La visita della Borletti Buitoni con il codazzo pidiessino al seguito.
Come non essere entusiasti dell'entusiasmo manifestato dal Sottosegretario di Stato ai Beni Culturali on. Ilaria Borletti Buitoni dopo la visita alla nostra città. Siamo sinceramente orgogliosi del fatto che abbia così tanto apprezzato le due perle collegnesi: la Certosa Reale e il Villaggio Leumann. Apprezzati da una persona che di beni culturali se ne intende sul serio, essendo stata presidente del FAI. Ci auguriamo che tanto entusiasmo si concretizzi poi in uno stanziamento del governo, almeno sufficiente al restauro della Cappella dell'Annunziata che sta cadendo a pezzi.
Mentre non facciamo fatica a comprendere l'entusiasmo per le due perle cittadine, che solo l'incuria degli amministratori comunali che si sono succeduti nel tempo ha fatto sì che fino ad oggi non siano stati valorizzati e conosciuti come meriterebbero, non sappiamo bene cosa l'abbia così tanto entusiasmata degli amministratori collegnesi vecchi e nuovi che le hanno fatto da corona durante la visita. Ha detto che sarebbero un esempio di come si amministra con passione il patrimonio culturale di una città. Sarà frutto dell'abbaglio che deve averla colta dopo la sua recente adesione al Pd.
E noi che per anni abbiamo denunciato l'incuria in cui venivano lasciati e in parte continuano ad esserlo sia la Certosa che il Villaggio Leumann. Quanto siamo stati ciechi a non vedere tanta bontà nei vari D'Ottavio, Accossato e oggi Casciano.
La visita della sottosegretaria è stata sicuramente una buona iniziativa per pubblicizzare la nostra città e i suoi tesori architettonici. La speranza è che non sia stata solo un'occasione per uno spot a buon mercato per i nostri amabili e indefessi amministratori. Che non faccia la fine di quell'altra passeggiata, quella con Vittorio Sgarbi, sponsorizzata da Boetti Villanis. E' vero che una passeggiata non la si nega a nessuno, ma aspettiamo con ansia di vedere fatti concreti altro che l'Art Bonus tanto citato dalla Borletti Buitoni.
Non abbiamo capito però se si è trattato di una visita ufficiale o una visita di partito, visto che dalle foto pubblicate sui social dai vari fortunati partecipanti si intravedono solo personaggi con la tessera del partito in tasca, il Pd ovviamente. Si tratterebbe, in tal caso, di un altro esempio del clima da basso regime che ormai esiste a Collegno. Della visita della dott.ssa Borlotti non è stata data notizia alla città e meno che mai ai consiglieri comunali in generale nè alla commissione cultura in particolare. Questo non ha impedito invece di parteciparne l'arrivo agli esponenti locali del Pd che erano presenti in gran numero anche quelli che non sono nè onorevoli nè amministratori, nè tantomeno consiglieri comunali. Anche la visita di un sottosegretario è di fatto diventata un affare da consumarsi in famiglia. Nella grande famiglia Pd, ogni giorno più larga, dove tutti si amano e si vogliono un bene da pazzi.
Come non essere entusiasti dell'entusiasmo manifestato dal Sottosegretario di Stato ai Beni Culturali on. Ilaria Borletti Buitoni dopo la visita alla nostra città. Siamo sinceramente orgogliosi del fatto che abbia così tanto apprezzato le due perle collegnesi: la Certosa Reale e il Villaggio Leumann. Apprezzati da una persona che di beni culturali se ne intende sul serio, essendo stata presidente del FAI. Ci auguriamo che tanto entusiasmo si concretizzi poi in uno stanziamento del governo, almeno sufficiente al restauro della Cappella dell'Annunziata che sta cadendo a pezzi.
Mentre non facciamo fatica a comprendere l'entusiasmo per le due perle cittadine, che solo l'incuria degli amministratori comunali che si sono succeduti nel tempo ha fatto sì che fino ad oggi non siano stati valorizzati e conosciuti come meriterebbero, non sappiamo bene cosa l'abbia così tanto entusiasmata degli amministratori collegnesi vecchi e nuovi che le hanno fatto da corona durante la visita. Ha detto che sarebbero un esempio di come si amministra con passione il patrimonio culturale di una città. Sarà frutto dell'abbaglio che deve averla colta dopo la sua recente adesione al Pd.
E noi che per anni abbiamo denunciato l'incuria in cui venivano lasciati e in parte continuano ad esserlo sia la Certosa che il Villaggio Leumann. Quanto siamo stati ciechi a non vedere tanta bontà nei vari D'Ottavio, Accossato e oggi Casciano.
La visita della sottosegretaria è stata sicuramente una buona iniziativa per pubblicizzare la nostra città e i suoi tesori architettonici. La speranza è che non sia stata solo un'occasione per uno spot a buon mercato per i nostri amabili e indefessi amministratori. Che non faccia la fine di quell'altra passeggiata, quella con Vittorio Sgarbi, sponsorizzata da Boetti Villanis. E' vero che una passeggiata non la si nega a nessuno, ma aspettiamo con ansia di vedere fatti concreti altro che l'Art Bonus tanto citato dalla Borletti Buitoni.
Non abbiamo capito però se si è trattato di una visita ufficiale o una visita di partito, visto che dalle foto pubblicate sui social dai vari fortunati partecipanti si intravedono solo personaggi con la tessera del partito in tasca, il Pd ovviamente. Si tratterebbe, in tal caso, di un altro esempio del clima da basso regime che ormai esiste a Collegno. Della visita della dott.ssa Borlotti non è stata data notizia alla città e meno che mai ai consiglieri comunali in generale nè alla commissione cultura in particolare. Questo non ha impedito invece di parteciparne l'arrivo agli esponenti locali del Pd che erano presenti in gran numero anche quelli che non sono nè onorevoli nè amministratori, nè tantomeno consiglieri comunali. Anche la visita di un sottosegretario è di fatto diventata un affare da consumarsi in famiglia. Nella grande famiglia Pd, ogni giorno più larga, dove tutti si amano e si vogliono un bene da pazzi.
Giovanni Lava