buia e piovigginosa per le vie dello storico villaggio operaio.
Una passeggiata al Villaggio Leumann "per raccogliere sollecitazioni, prevedere scenari, aprire il confronto e l'ascolto di associazioni, commercianti, artigiani, imprenditori e cittadini per pensare la Collegno di domani". Passeggiata finalizzata alla redazione del Piano Strategico Partecipato. Così recitava l'invito per le ore 18 del 25 novembre scorso da parte dell'Amministrazione comunale. Le intenzioni all'apparenza sembravano proprio buone. Ma la passeggiata alla prova dei fatti si è rivelato una farsa e allo stesso tempo, consapevolmente o meno, una deriva populistica che mortifica il consiglio comunale e la democrazia rappresentativa.
Un'occasione mancata di discontinuità rispetto alla giunta precedente che in cinque anni mai aveva consultato  i cittadini sulle scelte più rilevanti a partire da quelle urbanistiche più dibattute come la variante di via De Amicis, il Campo Volo, la ex Mandelli, ecc.
Abbiamo assistito sempre più divertiti a questo corteo per il Villaggio Leumann di cinquanta/sessanta persone che vagava dietro al sindaco nella notte buia e piovigginosa. Mancava solo un cero in mano e poi sarebbe stata una processione. Un corteo composto per quattro quinti dai consiglieri di maggioranza, impiegati comunali più o meno precettati, "aficionados" del sindaco, rappresentanti di partito - in gergo vengono definite truppe cammellate, cioè che si muovono a comando per far numero - e da un quinto sì e no di normali cittadini, alcuni capitati lì per caso da altri quartieri. Tutto tranne che un delegazione davvero rappresentativa del popolo.
Ma ecco durante il corteo il colpo di scena: dal cilindro del dirigente all'urbanistica salta fuori il progetto di intervento di trasformazione dell'opificio in una grande area commerciale con parcheggi, piste ciclopedonali con annessi e connessi, trasformazione possibile grazie al nuovo piano urbanistico commerciale approvato ad ottobre (la variante non-variante). Così ora si capisce anche perchè i tempi di una normale variante al piano regolatore come CIVICA chiedeva fossero troppo lunghi! (Di seguito alcune slide sul tema).













La cosa singolare che di tale progetto i consiglieri comunali non ne sanno nulla (almeno quelli dell'opposizione). Prima di presentarlo e discuterlo in commissione, è stato dato in pasto al "popolo", ma senza annunciarlo. Infatti nella convocazione della "passeggiata" non si parla di "proposte di intervento".
Se questo è il nuovo corso, ridateci l'antico! Siamo passati dalla tradizione che "riservava" alle segrete stanze l'analisi dei progetti a quella per strada, bypassando e mortificando le funzioni del consiglio comunale.
Ma non era finita: Giunti all'ecomuseo dalla farsa si è passati alla sceneggiata. Presi per mano dal maestro in aspettativa Macagno e sotto la regia sapiente dell'architetto De Matteis, i presenti sono stati invitati a compilare foglietti colorati, un colore per ogni area tematica, con le cose che non vanno nel quartiere e quelle che vanno, ma che potrebbero andare meglio. Venti i minuti lasciati agli scolaretti per svolgere il compitino. Da segnalare l'angustia di una signora che ha lamentato l'assenza nel Villaggio Leumann di una gelateria ... Tempo al tempo.
Ovviamente della questione che sta più a cuore agli abitanti del villaggio e cioè la manutenzione delle case e la promessa di poterle acquistare da parte degli attuali occupanti non una parola.
Il giochino dei fogliettini dovrebbe servire agli "studiosi" per cominciare a mettere a fuoco il Piano Strategico Partecipato. PSP anche questo, ahinoi, impresa sconosciuta ai consiglieri comunali. Non c'è da stupirsi nell'era in cui ogni comandante o sedicente tale si rivolge direttamente al popolo sovrano. Abolito il senato, semiabolita la camera, chiudiamo anche il consiglio comunale e ci togliamo il pensiero.
Giovanni Lava
P.S. CIVICA ovviamente non ci sta a togliere il disturbo.