sabato, settembre 28, 2013

MANDELLI IN CONFEZIONE REGALO

Il progetto esce dall'ombra ed approda in commissione.
Il copione da cinque anni a questa parte è sempre lo stesso. All'immobilismo cronico della Giunta Accossato.2 si cerca di porre rimedio affidandosi mani e piedi al privato di turno. Era già accaduto con il PR.INT del prof. Mellano per via De Amicis e con l'arch. Castelnovi per il Campo Volo. Questa è la volta dell'area ex Mandelli di proprietà della Nord Ovest Immobiliare. Martedì scorso il professionista della Nord Ovest Immobiliare, l'architetto Picco, ha illustrato il progetto di massima in commissione urbanistica. Un progetto che intende avvalersi della legge 106/2011, la stessa utilizzata per il palazzone Corazza di cui tanto si è discusso tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013 (A Novembre è prevista la sentenza del TAR a seguito dei ricorsi presentati).
La subalternità dell'amministrazione, del pubblico al privato, plasticamente si è manifestata anche martedì attraverso la totale carta bianca lasciata dall'assessore all'urbanistica, nonchè sindaco, e dal suo dirigente all'architetto Picco, vero padrone di casa. L'amministrazione non ha tentato neppure di salvare le apparenze con uno straccio di introduzione.
L'area dell'ex Mandelli con quella della ex Protex ammonta a circa 45 mila mq, nel progetto è prevista edilizia residenziale per circa 20 mila mq di slp, con un indice territoriale dello 0,44 (definito dall'architetto come un indice "moderato") che porterebbero a Collegno secondo calcoli al ribasso altri 600 abitanti (anche mille secondo i nostri calcoli al rialzo). L'intervento edilizio di assoluta qualità - come ha sostenuto l'architetto - si svilupperebbe a ridosso di via Torino, lasciando ampie zone verdi verso via De Amicis. Sulla qualità è lecito avanzare qualche dubbio, vista la qualità sia urbanistica che dei manufatti negli interventi di una certa rilevanza avutisi sin qui a Collegno, dall'Area Centrale alla ex Elbi,  presentati ogni volta come interventi di grande qualità.
Sono previsti anche palazzi di dieci piani. Ma non si erano ridotti da 8 a 7 i piani autorizzati?
Unico elemento di qualche interesse estetico è dato dalla proposta di conservare una parte della struttura metallica dell'ex acciaieria lungo via De Amicis. Come consuetudine il progetto contiene i soliti specchietti per le allodole: un asilo nido, una residenza per anziani, un albergo e case di edilizia popolare, oltre ovviamente all'ennesimo centro commerciale. Quando e con quali risorse li si faranno non si dice. Dieci ...venti anni?
L'area è stata divisa in blocchi con l'intenzione annunciata di completarne uno alla volta. Ma ciò che ha fatto brillare gli occhi al sindaco è stata la promessa di un intervento immediato per radere al suolo gli edifici esistenti, al momento ricettacolo di ogni tipo di fauna, compresi individui di dubbia fama che hanno provocato più di un intervento delle forze dell'ordine e accese proteste da parte di cittadini residenti in zona.
Questo più di tutto interessa al nostro sindaco e alla sua scalcagnata maggioranza. Riuscire prima delle elezioni amministrative del prossimo anno a far vedere che sull'area Mandelli qualcosa comincia a muoversi dopo un decennio di immobilismo e degrado assoluto.
Quando poi l'architetto annuncia che le aree a servizi  troveranno solo in parte collocazione in loco e si provvederà a monetizzarle, il sindaco dichiara che provvederà ad accantonare il ricavato per il tanto annunciato prolungamento della metropolitana. Quale prospettiva più allettante?
Ecco perchè si accoglie come oro colato il progetto del privato e non si batte ciglio se sotto lo scudo della legge 106 si vuole far passare una vera e propria variante urbanistica. Rispetta la legge un'operazione di questa natura? L'interpretazione che ne ha dato la Regione parrebbe escludere un utilizzo del genere. Infatti la legge 106 è nata per risolvere casi puntuali di edifici dismessi e non per interventi di riordino e di riqualificazione urbanistica. La legge prevede solo la possibilità di presentare progetti edilizi per ottenere il permesso di costruire e non delle varianti al Piano regolatore.
Sono tanti i punti ancora da chiarire. Come è da verificare il grado di inquinamento del suolo, visto che stiamo parlando di una acciaieria e di una galvanica, che stranamente l'architetto Picco si era dimenticato di citare. Solo su domanda del sottoscritto ha riferito che si stanno facendo i primi rilievi dai quali risulterebbe che il grado di inquinamento non sarebbe poi così preoccupante. E' davvero così? Quali garanzie ci sono e quanta trasparenza? Vogliamo conoscere i dati dell'Arpa.
Patetico, infine, l'intervento del capogruppo del Pd Cavallone che ha avuto la spudoratezza di dire che il loro compito è quello di "risolvere i problemi e fare cose belle, fare cose belle e risolvere i problemi". Quali problemi hanno risolto sin qui e soprattutto dove stanno le cose belle realizzate? Attendesi elenco puntuale!!!
La posizione di CIVICA è chiara. Siamo tra i primi a volere che l'ex area Mandelli venga riqualificata, che si lavori sulle aree dismesse ed evitare ulteriore consumo di territorio verde,  ma non siamo affatto convinti che per riqualificare bisogna costruire ancora e sempre solo case ed accettare supinamente il progetto che ci dispensa l'operatore privato anche per le aree che non gli competono come quella definita di ricucitura. Il piano regolatore prevedeva per l'area Mandelli un parco della storia industriale con il recupero delle fonderie. Dov'è? Siamo fermamente contrari ad interventi di riqualificazione al di fuori di uno straccio di programmazione territoriale di tutto l'ambito di via De Amicis. Non siamo d'accordo con la politica del carciofo, ieri la Elbi, oggi la Mandelli, domani la Sandretto, senza un progetto di insieme della città che vogliamo. Siamo contrari ad una variante urbanistica al piano regolatore camuffata. L'amministrazione Accossato e la sua maggioranza hanno avuto dieci lunghi anni per provvedere al riordino di tutta l'area e non ci sono riusciti. Ora in zona Cesarini per salvare la faccia e occultare il loro fallimento totale sono disposti ad accettare di tutto e di più dal privato di turno, spacciandolo come una soluzione "bella" dei problemi esistenti.
Abbattere gli edifici degradati e ripulire l'area era ed è compito della proprietà, compito dell'amministrazione quello di farlo eseguire. Non è stato così. Sono entrambi inadempienti. E ora in cambio di tante nuove case lo si presenta come una grande conquista . Case, ancora sempre e solo case. Il resto è come sempre solo fuffa.
(Per chi fosse interessato questo non il primo progetto presentato dalla Nord Ovest Immobiliare. Molti anni fa aveva presentato un altro progetto, molto diverso dall'attuale. Anche allora si sosteneva fosse di gran qualità, certamente presentava molti più servizi).
Giovanni Lava

martedì, settembre 24, 2013

E IL TAVOLO CIVICO VA

Ripartire dal basso per costruire l'alternativa.
I civici ieri sera nell'incontro presso la Polisportiva Borgonuovo si sono trovati davanti ad un bivio: proseguire sulla strada seguita da Civica in questi cinque anni di vita continuando nel dialogo dal basso con i cittadini per costruire insieme un progetto diverso di città oppure raggiungere prioritariamente un accordo con le forze politiche che si dicono critiche nei confronti dell'amministrazione collegnese per costruire insieme un'alternativa credibile. Il Tavolo Civico ieri sera ha scelto di continuare sulla prima strada, perchè la seconda è apparsa al momento impraticabile.

L'idea da cui eravamo partiti nel maggio scorso in realtà era molto più ambiziosa. Basta leggere il post sul primo incontro per rendersene conto. Come Civica siamo restati fedeli a quell'idea, non è bastato che avessimo fatto un passo indietro per avviare un nuovo percorso, ci siamo scontrati con la richiesta di aderire subito ad un cartello che partisse non dai cittadini ma dai simboli di partito e dalle liste. Evidentemente non siamo stati sufficientemente bravi a convincere alcuni nostri interlocutori a mettere da parte per un momento i gruppi di provenienza per favorire il dialogo tra noi e con i cittadini, con l'obiettivo di costruire un progetto per la città  e un metodo di lavoro con regole condivise. Troppo ambizioso, troppo difficile, troppo innovativo.

A fronte di un gruppo di potere abbarbicato alle poltrone e che tanto danno ha fatto sin qui alla città, il quadro degli oppositori e dei dissenzienti ad oggi appare quanto mai sparpagliato, ognuno ad inseguire sogni improbabili di successo.

Come Civica riprendiamo il cammino solitario, pur restando disponibili al dialogo con chiunque si ponga seriamente sulla strada di un cambiamento non di pura facciata, dal Movimento 5 Stelle se riesce per un momento a distogliere lo sguardo dal proprio ombelico, a Sel se mentre insegue la rivoluzione a livello nazionale smettesse di puntellare la conservazione a livello locale, allo stesso Pd, se chi al suo interno non ne può più della situazione si schierasse seriamente per mandare a casa il cerchio magico che sgoverna la città da vent'anni. Il problema non sono le possibili alleanze, ma la possibilità concreta di partecipare attivamente ad un processo di rinnovamento della politica a Collegno, su cui a parole pare che tutti siano d'accordo, ma poi continuano sulla vecchia strada, così si capisce come mai a governare siano sempre gli stessi.


lunedì, settembre 23, 2013

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Torna il Tavolo Civico...
Questa sera presso la Polisportiva Borgonuovo di Piazzale Avis alle ore 21 nuovo appuntamento del Tavolo Civico in preparazione delle elezioni amministrative del prossimo anno per cambiare la gestione della cosa pubblica a Collegno. Per capire di che si tratta rileggersi il post del primo incontro del 16 maggio scorso. Si tratta del terzo incontro, e già si può tentare di trarne un primo bilancio: proseguire su questa strada oppure abbandonarla? Questo il quesito da sciogliere.

Domani invece dopo mesi di silenzi, voci e controvoci alle ore 18 presso il Centro Centeleghe di via Gobetti 2 si riunisce la Commissione Urbanistica con all'ordine del giorno - udite, udite - “AREA EX MANDELLI: ILLUSTRAZIONE PROGETTO PRESENTATO AI SENSI DELLA LEGGE N. 106/2011”. Presentato a dicembre dello scorso dalla proprietà, finalmente dopo averlo ben bene masticato e digerito il progetto vede la luce. Un appuntamento da non perdere.

Giovedì 26 settembre alle ore 18,30 torna dopo giusto tre mesi di assenza pure il Consiglio Comunale. L'ordine del giorno.

giovedì, settembre 19, 2013

MOSTRA SULL'ACQUA

Utile ... umile ...preziosa e casta. 
Venerdì 20 Settembre 2013 alle ore 18 presso il Museo della Città Piazza Cav. SS. Annunziata, 7 c'è l'inaugurazione della mostra fotografica e che per due settimane potrete visitare negli orari indicati nella locandina. La mostra resterà aperta fino al 6 Ottobre 
Le foto sono tutte dei soci di Legambiente,  sono assemblate ed esposte con materiale semplice  e vi assicuro che vale  proprio la pena fare una passeggiata nel Parco dalla Chiesa e venire a vedere  la mostra !
Coinvolgete le vostre famiglie ed i vostri amici ! Vi aspettiamo! 
Se qualcuno di voi può aiutarci a coprire qualche  ora di apertura della mostra, è pregato di mettersi in contatto con me.
Grazie a tutti e a presto!
Nadia Vignale
CIRCOLO DI LEGAMBIENTE DI COLLEGNO

martedì, settembre 17, 2013

NASCE UN NUOVO GRUPPO POLITICO IN CONSIGLIO COMUNALE

Rinnoviamo Collegno.
Un nome che è già tutto un programma quello scelto dai tre consiglieri di Sinistra per Collegno. In origine la lista aveva eletto un solo consigliere, Mauro Grosso Ciponte e in sostanza Sinistra per Collegno si riconosceva nella forza politica che a Collegno poi avrebbe dato vita a Sel. A Sinistra per Collegno in seguito avevano aderito prima la consigliera eletta nelle fila del Pd Tiziana Sciarrino e poi la consigliera eletta nelle fila dell'Idv Maria Torre Criniti. Nel frattempo i rapporti tra i consiglieri di Sinistra per Collegno e la Sel collegnese si erano fatti sempre più critici fino a giungere ad una clamorosa rottura quando i primi erano arrivati a chiedere le dimissione dell'assessore di riferimento di Sel Tiziana Manzi. Una vera e propria bestemmia per i vertici del partito.
A questo punto pare sia sorta una disputa su chi potesse o meno fregiarsi del nome e del simbolo di Sinistra per Collegno, da qui la nascita del nuovo gruppo e del nuovo simbolo.
E' evidente che si tratta di un nome e di un simbolo che non solo risolve la disputa con i possessori del simbolo Sinistra per Collegno che peraltro i consiglieri di Rinnoviamo Collegno dichiarano di non conoscere, ma che verrà buono nelle elezioni amministrative del prossimo anno. E circa le intenzioni dei suoi aderenti non restano molti dubbi.

domenica, settembre 15, 2013

CASCINA GAJ INQUINA LA FALDA ACQUIFERA

I responsabili lo sanno da almeno dieci anni e non hanno mosso un dito.
Sono più di dieci anni, infatti, che la falda acquifera sotterranea è inquinata da manganese, ammoniaca e nichel contenuti nel percolato prodotto dall'ex discarica di Cascina Gaj. E sono dieci anni che il Comune di Collegno, il CIDIU, l'ARPA e la Provincia di Torino, nel silenzio più assoluto, si palleggiano il progetto di bonifica, senza però che ancora si sia provveduto per porvi rimedio.
Il balletto tra i soggetti citati a partire dal 2000 fino ad oggi, così come viene raccontato nella determina dirigenziale del luglio scorso che ha approvato l'ennesimo progetto di intervento, è a dir poco allucinante. Una lettura davvero "edificante" che la dice lunga sul grado di affidabilità dei soggetti a cui è affidata la tutela dell'ambiente e della salute pubblica.
Ci si chiede se non sussistano responsabilità anche di tipo penale, visto che l'inquinamento per le lungaggini burocratiche è ancora in atto, con conseguenze facili da immaginare. Siamo sicuri che non vi siano responsabilità nella progettazione della discarica e nella negligenza con la quale si tarda ad intervenire una volta che l'inquinamento è stato accertato?
La discarica di Cascina Gaj si trova sulla provinciale per Savonera, subito dopo la tangenziale. Autorizzata nel 1988 era esaurita già nel 1993. Si può supporre che l'inquinamento, emerso dai controlli avviati nell'anno 2000, fosse in corso già dall'inizio della sua entrata in funzione, per cui l'inquinamento è plausibile che vada avanti da più di 20 anni.
Proprietario e responsabile della discarica è il CIDIU, la società a capitale pubblico che ha continuato in questi anni a menare il can per l'aia. Oggi, sempre che a differenza che in passato il progetto vada in porto, il CIDIU dovrebbe spendere qualcosa come 600 mila euro per mettere in sicurezza il sito.
Mentre gli enti preposti perdono tempo, il percolato prodotto dalla discarica con il suo carico di manganese, ammoniaca e nichel giorno dopo giorno inquina le acque sotterranee e  gli inquinanti prima o poi finiscono nell'acqua che beviamo. Quanti bambini avranno il cervello danneggiato dal manganese? Quanti tumori in più avrà causato il nichel?
In ogni caso, se volete proprio arrabbiarvi di brutto come è accaduto al sottoscritto, se non lo avete fatto sopra, cliccate qui e leggete tutte tutta la determina del dirigente del Comune di Collegno. Sembra incredibile, ma purtroppo è vero.
Giovanni Lava

mercoledì, settembre 11, 2013

L'ITALIA OSTAGGIO DEI BERLUSCONIDI

Berlusconi fuori? Tanto ci credo, quando lo vedo.
Il malcapitato telespettatore che in queste sere si avventura su uno qualsiasi dei canali televisivi si imbatte immancabilmente in un berlusconide (non importa quale) che con la bava alla bocca aggredisce verbalmente lo sprovveduto e timido esponente del pd che ha di fronte. La tecnica è quella di impedire a chiunque di sostenere tesi contrarie alla permanenza di Berlusconi nel Senato della Repubblica interrompendo senza sosta e ripetendo come un mantra una delle parole chiave a favore della difesa del loro leader-padrone. Uno spettacolo sempre più penoso e inguardabile. La ripetizione coattiva all'infinito di una falsità arriva a trasformarla in una quasi verità.
Negli ultimi giorni l'obiettivo si è fissato sulla parola retroattività. La legge Severino sarebbe incostituzionale perchè violerebbe il principio della retroattività. Non sono nè un giurista nè un azzecacarbugli, ma quella della retroattività è una bufala talmente grande che la capisco pure io.
La molto tardiva legge Severino tra gli altri obiettivi aveva quello di rendere meno facile per un condannato di sedere in Parlamento. Cosa c'entri la retroattività non si capisce proprio. Non è il reato a far da riferimento, ma la condanna. Eppure ora si sono attaccati come delle cozze alla retroattività come ultima ciambella di salvataggio del signor B.
E a sostegno di questa tesi  è stata mobilitata tutta la macchina da guerra berlusconiana, sia quella alla luce del sole sia quella coperta, molto coperta che da vent'anni ha consentito di fare dello stato di diritto un inutile orpello. Lo scempio che si sta facendo non solo della legge ma di ogni norma morale richiederebbe un moto di ribellione profondo, ma la corruzione degli spiriti praticata a man bassa nell'ultimo ventennio, rende tutto difficile, così restiamo tutti a guardare come inebetiti.
Su un punto però Berlusconi ha ragione, quando sostiene che il Pd non può chiedergli di tenere in piedi il governo Letta, mentre dice che vuole gettarlo a mare. Non fa una grinza! Vedremo, io ci crederò che tutto il Pd voterà per la decadenza di Berlusconi solo il giorno dopo che ciò sarà avvenuto. I 101 che hanno affossato Prodi dove sono finiti? Qualcuno li ha identificati? Tutti quelli che continuano a sostenere la necessità imperativa di salvare il soldato Letta, cosa faranno?
In ogni caso Letta e i suoi sodali sono proprio patetici quando continuano a dirci che il bene del paese dipende dalla sopravvivenza di un governo ostaggio di Berlusconi, della Santanchè, di Verdini, di Brunetta e c. Ma fino a che punto si è persa la strada maestra? Oppure peggio: per certi soggetti la strada maestra è questa.
Giovanni Lava

mercoledì, settembre 11, 2013

SUBURBANA RIPARTE DA TRE

Tre film per ricominciare. Inizia stasera la nuova stagione di Suburbana, uno dei cineforum più antichi d'Italia! Siamo al 41 anno di vita. L'unica istituzione culturale di Collegno di valore. Sono 49 i  film di quest'anno, tutto a soli 55 euro tessera Arci compresa (45 euro per gli under 20 e 50 per gli under 25 e gli over 60).
Si parte con un film di Ken Loach (il film La parte degli angeli), domani sera sarà proiettato il film La miglior offerta di Giuseppe Tornatore, mentre Lunedì sera Il mundial dimenticato di Garzella e Macelloni. Il programma completo della stagione 2013/14 lo trovate cliccando qui.
Collegnesi, sveglia!!! Venite, guardate e iscrivetevi. Le proiezioni iniziano alle ore 21.

venerdì, settembre 06, 2013

LA CORTE DEI CONTI BACCHETTA IL COMUNE DI COLLEGNO

C'era una volta il bilancio più bello del mondo ...
per la Corte dei Conti invece le cose non vanno bene a partire dal Bilancio 2009, perchè l'amministrazione Accossato pur di farlo quadrare ha utilizzato entrate straordinarie per spese correnti. Ha utizzato entrate non ripetitive per milioni di euro per finanziare spese ripetitive. La chicca è poi rappresentata dai rilievi a proposito della TOP.
Nella delibera della Corte dei Conti, infatti, oltre ad evidenziare come i debiti della TOP possano aver influito negativamente sulla situazione finanziaria del Comune, si afferma (pagina 8): "Si può ritenere, pertanto, che non sussiste un obbligo per il Comune di assumere a carico del proprio bilancio i debiti societari rimasti insoddisfatti all'esito della procedura di liquidazione". Si dice anche che la scelta di coprire i debiti è del tutto discrezionale e va motivata, perchè con una decisione del genere il Comune decide di rinunziare "al limite legale della responsabilità patrimoniale per debiti".
Ora si comprende la fretta di stanziare in occasione dell'approvazione del bilancio 2013, avvenuta lo scorso giugno, altri 276.143 euro per coprire i debiti della TOP. Bisognava ad ogni costo scongiurare il rischio che gli amministratori della TOP nominati dall'Accossato per esclusivi "meriti" politici potessero essere chiamati a rispondere dei debiti accumulati dalla società con la loro gestione. La gravità di quanto è avvenuto è grandissima. Il consiglio comunale è stato tenuto all'oscuro dei rilievi della Corte dei Conti a cui l'amministrazione ha risposto il 1° marzo 2013 con una nota del sindaco e dei revisori dei conti, giustificazioni che non hanno convinto, tanto da arrivare alla delibera in questione. Non si è detta tutta la verità sullo stato reale del bilancio comunale e molti hanno mentito sulla TOP. Addirittura si è arrivati a sostenere la tesi che una società come la TOP non potesse fallire e il Comune fosse obbligato a coprire tutti i suoi debiti. E chi come il sottoscritto chiedeva di far fallire la TOP per lasciare decidere ad un organo terzo come un tribunale fallimentare è stato trattato come un provocatore che non aveva a cuore gli interessi della città. Ora sappiamo di quali interessi hanno tenuto conto loro, certamente non quelli dei contribuenti.
E' solo grazie al fatto che la Corte dei Conti ha indirizzayo la delibera anche al presidente del consiglio, quindi a tutto il consiglio, che obtorto collo ce ne hanno girato una copia il 7 di agosto.
Appena ricevuta la delibera, ho avanzato la richiesta di una commissione bilancio (protocollata il 13 di agosto) che provi a fare un po' di chiarezza. A tutt'oggi nessun segno di vita. Non ci resta che rivolgerci al destinatario della richiesta, il presidente della commissione bilancio Ciro Rosano, col classico: se ci sei batti un colpo!!!
Giovanni Lava