mercoledì, dicembre 23, 2009

CIVICA augura Buon Natale a tutte le persone di buona volontà


Buon Natale da CIVICA e dal sottoscritto. Auguri per un 2010 ricco di soddisfazioni!
Noi faremo del nostro meglio. Un abbraccio, Giovanni Lava

mercoledì, dicembre 23, 2009

Lettera pubblicata da Luna Nuova il 18 dicembre 2009

Egregio Direttore di Luna Nuova,

apprendo dall’articolo a firma di Oscar Serra “Malumori tra i sindaci: candidatura in bilico per Mariano Turigliatto”, pubblicato martedì 15 Dicembre, che vi sarebbe una levata di scudi dei sindaci della Zona Ovest contro la candidatura di Mariano Turigliatto nella costruenda lista “Insieme per Bresso” e che la causa di tutto ciò starebbe principalmente negli articoli pubblicati su Punto di Vista, il giornale del Gruppo da me diretto. Apprendo che ad essersi distinta nella protesta presso la Bresso sarebbe soprattutto Silvana Accossato. Se ciò fosse vero – e io stento sinceramente a crederlo – avremmo compiuto un passo avanti rispetto alla lettera con le stesse accuse e di fatto anonima pubblicata da Luna Nuova qualche settimana fa. Stento a credere quanto meno che, se davvero dovesse esistere una riserva, questa possa discendere dagli articoli pubblicati su Punto di Vista e non piuttosto dal ruolo di opposizione che la lista CIVICA svolge in Consiglio comunale e nella città. Per inciso vorrei ricordare ai lettori di Luna Nuova che il sottoscritto è stato un sostenitore della prima ora dell’Accossato, sostegno che nel corso della precedente legislatura è andato man mano scemando quando è apparso sempre più chiaro che non voleva o poteva mantenere la promessa iniziale di avviare una nuova stagione politica a Collegno.

venerdì, dicembre 18, 2009

Approvato il Bilancio, L'IDV si spacca

Una fretta della madonna
Sui tempi per l’approvazione del Bilancio comunale Collegno si conferma primo della classe. Non è stato necessario neppure il secondo giorno di Consiglio comunale che era stato programmato. L’Amministrazione collegnese se ne fa un baffo della proroga del Governo al 30 aprile del termine per l’approvazione del Bilancio. Ma non è tutto oro quello che luccica. Intanto si è registrato il primo strappo nella coalizione di maggioranza. Due consiglieri di Italia dei Valori, Maria Torre Criniti e Michele Cicchetti, hanno votato a favore dell’emendamento presentato da CIVICA che voleva lo stralcio di Villa Guaita dall’elenco delle alienazioni e contro la delibera della Giunta, un segnale del malessere che alberga dentro Italia dei Valori dal giorno successivo alle elezioni. La fretta poi di approvare il bilancio entro il termine del 31 dicembre 2009, corretta da un punto di vista formale ma di fatto ha reso impossibile qualsiasi reale approfondimento in un momento di emergenza come quello che stiamo attraversando, sia sul fronte di ogni possibile provvedimento a favore delle famiglie in difficoltà e sia su quello dei possibili tagli alle spese superflue.

martedì, dicembre 15, 2009

Emergenza democratica

Di Pietro ha sbagliato due volte, anzi tre


Di Pietro (idem la Bindi) per non essere accorso subito al capezzale di Berlusconi ha sbagliato due volte, anzi tre. La prima sul piano umano, perché di fronte a quella smorfia di dolore e a quel volto insanguinato non ci sono distinguo che tengano, si trattasse anche del peggior nemico. La seconda sul piano politico: coprire in qualche modo con le sue parole quella ampia area di demenza infantile che si esalta a chi spara più cazzate sul web o nella pubblica piazza e che ha gioito alla notizia dell’attentato a Berlusconi rappresenta un abbraccio mortale ai danni della democrazia. La terza sul piano della furbizia politica, perché anche un neonato avrebbe annusato la trappola del "distinguo".
Personalmente sono rimasto prima disorientato dall’accaduto e poi man mano che il tempo passava sempre più consapevole del danno che il gesto inconsulto di uno squilibrato – mi auguro isolato - ha arrecato alla nostra convivenza civile, già tanto compromessa. Man mano è cresciuta la paura che quel gesto possa rappresentare l’inizio della fine per la democrazia nel nostro paese, almeno per come noi l’abbiamo conosciuta fino ad oggi.
Ho sentito anche fisicamente lo sgomento e il dolore di Silvio Berlusconi. Mi sono rivisto qualche anno fa in Piazza Castello colpito in piena faccia dalla manganellata di un energumeno con la divisa di poliziotto mentre dal marciapiedi protestavo civilmente contro lo sparo indiscriminato di candelotti lacrimogeni tra la folla del sabato pomeriggio a passeggio. Mi è sembrato di risentire in bocca il sapore del sangue e negli orecchi le urla di mia moglie.
Domenica scorsa ho sentito anche un “ben gli sta!”. E allora un’altra immagine si è fatta strada nella mia mente. Era il 16 marzo del 1978. Mi trovavo in classe durante la compresenza nella scuola elementare a tempo pieno di Lesna a Grugliasco, quando il bidello entrò e ci annuncio il rapimento di Aldo Moro. La mia collega alla notizia applaudì. “Non capisci niente” la apostrofai con rabbia. Dio solo sa quanti anni ci sono voluti per venir fuori da quegli anni di piombo, quanti lutti, quante lacrime. Questo bisogna raccontare ai giovani che non hanno vissuto quegli anni, di come si possa esser ciechi e non capire che in una democrazia non esiste una violenza giusta, e forse non esiste neppure sotto una dittatura. Che nessuno ha il diritto di decidere a tavolino della morte di qualcuno. Che una vita è una vita, è quella vita è unica e irripetibile e questo vale sempre. Vale per i poveretti che continuano a morire nel tentativo di attraversare il Mediterraneo come vale per Silvio Berlusconi. Anzi per Silvio Berlusconi vale di più, perché in questo momento incarna l’istituzione e il corpo delle istituzioni è sempre sacro, come lo era un tempo il corpo del re.
Collegno, 15 dicembre ’09
Giovanni Lava

domenica, dicembre 13, 2009

Interrogazione: Un C.T.P. alla Don Milani?

Al Sindaco di Collegno
Agli Assessori interessati
Interrogazione con risposta scritta e orale
Oggetto: Ipotesi di localizzazione di un C.T.P. alla Don Milani
Avendo appreso dalla lettera inviata dai docenti della Don Milani
• Che esiste l’ipotesi di collocare all’interno della scuola primaria in oggetto un Centro Territoriale Permanente all’interno della scuola primaria Don Dilani;
• Che i docenti segnalano la necessità di poter continuare a poter utilizzare i locali che si intenderebbe assegnare al C.T.P.;
• Che la difesa della qualità del Tempo pieno passa attraverso le risorse che si assegnano e tra queste un posto importante occupano gli spazi necessari allo svolgimento delle attività previste dal Piano dell’offerta formativa (Pof);
Il sottoscritto consigliere di CIVICA interroga l’Amministrazione per conoscere:
• Se risponde al vero che vi sia la volontà di collocare alla Don Milani un Centro territoriale permanente;
• Come si intende rispondere all’allarme dei docenti e alle loro richieste.
Collegno, 14 Dicembre 2009
Giovanni Lava

domenica, dicembre 13, 2009

Interrogazione: Regolamentare i comitati di quartiere?

Al Sindaco di Collegno
Agli Assessori interessati
Interrogazione con risposta scritta e orale
Oggetto: Statuto per la regolamentazione dei Comitati di quartieri
Avendo appreso per caso
• che l’Amministrazione comunale ha avviato delle consultazioni con i comitati di quartieri in merito alla loro regolamentazione;
• che su tale argomento si sono già svolti tre incontri;
• che in questi incontri è stata presentata una bozza di statuto;
Il sottoscritto consigliere di CIVICA interroga l’Amministrazione per conoscere:
• quali sono le ragioni e la necessità di dare una veste formale e regolamentata al ruolo dei comitati di quartiere;
• le ragioni che l’hanno indotta a tenere all’oscuro il consiglio comunale dell’iniziativa;
• se non ritiene opportuno consegnare ad ogni singolo consigliere una copia della bozza di statuto di cui si sta discutendo;
• se non rivaluta che sia il caso di invitare gli stessi a partecipare se lo ritengono opportuno agli incontri con i comitati.
Collegno, 14 Dicembre 2009
Giovanni Lava

giovedì, dicembre 10, 2009

Villa Guaita

Lista CIVICA Movimento Democratico per Collegno

Ieri in Commissione Bilancio-Urbanistica tra le molte voci di bilancio, ho attirato l'attenzione sulla delibera che insererisce Villa Guaita tra i beni immobili di proprietà comunale alienabili - come l'ex ambulatorio Asl di via Oberdan. Ritenendo quanto mai inopportuno tale inserimento in una procedura che con un semplice sì del consiglio comunale cambia la destinazione d'uso di un edificio storico qual è Villa Guaita, aprendo così la strada all'ennesima trasformazione del Centro storico in residenze di pregio, quando proprio il Centro pecca di una carenza strutturale di servizi. Ritengo che non vi sia proprio un po' di fantasia in merito.
Gli assessori presenti e il dirigente dell'Urbanistica hanno dato ampie assicurazioni circa il fatto che al momento non esiste un progetto, ma che metteranno la massima cura verso una trasformazione che recuperi l'edificio senza comprometterne il valore architettonico e storico. Proprio per la consapevolezza dimostrata di non avere a che fare con l'ennesima cascina del Centro storico che si trasforma in case con coorte e per le garanzie date, pare allora tanto più opportuno rinviare l'inserimento di Villa Guaita nella delibera in attesa di avere tutti le idee più chiare. A questa mia ragionevole richiesta, la risposta come sempre è stata no. Ecco perchè ho presentato l'emendamento che segue, con la speranza che la maggioranza possa cambiare idea, se non altro per dimostrare disponibilità a discutere e quella sensibilità "urbanistica" che in passato ha lasciato spesso a desiderare.
Giovanni Lava

Emendamento Delibera n°8 del Consiglio comunale convocato per il 16/17 Dicembre 2009

Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Consiglio Comunale

Oggetto: Patrimonio comunale approvazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 58 Legge 133 del 6 Agosto 2008 di conversione del Dl 25 Giugno 2008 n°112, allegato al bilancio annuale di previsione per l’esercizio finanziario 2010. Allegato sub A
Considerato:
• Che nel Piano in oggetto, nell’allegato sub A, si prevede tra le altre la valorizzazione immobiliare per l’anno 2010 del complesso di Villa Guaita, via Martiri XXX Aprile 75, ex sede del Municipio di Collegno, anno di costruzione 1800;
• Che la destinazione urbanistica attuale prevista dal Piano Regolatore è a Servizi;
• Che con la presente delibera si modifica la destinazione urbanistica vigente, prevedendo una trasformazione dell’area nell’ambito normativo del P.R.G.C. “le case e le corti del centro storico”;
• Che la modifica ai nuovi parametri edilizio-urbanistici permette la valorizzazione dell’area e consente la destinazione d’uso residenziale;
• Che per riconoscimento unanime da parte dell’Amministrazione l’idea è quella comunque di una ristrutturazione di Villa Guaita che salvaguardi le parti auliche del complesso anche come memoria storica di rilievo per Collegno;
• Che al momento non esiste un progetto né l’esigenza di avviare l’alienazione del bene in tempi brevi;
• Che appare opportuno, prima di variarne la destinazione d’uso con la procedura prevista in delibera, di avere un quadro conoscitivo della realtà esistente più approfondito e un’idea progettuale più definita;
• Che l’inserimento di Villa Guaita nella delibera di valorizzazioni immobiliari per l’anno 2010 non comporta conseguenze finanziarie sul Bilancio di previsione 2010,
il sottoscritto consigliere di CIVICA chiede di emendare la delibera in oggetto con lo stralcio e la cancellazione dei punti relativi a Villa Guaita e che vanno dal n° 1 al n° 10 dell’allegato sub A.
Collegno, 10 Dicembre 2009
Giovanni Lava

mercoledì, dicembre 09, 2009

Villaggio Dora: annunciata chiusura del Diperdì

Il negozio di Viale Partigiani non sorride più


Crescono i grandi centri commerciali, chiudono i piccoli centri commerciali di vicinato. In Villaggio Dora esistono due piccoli centri commerciali di vicinato, uno situato in via Allegri ed un altro in Viale Partigiani. In entrambi i centri esiste un negozio della catena “Dì per Dì” gestito da un unico conduttore. Poiché, il negozio di Viale Partigiani non gli rende più (“Non posso rimetterci” mi ha dichiarato la moglie del gestore) hanno deciso di disdettare una gerenza.
Infatti, a partire dalla fine di Novembre nel negozio destinato alla chiusura è comparsa una scritta: “Scusate per il disagio dovuto alla mancanza di prodotti, ma il supermercato chiuderà a breve”. Il proprietario della catena adesso è Carrefour che, non trovando acquirenti (così si dice), ha deciso di chiudere il negozio per almeno un anno, “poi si vedrà” ha detto l’attuale gerente.
La chiusura, oltre ad accentuare la già avanzata desertificazione del Centro di Viale Partigiani, creerà tanti problemi ad una parte del quartiere ed in modo particolare a quelle persone anziane prive di mezzi o che hanno difficoltà di deambulazione. Infatti se la soluzione della chiusura dovesse essere definitiva i cittadini più svantaggiati sarebbero quelli della zona di via della Croce più vicina alla statale, esempio via della Croce 47 e dintorni: adesso hanno da percorrere circa seicento metri, mentre per recarsi al centro di via Allegri avrebbero all’incirca il doppio (milleduecento metri).
Giovanni Pieroni
9 Dicembre 2009

martedì, dicembre 08, 2009

Emigrati per legittima difesa

No Berlusconi Day


Anche a Berlino sabato 5 dicembre si è svolto in Piazza 18 Marzo, davanti alla Porta di Brandeburgo, il NO Berlusconi Day. Emigrati per legittima difesa, recitava il manifesto di convocazione della manifestazione.

domenica, dicembre 06, 2009

Interrogazione: Futuro del Campo Volo

Oggetto: Costruzione torre Alenia e futuro del Campo Volo



Visualizzazione ingrandita della mappa
Il Campo Volo visto dal satellite
Considerato che:
• A seguito della Commissione Urbanistica del 24 novembre scorso in cui ci è stato presentato il Programma integrato per la riconversione dell’Area Alenia nel Comune di Torino in cui siamo stati informati tra l’altro che il progetto prevede la costruzione di una “torre” alta 100 metri;
• Che la presenza della torre di 30 piani esprime la volontà di segnare l’importanza del nuovo quartiere attraverso un chiaro landmark simbolo iconico nella riqualificazione di questo settore della città di Torino;
• Che legge 4 febbraio 1963, n. 58 stabilisce come fino a tre chilometri dal perimetro dell'aeroporto l'altezza in ogni caso non può superare i quarantacinque metri sul livello medio dell'aeroporto;
• Che l’Aereoclub di Collegno ha già segnalato come la costruzione della torre metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa dell’aeroporto;
• Che la chiusura dell’aeroporto renderebbe più facile eventuali mire speculative sul Campo Volo che invece l’amministrazione vuole trasformare in parco pubblico;
• Che la chiusura dell’aeroporto farebbe venire meno una delle caratteristiche più rappresentative della vita collegnese;
Il sottoscritto consigliere di CIVICA interroga l’Amministrazione per sapere
quali iniziative ha già intrapreso o intende intraprendere verso la Città di Torino per scongiurare la costruzione della torre e la chiusura dell’aeroporto collegnese.
Collegno, 30 Novembre 2009-11-2009
Giovanni Lava

domenica, novembre 29, 2009

Toccare per credere: la Lavanderia a Vapore

Alla Lavanderia a Vapore spettacolo di danza Primo Toccare


Toccare per credere! Primo Toccare è lo spettacolo di danza a cui ho assistito l’altra sera, venerdì 27 Novembre, presso la Lavanderia a Vapore di Collegno. Era la prima volta che assistevo ad uno spettacolo di danza presso il centro di danza collegnese diretto da Loredana Furno. Ed era anche la prima volta che potevo ammirare la Lavanderia definitivamente ristrutturata. Superbo lo spettacolo, superba la Lavanderia ristrutturata. Lo spettacolo che viene replicato questa sera alle ore 21 è l’ultima creazione di Matteo Levaggi ed approda a Collegno dopo aver riscosso successo in vari teatri internazionali, non ultimo al Joyce Theater di New York. Non mi avventuro nella descrizione dello spettacolo, posso solo dire che mi è piaciuto un sacco, ne sono rimasto affascinato. Devo dire che per una volta mi sono sentito orgoglioso di Collegno. Sia la struttura che lo spettacolo sono di un livello mai conosciuto a Collegno, entrambi non avrebbero sfigurato nelle più famose capitali europee.
Dal 18 dicembre al prossimo 28 gennaio la Lavanderia a Vapore ospiterà la mostra Futurismi/Futuristi che si annuncia di grande interesse. Il 18 dicembre alle ore 19 il pubblico è invitato ad un “salotto futurista” al quale parteciperà tra gli altri Francesca Barbi Marinetti, la nipote di Filippo Tommaso Marinetti, il padre del Futurismo.
29 novembre 2009
Giovanni Lava
Per informazioni 011/4730189 oppure 3289766248.
 Email info@ballettoteatroditorino.it

sabato, novembre 28, 2009

Rompiamo il silenzio

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


Nell’ ultima seduta del Consiglio Comunale di Collegno è stato approvato a maggioranza un ordine del giorno, presentato dal Sindaco Silvana Accossato in merito alla CREAZIONE DI UNA CONSULTA ANTIFASCISTA PERMANENTE.
Ora sorge spontanea la domanda: quale può essere il senso, a oltre 60 anni dalla fine del fascismo, costituire oggi una consulta su questo argomento?
Se il tema è inteso in senso stretto con riferimento a fatti, esperienze, lotte del ventennio, estranee all’esperienza vissuta di gran parte della nostra gente, la risposta è: poca, anzi è auspicabile che invece si vada verso un clima di riappacificazione nazionale.
Diverso invece se il tema riguarda il nostro vissuto quotidiano e quanto sta accadendo nel nostro Paese, ove stiamo in maniera sistematica verificando un continuo attacco, da parte del Presidente del Consiglio Berlusconi e della maggioranza del centrodestra, alla nostra Costituzione, alla giustizia, alla libertà, ai valori fondanti della convivenza nati dalla lotta partigiana, che a detta ormai degli storici, fu vera guerra civile.
Non vi è giorno ormai che, pur a fronte dei gravi problemi economici e sociali creati dalla recessione mondiale che meriterebbero la massima attenzione da parte del Governo, non assistiamo a un ridisegno della nostra democrazia da parte di Berlusconi ove presidenzialismo, riforma e scardinamento della magistratura e della giustizia, attacchi e condizionamento alla libertà di informazione attraverso l’asservimento dei giornali ed il controllo dei media comprese le reti informatiche, conflitto di interesse, liberalismo economico senza regole, o con regole addomesticate, rappresentano i punti di forza di questa strategia. Strategia che sempre più va somigliando al programma del “piano di rinascita democratica” della loggia massonica P2, che il Presidente della Repubblica Sandro Pertini definì essere una associazione per delinquere.
Programma, per chi non ha buona memoria o è troppo giovane per ricordare (1981), consisteva in un assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un autoritarismo legale che avrebbe avuto al suo centro l'informazione.
Questi credo,e non più altri, dovranno essere i punti qualificanti dell’azione contingente di queste consulte, che in verità sarebbe stato più attuale denominare “consulta per la difesa della Costituzione repubblicana nata dalla lotta antifascista “.
Libertà e Giustizia con l’appello “Rompiamo il silenzio” sottoscritto da oltre 200.000 italiani, primi firmatari Gustavo Zagrebelsky, Gae Aulenti, Giovanni Bachelet, Umberto Eco, Claudio Magris, Guido Rossi, Sandra Bonsanti nel mese di febbraio di quest’anno aveva richiamato l’attenzione sulla nostra democrazia in bilico e sulla necessità, come scriveva Norberto Bobbio, di “ essere democratici sempre in allarme”.
Purtroppo, come emerso anche in occasione della nostra Assemblea annuale di Genova, il nostro appello non è stato raccolto dalle forze politiche del centrosinistra, auspichiamo quindi che con la nascita di consulte democratiche in ogni realtà locale, promosse dall’ANPI, i segni inequivocabili di disfacimento sociale: perdita di senso civico, corruzione pubblica e privata, disprezzo della legalità e dell’uguaglianza, impunità per i forti e costrizione per i deboli, libertà come privilegi e non come diritti, trovino un luogo alto di contrasto e di ampia presa di coscienza e conoscenza, rivolta soprattutto alle giovani generazioni, che sembrano essere disattente o per disillusione o per assopimento o per assuefazione.
Valter Morizio
Libertà e Giustizia

sabato, novembre 28, 2009

LETTERA APERTA DI UN FERROVIERE

Riceviamo e pubblichiamo


Spett. le Segreteria Nazionale Partito Democratico
Segreteria Regionale Piemonte Partito Democratico
Segreteria Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso
Segreterie Regionali Filt-Fit-Uilt-Fast-Ugl-Orsa

Sono da anni un attento sostenitore della sinistra, in particolar modo del Partito Democratico, e sono stato un elettore della attuale presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso.
E’ con vero rammarico vedere cadere tutti i miei principi e ideali di una sinistra forte e attenta ai problemi quotidiani di tutti i cittadini
Nella nostra regione la decisione della Presidente Bresso di appaltare ai privati i trasporti ferroviari è inaccettabile, in quanto, in un paese democratico anziché rinforzare la presenza dello stato nei servizi essenziali si smantella il sistema dando la priorità ai privati.
Ritengo che servizi come la sanità, la sicurezza, l’istruzione, i trasporti debbano essere sotto il controllo dello stato o delle regioni garantendo questi servizi a tutti, anche ai più deboli.
Le Ferrovie negli ultimi 20 anni hanno avuto una decisa ristrutturazione ridimensionando in particolare il personale, basti pensare che dai 240.000 ferrovieri nel 1987 si è passati ai circa 80.000 attuali, facendo fronte, con notevoli sacrifici di tutti i lavoratori, allo stesso impegno.
Il personale che opera ha dovuto in questi anni fare sacrifici notevoli per garantire il servizio nel migliori dei modi considerato che negli ultimi anni le ferrovie hanno avuto un drastico taglio ai finanziamenti.
Le nostre ferrovie sono le più sicure d’Europa con delle tecnologie e apparati di bordo che permettono al macchinista di condurre il treno in tutta sicurezza,il personale è altamente abilitato e professionalizzato, basta pensare che per formare un macchinista oltre al titolo specifico viene fatto un corso che dura mediamente due anni,e così per tutte le qualifiche ferroviarie
Il trasporto regionale ferroviario piemontese vanta i migliori stand qualitativi con percentuali di ritardi più bassi a livello nazionale e nonostante questi dati la nostra è l’unica regione ad appaltare il trasporto.
Concludo chiedendo al Presidente della Regione Piemonte di riflettere bene ad appaltare il trasporto ferroviario.
Abbiamo esempi eclatanti di disservizi ancora più gravosi in Europa gestiti dai privati tutto ciò ovviamente a discapito dei cittadini.
Questa lettera è condivisa è firmata in originale da tutti i macchinisti del Trasporto Regionale Piemonte.
Carmine Grasso

venerdì, novembre 27, 2009

Collenergia: finale con il botto

Finale con botto ieri sera in Consiglio comunale sulla delibera che vedeva la cessione della quota societaria di Collenergia del Comune di Collegno alla Sei di Settimo. Si era alle dichiarazioni di voto, il sottoscritto aveva appena dichiarato la propria intenzione di votare la delibera, visto che di fronte al fallimento degli obiettivi programmati e al pesante passivo della società, la sua cessione appariva come il male minore, quando il consigliere della Lega Nord Fabrizio Bardella con un fascio di fotocopie alla mano segnalava il fatto che il presidente e il vicepresidente di Kinexia Spa, l’acquirente privato della Sei, sarebbero implicati in diverse inchieste giudiziarie con tanto di rinvio a giudizio e addirittura verrebbero citati in una delle relazioni della Commissione Antimafia.
L’intervento ha avuto l’effetto di un fulmine a ciel sereno sul Consiglio comunale. Per quanto la denuncia fosse arrivata tardi e male, il sospetto di stare avallando un affare dai contorni poco rassicurante e in attesa delle opportune verifiche ha indotto i consiglieri di opposizione, compreso il sottoscritto, a chiedere il ritiro della delibera prima e la sua sospensione poi. La maggioranza, sindaco in testa, non hanno voluto ascoltare ragioni e hanno bocciato entrambe le richieste e votando ugualmente la delibera. A quel punto tutti i consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula, rifiutandosi di partecipare al voto.
Cosa abbia spinto la maggioranza a tirare dritto senza prendersi una pausa di riflessione non è dato sapere. Non hanno colto o voluto cogliere la gravità della decisione di non prendersi una pausa per poter andare a verificare se le informazioni portate da Bardella fossero una bufala oppure qualcosa di serio. Trincerarsi dietro la scusa che Collegno cede Collenergia alla Sei e non a Kinexia appare come la classica foglia di fico, dato che il sindaco stesso ha dichiarato nel corso della sua relazione che di fatto si trattava solo di un passaggio provvisorio di mano e che il beneficiario ultimo della cessione è ufficialmente già da qualche settimana proprio Kinexia Spa.
L’aspetto più inquietante dell’operazione non sta tanto a mio avviso nella cessione delle quote di Collenergia sotto l’aspetto finanziario – pecunia non olet, dicevano i latini – quanto nel fatto, sempre che i sospetti dovessero trovare anche solo una parziale conferma, di portare all’interno del nostro territorio un soggetto economico chiacchierato.
Giovanni Lava

mercoledì, novembre 25, 2009

Ci sono sfalci e sfalci

A Strambino si pagano solo 15 Euro all'anno




Ci sono sfalci e sfalci! Quelli di Collegno saranno pagati a peso d’oro, visto che a partire dal prossimo gennaio per ritirarli il CIDIU chiede ai cittadini 110 euro all’anno se si chiede un contenitore, 220 euro per due, 330 per tre e così via.

Anche a Strambino (nella foto), ridente comune del Canavesano, a decorrere dall'anno 2010 il servizio di raccolta sfalci non sarà più gratuito, ma a pagamento, di euro però ne chiedono solo 15 per un contenitore, 10 euro per due e 5 a partire dal terzo contenitore in poi.
Gli abitanti di Strambino hanno anche un’altra fortuna: sui rifiuti continuano a pagare la Tarsu, quindi non hanno neppure il problema di rincorrere il comune per farsi rimborsare l’Iva del 10%, perché non l’anno mai pagata.
Per verificare basta cliccare sul link
http://www.comune.strambino.to.it/i-servizi/l-amministrazione-informa-1/cartella-amministrativa/l-amministrazione-informa/dal-2010-il-servizio-di-raccolta-sfalci-sara-a-pagamento/view

mercoledì, novembre 25, 2009

Collenergia passa ai privati


Nell’articolo che pubblichiamo sotto dell’aprile 2008 le sorti pubbliche del teleriscaldamento a Collegno erano ancora ritenute magnifiche e progressive. Nonostante i ritardi già registrati nulla faceva presagire l’uscita del pubblico dall’affare del teleriscaldamento. Poi la situazione è in qualche modo precipitata, complice anche la grave congiuntura economica finanziaria che ha fatto chiudere i rubinetti del credito bancario. Dopodomani, 26 Novembre, il Consiglio comunale è chiamato ad approvare la delibera di cessione alla Sei di Settimo delle quote del teleriscaldamento possedute dal Comune di Collegno, il 51 per cento della società Collenergia. La cessione a Sei è solo il primo passo del passaggio di tutto o quasi il pacchetto azionario – si parla dell’85,5 per cento – alla Kinexia, la ex Schiapparelli con un’operazione che vale 24 milioni di euro.

Il sindaco Accossato parla di operazione positiva per il Comune con il recupero maggiorato di tutto il capitale versato e cioè 260 mila euro a fronte dei 255 mila euro versati. Un risultato non scontato, visto che a causa dell’andamento della società il capitale a valore di mercato ammonterebbe a non più di 50/60 mila euro. In più l’amministrazione porta a casa un canone fisso annuale di 50 mila euro a fronte dei 4 mila euro introitati nel 2007 e dei 7 mila nel 2008. A ciò si affianca la stipula di una convenzione e di una carta dei servizi capaci di garantire nel tempo il completamento della rete di riscaldamento e la bontà del servizio.
In realtà l’operazione Collenergia fino ad oggi si era rivelata un mezzo fallimento con i suoi 800 mila metri cubi realizzati sui 2 milioni e 600 mila previsti entro il 2010. L’uscita dal business del teleriscaldamento nel momento in cui con l’arrivo dei privati gli aumenti di capitale e gli investimenti necessari si presentavano come un impegno finanziario al di fuori della portata di un Comune come Collegno appare dunque una scelta quasi obbligata.

mercoledì, novembre 25, 2009

Il teleriscaldamento due anni fa

Articolo pubblicato su Punto di Vista nell’aprile del 2008. Un secolo fa, alla luce dei fatti di oggi.


Il teleriscaldamento, riscaldamento a distanza, rappresenta uno dei modi più sicuri ed economici per la produzione di acqua igienico sanitaria e per il riscaldamento degli edifici residenziali, terziari e commerciali. Si tratta di una tecnologia molto diffusa nel Nord Europa, caldeggiata dagli ambientalisti, perché consente un risparmio significativo di combustibili fossili, quindi una minore emissione di CO2 nell’atmosfera. Il risparmio è dovuto da una parte alla migliore efficienza dell’impianto centralizzato rispetto alle singole caldaie condominiali e dall’altra alla cogenerazione, la produzione contemporanea di energia elettrica e di calore, un sorta di “sottoprodotto” della produzione dell’energia elettrica, che altrimenti andrebbe sprecato. La rete di distribuzione è la parte più costosa dell’impianto di teleriscaldamento: si stima che il suo costo possa incidere sull’investimento complessivo per una quota compresa tra il 50 e l’80 per cento. Il sistema di distribuzione può utilizzare diversi tipi di fluidi: la tendenza in Italia è quella di utilizzare acqua calda (80-90°C) o leggermente surriscaldata (110-120°C). Torino con i suoi circa 300 chilometri di reti interrate è una delle città più teleriscaldate d’Italia.
In ogni caso il teleriscaldamento rappresenta oggi un vero e proprio business, tanto che molte amministrazioni comunali della provincia di Torino si sono buttate sull’affare. Infatti di solito il teleriscaldamento viene promosso e gestito da società miste pubblico-private, dove il pubblico è quasi sempre rappresentato dal comune.
Visto l’interesse suscitato dall’argomento grazie alla discussa realizzazione da parte di Iride Spa (l’azienda che produce il calore per il teleriscaldamento di Torino) di una centrale a Savonera (Collegno) da 400 MW finalizzata proprio al teleriscaldamento di Torino Nord, siamo andati a vedere un po’ più da vicino cosa accade nel merito a Collegno, Grugliasco e Rivoli.
La rete di Rivoli attualmente serve il CAAT, la zona industriale di Cascine Vica, i quartieri di Maiasco e Cascine Vica, via Sestriere, via Bruere, corso Francia fino alla sede comunale.
A Grugliasco il teleriscaldamento è gestito dalla NOVE srl, nata nel 2000, oggi al 51 per cento proprietà del Comune e 49 per cento della SEI di Settimo. La Nove acquista dalla SEI l’energia termica che viene prodotta dalla centrale di cogenerazione CENTO a Cascine Vica e dalla centrale di integrazione e soccorso che si trova presso l’ex Op di Grugliasco. Entrambe le centrali bruciano gas metano. Quella di Grugliasco entra in funzione solo quando la richiesta di calore è superiore a quello prodotto dalla CENTO. Al momento la rete di Grugliasco è di 30 km e consente di riscaldare un milione e 713 mila metri cubi. Sono serviti 51 edifici pubblici (scuole, università, impianti sportivi, …) e 181 privati per un totale di 5200 alloggi. La temperatura di mandata dell’acqua è a 110 gradi, di ritorno a 70. Il risparmio economico per le famiglie ammonta al 10 per cento, mentre per l’ambiente si ha un risparmio di 4 mila tonnellate/anno di CO2 immesse nell’atmosfera. A quanto riferisce il presidente della Nove Antonino Mortellaro è in fase di studio la copertura degli altri quartieri della città (il lotto B del Borgo e le borgate Gerbido, Fabbrichetta, Lesna e Quaglia). La Nove ha come amministratore delegato Roberto Maggio della Sei e conta 4 dipendenti.
A Collegno la società per il riscaldamento, la Collenergia srl, è nata solo nel 2006 per iniziativa della solita SEI di Settimo e del Cidiu. Nel dicembre scorso al Cidiu è subentrato il Comune, acquisendo il 51 per cento della società. “L’obiettivo – sostiene il presidente Francesco Pontrelli – è quello di arrivare a coprire tutta Collegno”. Al momento è stato realizzato il primo lotto di 4 km e mezzo dell’investimento di circa 12 milioni di euro che servirà a coprire tutto il territorio comunale, fatta eccezione di Oltredora. Il dislivello lo impedisce. Oggi hanno già sottoscritto il contratto 31 grossi stabili per un volume di 650 mila metri cubi. Negli stabili dove l’allacciamento al teleriscaldamento non è ancora possibile Collenergia gestisce gli impianti condominiali esistenti. Anche il teleriscaldamento collegnese si affida alla Sei e alle centrali utilizzate da Rivoli e Grugliasco. Del consiglio di amministrazione, oltre a Pontrelli che ci tiene a sottolineare come abbia al momento rinunciato ad ogni compenso, fanno parte il solito Roberto Maggio e Silvano Tempo, il dirigente dei Lavori Pubblici di Collegno. Pontrelli conferma il dato del risparmio per le famiglie, il 10 per cento, in sostanza quanto si risparmia con l’Iva al 10 invece che al 20 per cento. I comuni introitano uno 0,05 centesimi di euro ogni chilocaloria venduta. A Collegno dove gli edifici già allacciati sono ancora molto pochi il teleriscaldamento ha reso quest’anno alle casse comunali circa 4 mila euro. Saranno molti di più a regime.
Giovanni Lava

venerdì, novembre 20, 2009

Collegno dice NO al rimborso dell'Iva sulla Tia

Bocciata la mozione di CIVICA



Rimborsare l’Iva del 10% sulla TIA come chiedeva CIVICA? Non se ne parla proprio. La maggioranza (Pd, Idv e Sinistra per Collegno) ha votato compatta contro nel Consiglio comunale di ieri sera, mentre il resto delle opposizioni si è astenuto, fatta eccezione per il consigliere del Pdl Andrea Di Filippo che ha votato a favore. Dai banchi della maggioranza è venuta la richiesta al sottoscritto di ritirare la mozione presentata il 16 di settembre (il testo lo trovate a lato sotto Mozioni) e di appoggiare un loro emendamento. Bisogna dire che in quanto a faccia tosta ne hanno sempre tanta. L’emendamento approvato dalla maggioranza del sindaco Accossato così recita: “premesso […] che la Corte Costituzionale ha sancito che la TIA va qualificata come tassa e la conseguenza parrebbe essere la non applicazione dell’Iva […], che l’Iva è un’imposta nazionale che non entra nelle casse del Comune né in quelle dei consorzi, il Consiglio comunale impegna il sindaco e l’amministrazione a invitare il governo nazionale ad affrontare il problema emanando un decreto che rimborsi i cittadini ecc…”. Ponzio Pilato non avrebbe saputo fare di meglio nel lavarsene le mani. Intanto non sono stati capaci neppure di prendere l’impegno della non applicazione dell’Iva per il 2010 e poi hanno fatto che scaricare la patata bollente al governo centrale, dimenticandosi che, se i collegnesi hanno dovuto pagare l’Iva dal 2005 ad oggi, ciò è accaduto esclusivamente grazie alla loro scelta demagogica di passare dalla Tarsu alla Tia. Nei comuni dove il passaggio non è avvenuto, l’Iva non è stata mai pagata. Pur essendo ovvio che l’Agenzia delle Entrate deve farsi carico della restituzione dell’Iva illegittimamente incamerata, i comuni e i consorzi che l’hanno incassata non potranno sottrarsi alla chiamata in causa da parte dei cittadini che ne reclamano la restituzione.
Uno degli aspetti più incresciosi del voto di giovedì sera sta nel fatto che i partiti che più si sono stracciati le vesti a favore della Corte Costituzionale in occasione della sentenza sul Lodo Alfano si comportano allo stesso modo di Berlusconi e del centrodestra nei confronti della sentenza che dichiara illegittima l’Iva sulla Tia. Di fatto anch'essi sconfessano la Suprema Corte, non ottemperando alla sentenza e accampando ogni sorta di scuse.
CIVICA comunque non demorde. In assenza di una soluzione politica si farà carico di organizzare la vertenza legale per la restituzione del maltolto. Sotto trovate il testo del volantino che da domani sarà in distribuzione a Collegno.

20 Novembre 2009 
Giovanni Lava


giovedì, novembre 19, 2009

Striscioni di protesta in via Bardonecchia

No al mercato


La protesta in via Bardonecchia non accenna a diminuire, oggi si è arricchita di un nuovo capitolo: uno striscione (nella foto) campeggia sul condominio al numero 17. NO mercato definitivo QUI, recita il messaggio.


Il malcontento non si ferma, anche dopo che al civico numero 7 è stato liberato il passo carraio, spostando i quattro banchi adiacenti davanti alla chiesa di via Ulzio. Don Mimmo, il parroco, ha messo le mani avanti: non si terranno funerali al giovedì mattino. Quindi gli abitanti di Terracorta sono avvertiti: cercate di non lasciare questa valle di lacrime al mercoledì o giù di lì, perché dovrete attendere per raggiungere l’ultimo rifugio che frutta, verdura e vestiario abbiano tolto l’ingombro.



Intanto si viene a sapere che gran parte dei fondi stanziati per il rifacimento della piazza della Concordia derivano dalla vendita dei loculi al cimitero. Una vicenda tinta di nero già dall’inizio!

giovedì, novembre 19, 2009

Cambiale preelettorale all'incasso

Rotonde che si fanno e si disfano: Piazza Che Guevara


Diceva mio nonno: “ Se vuoi far venir bene una casa, la devi rifare almeno tre volte”. Mio nonno era un contadino e ragionava alla buona. A Collegno nel XXI secolo non è cambiato niente rispetto a mio nonno. Infatti non c’è opera pubblica che non venga fatta e rifatta più volte, senza peraltro che il manufatto riesca mai bene. Questa è la volta della rotonda di Piazza Che Guevara, un’opera molto controversa già quando sostituì il semaforo, mangiandosi un pezzo di piazza, qualche anno fa. I residenti di Piazza Che Guevara da subito manifestarono il loro malcontento a causa del giro che erano costretti a fare – arrivare fino alla rotonda di via Alpignano – per entrare nella piazza. Molti, fregandosene del codice della strada e del rischio incidenti, imboccavano in controsenso la corsia ovest di Corso Kennedy per poi infilarsi nella piazza.
In occasione delle elezioni scorse si sprecarono le promesse di soluzione del problema. Oggi a distanza di pochi mesi la cambiale elettorale viene pagata da chi a giugno ha incassato i voti: si apre un varco nella rotonda, non si sa quanto conforme al Codice della strada e quanto non a rischio. Intanto è stato rifatto lo spartitraffico di Corso Kennedy. Quanto è costato lo scherzetto ve lo diremo alla prossima puntata.
Giovanni Lava

martedì, novembre 17, 2009

BENVENUTI SU CIVICA COLLEGNO


Benvenuti! CIVICA per Collegno crede e investe nella comunicazione. Ai volantini e al periodico Punto di Vista si affianca questo sito Web che cercheremo di tenere aggiornato il più possibile in modo da trasmettere in tempo reale tutte le informazioni di cui veniamo a conoscenza. L’obiettivo che ci diamo è quello di rendere le nostre pagine degne di essere visitate tutti i giorni. È un vero piacere poter mettere a disposizione dei collegnesi questo nuovo strumento di comunicazione. Di buona informazione, per quanta se ne faccia, non ce n’è mai a sufficienza, a differenza di quella cattiva da cui siamo sommersi. Vogliamo che www.civicacollegno.it sia presto inserita tra i vostri Preferiti/Segnalibri/Favoriti o quant’altro. Sappiamo che lo si fa solo per i siti che visitiamo spesso e a cui teniamo in modo particolare.

Da oggi chi è interessato a conoscere ciò avviene in città o che bolle nella pentolone dell’amministrazione pubblica di Collegno basterà connettersi al nostro sito. Il mio essere in Consiglio Comunale rappresenta l’occasione per conoscere di che cosa ci si sta occupando. Ma non basta. Tutti i problemi dei cittadini di cui verremo a conoscenza saranno documentati sul sito. Troverete tutte le mozioni e interrogazioni che CIVICA ha presentato e che presenterà, ma non disdegneremo di pubblicare quelle degli altri gruppi politici se e quando ci sembreranno degne di nota. I documenti che arriveranno dal Comune di Collegno saranno a vostra disposizione.

Ognuno di voi potrà se lo riterrà intervenire scrivendo a info@civicacollegno.it Lo diciamo subito: non abbiamo intenzione di pubblicare qualunque cosa. Già esistono sulla piazza mediatica blog aperti diventati preda di logorroici e paranoici o dei soliti quattro gatti che si parlano tra di loro. Questi non ci interessano. Questo di CIVICA è e vuole essere un giornale on-line sullo stile di quelli cartacei che, per chi mi conosce, ho avuto l’onore di dirigere. Come ogni direttore di giornale sa perfettamente, un buon giornale non è frutto solo del lavoro dei giornalisti che collaborano con lui, ma dipende anche dall’apporto dei lettori, dalle loro richieste, dai loro suggerimenti, dai loro contributi.

Cercheremo - per quanto sarà possibile – di privilegiare la buona scrittura.

www.civicacollegno.it da oggi è la vostra finestra su Collegno.

Giovanni Lava
Consigliere comunale di CIVICA per Collegno

martedì, novembre 17, 2009

Sottopasso allagato


Allagamento sottopasso pedonale Nuto Revelli 

Considerato:
1. che ad ogni pioggia un po’ più intensa il sottopasso pedonale come si evince dalla foto si allaga;
2. che i viaggiatori provenienti da Sud non hanno altro modo per raggiungere i binari della stazione se non quello di bagnarsi le scarpe e i piedi;
3. che questo inconveniente danneggia irrimediabilmente le scarpe e li lascia a piedi bagnati per tutto il giorno;
4. che molte delle grigliette da cui dovrebbe scorrere l’acqua sono otturate e alcune anche rotte in modo pericoloso per la possibilità di inciamparvi;

Il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA


INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE PER SAPERE
• se e come pensano di intervenire per ovviare all’inconveniente;
• se sono state appurate le responsabilità dei problemi su descritti e di altri che sono emersi dopo la consegna dei lavori (vedi ingresso ascensore) e quali penali sono state comminate a chi ha elaborato il progetto e alla ditta che ha eseguito i lavori.

Collegno, 10 Novembre 2009
Giovanni Lava


CITTA' DI COLLEGNO
PROT. GEN. 0062164
DEL 10/11/2009 CAT. I

martedì, novembre 17, 2009

Nuova mercato Terracorta


Riqualificazione Piazza della Concordia e nuova area mercatale

Considerato:

1. che Giovedì 29 Ottobre 2009 a causa dei lavori di riqualificazione della piazza della Concordia il mercato di Terracorta è stato spostato provvisoriamente nelle vie adiacenti;
2. che in una lettera ai cittadini di Terracorta a sua firma, signor Sindaco, si afferma che “con la dislocazione definitiva dell’area mercatale prevista per febbraio 2010, i banchi saranno posti in parte sulla piazza come era in origine e in parte lungo via Bardonecchia (da via Condove a via Sacra di San Michele e via Condove (lungo la recinzione della parrocchia);
3. che con una successiva ordinanza sindacale si impedisce ai cittadini residenti in via Bardonecchia di utilizzare con i propri automezzi alcuni passi carrai di loro proprietà dalle ore 5 alle ore 17 di ogni giovedì;
4. che i cittadini interessati attraverso lettere, incontri e assemblee hanno avuto modo di far conoscere a lei e ai suoi assessori la loro ferma opposizione alla collocazione definitiva del mercato in via Bardonecchia, in particolare davanti ai numeri civici 13/15/17/19, perché sarebbe ad essi impedito l’accesso ai passi carrai e ai mezzi di soccorso in caso di necessità;
5. che nella lettera citata al punto 2 si afferma che il progetto ha visto la fattiva collaborazione di una serie di soggetti, tra cui il Comitato Spontaneo di Quartiere, quindi si tratterebbe perciò di un progetto“partecipato” che ha tenuto conto delle necessità messe sul tappeto;
6. che in un documento protocollato nel febbraio scorso lo stesso Comitato affermava che “La proposta avanzata dagli assessorati di distribuire sul controviale di via Bardonecchia verso corso Togliatti pone dei seri problemi alla circolazione di via Bardonecchia, ai parcheggi dei residenti , alla sicurezza degli stessi e per i mezzi di soccorso. Non possiamo condividere questa soluzione definitiva”;
7. che molti mercatali giovedì scorso hanno lamentato che i lavori effettuati per esempio all’altezza dei banchi del pesce risultano inadeguati e male eseguiti;

Il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE

• se e come pensa di intervenire per venire incontro alle sacrosante proteste dei cittadini di via Bardonecchia, “dissequestrando” le loro autorimesse e prendendo in seria considerazione i problemi da essi evidenziati;• quali garanzie è in grado di fornire che in caso di emergenza l’intervento dei mezzi di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco, …) non sia ostacolato dalla presenza dei banchi del mercato;
• se esiste un piano B per la dislocazione in una via diversa da via Bardonecchia dei banchi del mercato che a lavori ultimati della piazza risulteranno eccedenti;
• come possa essere definito “partecipato” un progetto che non tiene conto delle osservazioni dei cittadini organizzati nel Comitato Spontaneo di Quartiere;
• a cosa sia dovuta l’approssimazione nell’esecuzione delle opere (canale di scolo delle acque) e come si pensa di intervenire, soprattutto se quella dovesse essere la collocazione dei banchi in questione.

Collegno, 2 Novembre 2009

Giovanni Lava
CITTA' DI COLLEGNO
PROT. GEN. 0060755
DEL 02/11/2009 CAT. I

martedì, novembre 17, 2009

Conflitto d'interessi



Nomine e conflitto d’interessi

Considerato:
1. che da più di 14 anni il nostro paese è alle prese con il conflitto di interessi del nostro Presidente del Consiglio;
2. che questo conflitto negli anni è aumentato insieme alla crescita del potere economico e politico dello stesso;
3. che, per evitare che anche nel nostro Comune si creino o si perpetuino evidenti conflitti d’interesse tra la buona e corretta amministrazione della cosa pubblica e gli interessi personali, il sottoscritto in data 16/9/2009 ha presentato una mozione per l’introduzione nel Regolamento sul funzionamento degli organi collegiali del Comune la modifica dell’articolo 33 relativo ai requisiti soggettivi aggiungendo alle lettere a), b), c), d), e), f), le lettere g) e h) come segue: g) non ricoprire incarichi politici all’interno dei partiti cittadini; h) non aver ricoperto la carica di sindaco o di assessore nella precedente tornata amministrativa in questo Comune o in altri della Provincia di Torino;
4. che nella stessa mozione veniva richiesta la revoca dell’incarico ai rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni che non possedessero i requisiti descritti al punto precedente alle lettere g e h;
5. che la suddetta mozione non è ancora passata al vaglio del Consiglio comunale per cui non è dato sapere quale decisione Esso intende prendere in merito;
6. che nel corso del Consiglio comunale del 29/10/2009 Lei ha comunicato la nomina del signor Francesco Casciano nel Consiglio di amministrazione del CIDIU;
7. che il signor Francesco Casciano, che già occupa la carica di presidente della Top, la Public Company del Comune di Collegno che gestisce il Pip, ricopre contemporaneamente la carica di coordinatore del Partito Democratico, il partito del sindaco e della maggioranza in Consiglio comunale, era in evidente conflitto d’interessi con la Top, lo è ancora di più con il nuovo incarico al CIDIU e che potrebbe non possederne i requisiti qualora la mozione descritta al punto 3 dovesse essere approvata dal Consiglio comunale;

Il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE

• se non ritiene quanto meno inopportuna tale nomina, in attesa che il Consiglio comunale si pronunci sulla materia;
• se non teme che la nomina venga vissuta come l’ennesimo cattivo esempio proprio agli occhi di quei cittadini che si stanno battendo contro il conflitto d’interessi di Silvio Berlusconi e che a Collegno possa rendere poco credibili i loro sforzi
• se nell’ampio programma di governo e/o elettorale Suo e della Sua coalizione c’è posto per un impegno a favore della moralizzazione della cosa pubblica e della lotta al malcostume di chi vive la politica come mestiere e non come servizio disinteressato a beneficio di tutti i cittadini.

Collegno, 30 Ottobre 2009
Giovanni Lava

CITTA' DI COLLEGNO
PROT. GEN. 0060748
DEL 02/11/2009 CAT. I

martedì, novembre 17, 2009

INTERROGAZIONE: nomina assessori


Nomina Assessori e distribuzione deleghe

Considerato:
che nel Consiglio Comunale del 30 Giugno 2009 il Sindaco ha comunicato la nomina dei componenti della Giunta Comunale e la relativa distribuzione delle deleghe;
che sulla scelta degli Assessori e sui criteri che hanno portato il Sindaco a far cadere la sua scelta su di loro a tutt’oggi, tre mesi dopo, nulla è stato detto in Consiglio, neppure nelle due sedute successive alla prima;
che le deleghe sono state distribuite e assemblate in maniera diversa dalla precedente legislatura;
che gli Assessori non si sono ancora presentati informando il Consiglio sulle loro competenze e modalità di gestione dell’assessorato che gli è stato affidato;
che sembrerebbe logico che i consiglieri comunali fossero messi al corrente di quanto sopra;

il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA

INTERROGA il Sindaco per sapere:
quali sono i criteri che l’hanno portata a nominare gli assessori in carica, in base a quali competenze e a quali curriculum;
quali sono, se ci sono, le motivazioni di ordine politico e amministrativo che l’hanno indotta a riorganizzare e aggregare le deleghe in modo diverso dal passato;

gli Assessori per sapere:
chi sono, da dove vengono, quali sono le loro competenze e che progetti e modalità hanno elaborato per la gestione del loro assessorato.

Collegno, 8 Ottobre 2009
Giovanni Lava

martedì, novembre 17, 2009

BATOSTA DAL CIDIU


A GENNAIO IL COMUNE TI FA UN BEL REGALO:
SFALCI E POTATURE  TI COSTANO 110 EURO !!!


Il servizio di ritiro a domicilio di sfalci e potature da gratuito diventerà a pagamento e ti costerà 100 euro più Iva al 10% all’anno. In più ti beccherai un altro contenitore da 240 litri.

Il CIDIU è a corto di soldi a causa di una gestione economica fallimentare e degli stipendi da nababbi di dirigenti e amministratori.

CIVICA ha chiesto il ritiro immediato del provvedimento: sostieni la sua lotta, chiedi anche tu il ritiro del provvedimento, telefonando in Comune alla segreteria del Sindaco al numero 011 4015203
e al numero verde del CIDIU 800-011651

oppure invia un’email al Sindaco
silvana.accossato@comune.collegno.to.it

e una al CIDIU mailto:info@cidiu.it


CLICCA SULL'IMMAGINE
PER SCARICARE IL VOLANTINO


lunedì, novembre 16, 2009

IL PROGRAMMA


Scheda n° 1 – Territorio
Accade oggi a Collegno

· Colata di cemento da un milione di metri cubi in 10 anni
· Un indice di cubatura media di 0,80 mc/mq tra i più alti dell’area metropolitana
· Varianti al piano regolatore a danno delle aree verdi e dei terreni agricoli
· Distruzione progressiva del tessuto urbano costituito da casette familiari con orto e/o giardino
· Costruzioni a raso dei marciapiedi e parcheggi insufficienti nelle nuove costruzioni
· Svuotamento delle attività produttive nell’area di Via De Amicis
· Costruzione di un numero abnorme di centri commerciali, grazie alle varianti e ai premi di cubatura
· Consumo del territorio destinato a parchi

Le proposte di CIVICA

Valutare il reale fabbisogno edilizio della città dopo un censimento del patrimonio edilizio che porti ad individuare i capannoni vuoti, le fabbriche dismesse, gli alloggi sfitti o invenduti

Abbassare l’indice di cubatura medio a 0,60 mc/mq

Moratoria di cinque anni per qualsiasi variante al piano regolatore che comporti consumo di territorio verde

Distanza di tre metri dalle strade per i nuovi edifici e numero adeguato di parcheggi su strada in relazione alle dimensioni del condominio

Destinazione del Campo Volo a parco pubblico

No a proposte di privati che comportino un uso diverso delle aree verdi destinate a parco (vedi campo da golf)

No all’uso del suolo come moneta corrente per far fronte alle spese comunali, fosse pure quella finalizzata alla realizzazione del prolungamento della metropolitana.




Scheda n° 2 – Democrazia e partecipazione
Accade oggi a Collegno

· Di anno in anno diminuisce la partecipazione dei cittadini alla politica, cresce l’astensionismo e aumentano i cittadini soli o organizzati che protestano e che quasi mai trovano adeguato ascolto da parte dell’amministrazione comunale
· La presentazione del Bilancio comunale nei quartieri è un rituale inutile così come è fatto
· Anche a Collegno si è formata una piccola casta chiusa che vive di politica, occupando a rotazione da decenni le poltrone del Comune, della Provincia e delle società partecipate
· Le società partecipate sono da sempre criticate per la gestione e per l’occupazione dei Consigli di Amministrazione da parte di politici di professione
· Sono nominati assessori persone che non vivono né lavorano a Collegno e che della città poco sanno o poco vogliono sapere
· Le decisioni importanti vengono prese senza una consultazione e un coinvolgimento adeguato della cittadinanza. Quando ciò avviene, le decisioni di fatto sono già state prese
· Mancano spazi adeguati alle richieste dei cittadini per incontri e assemblee, quelli esistenti sono tutti lottizzati e concessi a discrezione e dietro pagamento di cifre elevate


Le proposte di CIVICA

Il Comune si deve occupare dei problemi dei cittadini. Di tutti, non solo degli amici. Chi protesta, anche quando protesta contro il sindaco o un assessore, deve trovare nell’Amministrazione una casa che accoglie e non un nemico che respinge

Bilancio partecipato: destinare una quota degli investimenti previsti dal bilancio comunale - da un minimo del 5 per cento ad un massimo del 10 per cento - divisa per quartiere in proporzione alla popolazione residente per interventi decisi direttamente dai cittadini.

Non più di due mandati consecutivi, oltre che per il sindaco come previsto dalla legge, anche per gli assessori e per i consiglieri comunali. Riduzione da otto a sei del numero degli assessori.

Riduzione dei Consigli di Amministrazione a tre membri nelle aziende e dei consorzi partecipati (Cidiu, Cisap, Top, ecc.). Bando pubblico per titoli per ricoprirne le cariche. Divieto per ex amministratori (sindaci, assessori) di essere nominati nei consigli di amministrazione.

Divieto di nomina di assessori che non risiedono o lavorano a Collegno, tanto più se non si tratta di uomini e donne scelti dal sindaco per ricoprire un ruolo tecnico

Dibattiti pubblici sulle questioni più importanti, prima che vengano prese decisioni, in cui si forniscono tutte le informazioni pro e contro. Su decisioni importanti e controverse, favorire l’istituto del referendum, previa abolizione del quorum

Nuovo regolamento per l’utilizzo degli spazi pubblici esistenti a prezzi modici e senza censure. Gli edifici di proprietà comunale sono di tutti e tutti devono poterli utilizzare secondo regole e affitti trasparenti.

Riconoscimento della funzione dei comitati di quartiere all’interno di regole comuni e condivise, forme di sostegno economico trasparenti

 


Scheda n° 3 – Informazione e trasparenza
Accade oggi a Collegno

· A Collegno non è facile per il cittadino comune entrare in possesso e in tempo utile delle informazioni inerenti le decisioni che l’amministrazione sta per prendere.
· Le informazioni “sensibili” sono appannaggio di una ristretta cerchia di persone. Spesso le cose si vengono a conoscere a babbo morto, a decisioni già prese
· Lo staff addetto alla comunicazione del Comune, pagato da tutti i cittadini, è stato per lo più assunto senza concorso pubblico con un unico mandato: propagandare la bontà dell’amministrazione e dei suoi atti più che informare i cittadini
· La frequente riservatezza dietro la quale si trincerano gli uffici spesso nasconde solo la volontà di evitare che le informazioni importanti vengano in possesso dei cittadini e delle forze politiche di opposizione
· Solo chi partecipa alle famigerate riunioni di maggioranza viene messo a conoscenza e non sempre dei dati e delle informazioni necessarie alla formazione di una scelta consapevole.
· Il sito Internet del Comune per quanto implementato negli ultimi anni resta di difficile consultazione. Ancora poco sfruttata la possibilità di dialogo tra il cittadino e l’Ente e l’utilizzo del Web per espletare pratiche burocratiche.


Le proposte di CIVICA


Per ogni problematica di rilievo l’Ente prepara un dossier da mettere a disposizione in tempo reale dei cittadini e delle forze sociali e politiche. Per esempio si parla da anni del progetto di Corso Marche, ma le informazioni sono riservate agli addetti ai lavori, invece dovrebbero essere rese pubbliche in modo che chiunque sia informato di quanto bolle in pentola

Allestire un ufficio con del personale addetto allo scopo di cui sopra

Il personale addetto alla comunicazione del Comune deve essere assunto solo per concorso

Gli uffici devono non solo consentire ma favorire l’accesso ai documenti e fornire le informazioni relative alle delibere e decisioni dell’amministrazione senza porre ostacoli di tipo burocratico.

I dossier relativi alle decisioni e alle delibere di Giunta e di Consiglio comunale devono essere a disposizione di tutti i cittadini e in particolare di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio comunale e non solo di quelli di maggioranza

Il sito Internet del Comune va potenziato, arricchito di servizi in modo da rendere il municipio una casa di vetro e la casa di tutti, ad iniziare dagli oppositori.

Paradiso. Deliberare un piano parcheggi (più parcheggi nell’area Fermi, parcheggi a tempo per i non residenti nella borgata) che liberi i cittadini di Paradiso dall’incubo del parcheggiare. Bloccare il consumo dei pochi spazi liberi, spostare sull’area ex Elbi la casa popolare, raddoppiandone le dimensioni.

Borgo Nuovo e Santa Maria. Monitoraggio dell’aria. Provvedimenti di dissuasione del traffico di attraversamento proveniente dalla Valle di Susa in direzione Torino al mattino e nel senso opposto alla sera. Istituzione della Zona 30 in tutte le viuzze interne ai due quartieri. Revisione del Piano regolatore in modo da salvaguardare il paesaggio urbano costituito dalle casette con orto/giardino, patrimonio della città.

Savonera. Va avviata una seria politica di risanamento ambientale, cominciando a dire No alla centrale Iride. Va iniziato il monitoraggio sanitario promesso e quello dell’inquinamento dell’aria. Vanno potenziati i servizi con l’istituzione di una linea di autobus con il centro della città e con la metropolitana.

Villaggio Leuman. Va trovata una soluzione al problema della manutenzione anche considerando una possibile dismissione delle case con la vendita agli inquilini, salvaguardando il diritto di chi non può o non vuole acquistare. Vanno meglio chiariti il ruolo e gli obiettivi della Fondazione.

giovedì, novembre 12, 2009

Mozione - intervento CIDIU


 Oggetto: Richiesta di intervento sul CIDIU per l’annullamento del Nuovo servizio di raccolta sfalci e potature in ABBONAMENTO

Considerato:
- Che da anni a Collegno funziona un servizio di ritiro domiciliare, con prenotazione al numero verde del CIDIU, degli sfalci e potature, utilizzati per il funzionamento della caldaia a cippato di alcune scuole cittadine;
- Che il servizio ha mostrato di funzionare egregiamente incontrando il gradimento dei cittadini;
- Che tale servizio rientra nel contratto del CIDIU;
- Che, come si apprende da “Collegno Informa” n° 17 del 6 Novembre, dal I° Gennaio 2010 il suddetto “nuovo” servizio funzionerà in Abbonamento;
- Che dal sito del Comune si apprende che tale servizio avrà un costo a partire da un minimo Euro 100,00 + di Iva al 10 per cento;

- Che questa novità viene introdotta senza che il Consiglio Comunale ne sia stato messo a conoscenza preventivamente;
- Che non è dato sapere l’utilizzo del ricavato di tale servizio;
- Che la novità appare estemporanea e non inserita nel programma di governo presentato dal sindaco;
- Che non rientra in alcun progetto di revisione generale del contratto con il CIDIU, di cui pure se ne ravvisa la necessità;
- Che la trasformazione del servizio gratuito di ritiro degli sfalci e delle potature in servizio a pagamento rischia di creare nuovi problemi circa l’abbandono di rifiuti lungo le strade e le vie della città, senza contare l’ingombro del nuovo contenitore per chi si volesse abbonare.

Tutto ciò premesso

Il CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

a intervenire sul CIDIU affinchè lasci invariato il servizio di ritiro gratuito degli sfalci e delle potature.

Collegno, 10 Novembre 2009

Giovanni Lava Consigliere Lista CIVICA per Collegno
Silvio Martina Consigliere Unione di Cendro (Udc)

città di collegno
prot. gen. 0062134
del 10/11/2009 cat. I

giovedì, novembre 12, 2009

Mozione: variante piano regolatore


Oggetto: Adozione immediata di un progetto di variante parziale al piano regolatore

Considerato:

- che il Piano Regolatore vigente consente di costruire un condominio di cinque piani al posto di una casetta unifamiliare senza tener conto del contesto urbanistico;
- che ciò ha comportato e continua a comportare la distruzione del paesaggio urbano esistente e un disordine paesaggistico non più rimediabile;
- che ciò ha comportato e comporta danni morali e materiali – svalutazione della loro abitazione - alle famiglie che abitano nelle casette confinanti;
- che resta ancora da onorare la delibera di indirizzi urbanistici del Consiglio Comunale n°19 del 12 Febbraio 2009;
- che lo stesso programma elettorale della Coalizione Democratica, a pagina 23, recita “modificare il piano regolatore vigente in senso sostenibile ed ecocompatibile […] contenere il costruito operando anche sugli indici di cubatura; …”;
- che al momento sono stati presentati diversi progetti di trasformazione di casette in condomini di cinque piani;

Il CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

ad adottare entro due mesi un progetto di variante parziale al piano regolatore che modifichi la tipologia definita “case su strada” con una riduzione significativa della cubatura concessa, in attuazione della delibera di intenti approvata dal precedente Consiglio Comunale, che consenta di far scattare la norma di salvaguardia e quindi il non rilascio dei permessi di costruire in corso. In tal modo gli operatori che intendessero procedere nella realizzazione dei progetti già presentati sarebbero necessariamente tenuti ad adeguarli alle nuove disposizioni della variante sopra citata. Variante da considerare anticipazione di una più ampia che vada a modificare quegli aspetti del Piano Regolatore che in questi anni hanno rivelato incongruenze ed effetti indesiderati e che necessariamente richiede tempi più lunghi.

Collegno, 22 Ottobre 2009
Giovanni Lava

giovedì, novembre 12, 2009

Mozione:Solidarietà a Napolitano



Oggetto: Solidarietà al Presidente della Repubblica e alla Corte Costituzionale in difesa della democrazia in Italia
Considerato:
- che a seguito della sentenza della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano molti esponenti della maggioranza di governo ad iniziare dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi hanno espresso giudizi e accuse contro la Corte stessa e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che di fatto delegittimano le Istituzioni repubblicane che essi rappresentano;
- che in queste settimane si è parlato da parte del Centrodestra di “golpe” ogni volta che il nostro Presidente del Consiglio inciampava in fatti a lui avversi;
- che in questa occasione il Presidente del Consiglio ha più volte ha affermato “Meno male che Silvio c’è”, come se l’unico potere legittimo fosse quello da lui esercitato;

Il CONSIGLIO COMUNALE
- ESPRIME

· solidarietà al Presidente della Repubblica e alla Corte Costituzionale;
· preoccupazione per la delegittimazione continua delle Istituzioni repubblicane e della Costituzione che le prevede e regola la divisione dei poteri come garanzia per tutti in uno stato democratico;
· allarme per il rischio che corre la democrazia nel nostro paese alla luce delle affermazioni e dei comportamenti di esponenti di primo piano del Governo e del Parlamento, secondo i quali una volta ottenuto il consenso popolare tutto è ammesso e permesso in spregio alla Legge e alle altre Istituzioni repubblicane.

- IMPEGNA
il Presidente del Consiglio Comunale a trasmettere al Presidente della Repubblica, alla Corte Costituzionale e ai Presidenti di Camera e Senato copia del presente Ordine del Giorno

Collegno, 8 Ottobre 2009
Giovanni Lava

giovedì, novembre 12, 2009

Mozione: Requisiti nomine



Ampliamento dei requisiti soggettivi necessari per essere nominati
rappresentanti del Comune e del Consiglio Comunale presso enti,
aziende, istituzioni e commissioni
· Premesso che il Consiglio Comunale auspica una politica che sia al servizio dei cittadini e non diventi una professione a vita,
· Constatato che da molto tempo tutte le forze politiche promettono di tornare ad una politica fatta di competenza e passione che si occupi dei problemi delle persone non finalizzata al carrierismo personale,
· Verificato che uno dei mali della politica attuale, di cui tutti sono consapevoli e che tutti denunciano, è dato dalla lottizzazione delle poltrone ad appannaggio dei soliti noti, in gergo “Casta”

IL CONSIGLIO COMUNALE

DELIBERA

1) di confermare le modalità per le nomine e le designazioni dei rappresentanti del Comune di cui agli articoli 32, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41 del Regolamento sul funzionamento degli organi collegiali del Comune e di modificare l’articolo 33 relativo ai requisiti soggettivi aggiungendo alle lettere a), b), c), d), e), f), le lettere g) e h)

come segue:

g) non ricoprire incarichi politici all’interno dei partiti cittadini;

h) non aver ricoperto la carica di sindaco o di assessore nella precedente tornata amministrativa in questo Comune o in altri della Provincia di Torino.

2) di revocare l’incarico ai rappresentanti del Comune e del Consiglio Comunale attualmente in carica che non possedessero i requisiti soggettivi elencati all’art. 33 con le modifiche apportate al punto primo della presente delibera.

Giovanni Lava
Collegno, 16 Settembre 2009

giovedì, novembre 12, 2009

Mozione: Ampliamento delle nomine



· Premesso che il Consiglio Comunale auspica una politica che sia al servizio dei cittadini e non diventi una professione a vita,
· Constatato che da molto tempo tutte le forze politiche promettono di tornare ad una politica fatta di competenza e passione che si occupi dei problemi delle persone non finalizzata al carrierismo personale,
· Verificato che uno dei mali della politica attuale, di cui tutti sono consapevoli e che tutti denunciano, è dato dalla lottizzazione delle poltrone ad appannaggio dei soliti noti, in gergo “Casta”


IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA

1) di confermare le modalità per le nomine e le designazioni dei rappresentanti del Comune di cui agli articoli 32, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41 del Regolamento sul funzionamento degli organi collegiali del Comune e di modificare l’articolo 33 relativo ai requisiti soggettivi aggiungendo alle lettere a), b), c), d), e), f), le lettere g) e h)

come segue:

g) non ricoprire incarichi politici all’interno dei partiti cittadini;

h) non aver ricoperto la carica di sindaco o di assessore nella precedente tornata amministrativa in questo Comune o in altri della Provincia di Torino.

2) di revocare l’incarico ai rappresentanti del Comune e del Consiglio Comunale attualmente in carica che non possedessero i requisiti soggettivi elencati all’art. 33 con le modifiche apportate al punto primo della presente delibera.

Giovanni Lava
Collegno, 16 Settembre 2009

giovedì, novembre 12, 2009

Mozione: Sospensione dell’IVA sulla T.I.A.


 Premesso:
· che dal 1° gennaio 2005 a Collegno è entrata in vigore la Tariffa d'Igiene Ambientale (TIA) in sostituzione della Tassa Rifiuti Solidi Urbani (TARSU);
· che sulla Tia è stata applicata l’Iva del 10%;
· che la Corte Costituzionale, con sentenza n. 238/2009, ha sancito che la T.I.A. va qualificata come tassa (prestazione di carattere tributario) e pertanto sulla stessa non va applicata l’IVA, non rientrando la TIA nell’ambito di applicazione dell’Imposta sul valore aggiunto;
· che gli utenti collegnesi hanno diritto al rimborso dell’Iva non dovuta per gli anni in cui è stata applicata;

Scontato che dal prossimo anno l’Iva non può più essere applicata,

Il consiglio comunale impegna il Sindaco e l’Amministrazione,

quali soci del Consorzio Cados, preposto all’emissione e riscossione delle bollette relative alla T.I.A., a mettere in atto tutte le procedure per favorire i rimborsi agli utenti dell’IVA versata e non dovuta relativa agli anni precedenti, sotto forma di detrazione dalla TIA 2010, in modo da non penalizzarli con dispendiose procedure in termini di tempo e danaro, come da molte parti sono sollecitati a fare.

Collegno, 16/09/2009
Il consigliere comunale
Giovanni Lava

giovedì, novembre 12, 2009

Interrogazione: Disservizi all’Ecocentro


Una cittadina collegnese racconta: “Mercoledì 1° Luglio 2009 ho riempito la mia auto di vecchi piccoli elettrodomestici da smaltire (aspirapolveri, tostapane etc...) e mi sono recata all'Ecocentro di Collegno dove sono stata accolta da due addetti che mi hanno comunicato che non era possibile depositare gli elettrodomestici in quanto i containers predisposti erano colmi e, malgrado le loro chiamate, la società responsabile non era ancora venuta a svuotarli. Mi hanno suggerito di ripassare nel pomeriggio....e così ho fatto: erano ancora pieni . Mi hanno quindi detto di provare a ripassare … Il giorno dopo ho telefonato in Comune, ufficio ambiente, e ho esposto la situazione sottolineando che è IMPOSSIBILE una gestione di questo tipo. Anche i cittadini sensibili al corretto smaltimento dei rifiuti, con una gestione così, vengono ''sfiniti'' e si ritrovano con rifiuti (anche ingombranti) di cui non riescono a liberarsi in modo corretto.
Cosa dobbiamo fare a questo punto? Incrementare le discariche abusive o buttare il tutto nottetempo nel primo posto che ci capita?
Io non VOGLIO farlo, ma il Comune come pensa di risolvere il problema?
Dal Comune mi ha detto che non è di loro responsabilità diretta, ma di un consorzio, non il CIDIU, ma ancora un altro.... se ho capito bene dovrebbe essere il CADOS.
Ho fatto presente che è il Comune che ha comunque firmato ed accettato l'accordo ed è quindi il COMUNE responsabile della situazione dinanzi ai cittadini. Mi ha dato ragione, ma si sa... aver ragione serve a ben poco...
In ogni caso mi sono fatta lasciare il numero di telefono del consorzio ed il nome del responsabile da interpellare: ho telefonato un paio di volte, ma nessuno mi ha risposto”.

Dopo aver letto la testimonianza e parlato direttamente con la cittadina in questione, il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA

INTERROGA

L’Amministrazione comunale per sapere:

1. se la situazione denunciata è alla sua attenzione, da quanto tempo va avanti e quale iniziative sono state intraprese per evitare che continui a ripetersi;
2. di spiegare come sia possibile che ciò accada e a cosa sia dovuto il fatto che dal Cados non rispondano al telefono ;
3. come pensa di evitare tale disservizio e le gravi conseguenze che ne possono derivare a danno dell’ambiente con i cittadini infuriati che possono liberarsi dei rifiuti abbandonandoli lungo una strada;
4. come si possa gestire un Ecocentro dall’orario già ridotto che non garantisce neppure nell’orario di apertura il ritiro dei rifiuti;
5. cosa pensa di fare concretamente nell’immediato per evitare che il disservizio dell’Ecocentro incrementi ulteriormente le discariche abusive sul territorio comunale.

Collegno, 7 Luglio 2009 Giovanni Lava

giovedì, novembre 12, 2009

Interrogazione: Raccolta rifiuti


Considerato:
- che in data 31 Maggio 2007 il CIDIU presentava alla Giunta comunale il progetto della cosiddetta “Fase2” della raccolta differenziata, ovvero l’individuazione di aree del territorio comunale ove bisognava intervenire sul sistema di raccolta sostituendo i comuni cassonetti con contenitori molto più capienti (le campane da 3000 litri e oltre). Questi potevano essere sia di superficie che interrati, comunque disposti sulla strada seppure assegnati agli stabili di prossimità;
- che nell’ottobre 2007, durante nel corso di un’assemblea pubblica organizzata dal Comitato “Con e per il cittadino” il sindaco Silvana Accossato a nome del Comune e Carlo Gai a nome del CIDIU hanno illustrato il progetto e hanno affermato che sarebbero state installate circa 60 postazioni di isole ecologiche, di cui 6 o 7 di tipo interrato ubicate in luoghi di particolare pregio;
- che ad oggi le postazioni realizzate si aggirano intorno a poco più di 30 e quelle interrate sono solo 4;.
- che è stata fino ad oggi disattesa la promessa dell’alternativa delle isole ecologiche di prossimità nei condomini che si affacciano su via Oberdan e nel condominio di via Bardonecchia 17;
- che si era anche promesso di abbellire le postazioni delle isole ecologiche con aiuole, fioriere oppure mascherarle con casette di legno;
- che presso le suddette isole ecologiche frequentemente vengono abbandonati rifiuti fuori dai cassonetti;
- che ultimamente il CIDIU ha installato in alcuni condomini una serratura “universale” ai cancelli che permette ai suoi operatori di entrare nei cortili e movimentare gratuitamente i cassonetti;

il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA

INTERROGA

l’Amministrazione per sapere:

Quante isole ecologiche di prossimità sono state installate e che cosa ha impedito di portare a termine il progetto complessivo promesso e se
quando sarà portato a termine.
Che cosa ha impedito di mantenere le promesse in via Oberdan e in via Bardonecchia e se e quando si pensa di onorarle.
Quando si pensa di rendere le isole ecologiche meno impattanti con le fioriere, aiuole e casette di legno.
Se vi siano dei controlli per evitare che i cittadini incivili abbandonino i rifiuti nei pressi dei cassonetti. Quante sanzioni a tal proposito sono state comminate e per quale importo complessivo.
In quanti condomini sono state installate le serrature universali per la movimentazione gratuita dei cassonetti e con quali criteri sono stati scelti. Se tale sistema verrà esteso a tutti i condomini per non creare disparità e ingiustizie nei confronti dei condomini costretti a servirsi di un servizio a pagamento.
Il servizio della movimentazione gratuita offerto dal CIDIU è destinato a restare tale oppure una volta subentrato ad altri soggetti privati se ne chiederà il pagamento. In tal caso a quanto ammonterà la spesa per ogni singola famiglia?

Collegno, 6 Ottobre 2009
Giovanni Lava

giovedì, novembre 12, 2009

Interrogazione: Nuova edicola funeraria






Oggetto: Costruzione nuova edicola funeraria proprietà Palitto

Considerato:

- che anche per il cimitero dovrebbe valere il rispetto e la salvaguardia dei “campi” più antichi così come si è fatto per il centro storico della città;
- che in data 7/12/2007 è stata concesso il permesso di costruire n°189 al signor Mauro Palitto su progetto dell’architetto Marina Palitto;
- che i lavori per l’esecuzione del progetto, come dichiarato sul cartello esposto, hanno avuto inizio in data 17/11/2008 e sarebbero dovuti terminare entro il 15/05/2009;
- che l’opera - un cubo di cemento, come si vede dalle foto allegate - appare come un vero e proprio pugno nell’occhio al confronto con il paesaggio cimiteriale circostante;
- che l’interno tra l’incompiuto e i rifiuti reca offesa al decoro del cimitero;

il sottoscritto consigliere comunale di CIVICA

INTERROGA

l’Amministrazione per sapere:

1. in che modo si pensa di ovviare allo scempio in oggetto;

2. come e quando si pensa di far porre termine ai lavori in modo da poter ripristinare se non il paesaggio ormai distrutto, almeno il decoro del cimitero;

3. se e quali norme urbanistiche si intendono approvare a difesa dell’integrità dei primi campi del cimitero, patrimonio culturale e memoria storica di Collegno da preservare e non da distruggere con operazioni estemporanee e di dubbio gusto come quella in oggetto.


Collegno, 8 settembre 2009
Giovanni Lava