Un progetto incomprensibile. Interrogazione di CIVICA.
Mentre ovunque si innalzano muri o si minaccia di farlo, a Collegno si vogliono aprire brecce nel muro dell'ex OP lungo via Torino, ma, a differenza di quello che potrebbe sembrare, neppure in questo caso si tratta di un'azione meritevole.
Mentre ovunque si innalzano muri o si minaccia di farlo, a Collegno si vogliono aprire brecce nel muro dell'ex OP lungo via Torino, ma, a differenza di quello che potrebbe sembrare, neppure in questo caso si tratta di un'azione meritevole.
Da qualche tempo all'uscita del sottopasso della stazione ferroviaria lato via Martiri 30 Aprile è apparso un cartellone (foto sotto) nel quale si annuncia l'apertura di una porta nel muro dell'ex OP per favorire - udite udite - l'ingresso degli studenti e dei fruitori del parco.
Che si tratti di una sciocchezza è evidente, visto che di ingressi al parco c'è ne sono a iosa. Che si tratti di uno sfregio ad uno dei simboli - ahimè colpevolmente lasciato alle ingiurie del tempo - della storia di Collegno anche.
CIVICA ha presentato un'interrogazione (leggi) per sapere innanzitutto da chi e quando è stato approvato il progetto. Infatti ci risulta che il progetto non solo non c'è ma che sarebbe necessaria preventivamente l'autorizzazione della Sovrintendenza. Se così fosse, come si spiega il cartellone? E che valore hanno questi annunci? Uno scherzo?
Rimane anche la curiosità di sapere da dove nascano certe idee balzane. Chi c'è dietro? Guarda caso l'idea di aprire un altro ingresso al parco in quel punto è iniziata a circolare da quando è stata costruita la palestra. Che i suggeritori si trovino tra i frequentatori della palestra? Il dubbio è più che legittimo.
CIVICA ha presentato un'interrogazione (leggi) per sapere innanzitutto da chi e quando è stato approvato il progetto. Infatti ci risulta che il progetto non solo non c'è ma che sarebbe necessaria preventivamente l'autorizzazione della Sovrintendenza. Se così fosse, come si spiega il cartellone? E che valore hanno questi annunci? Uno scherzo?
Rimane anche la curiosità di sapere da dove nascano certe idee balzane. Chi c'è dietro? Guarda caso l'idea di aprire un altro ingresso al parco in quel punto è iniziata a circolare da quando è stata costruita la palestra. Che i suggeritori si trovino tra i frequentatori della palestra? Il dubbio è più che legittimo.
Se si fa mente locale, si capisce come gli studenti e i fruitori del parco arrivino da Ovest o da Est dove si trovano le fermate dei bus e del treno come i parcheggi, e in futuro l'eventuale fermata del metrò. A chi gioverebbe dunque aprire un altro ingresso?
Il punto in via Torino dove si vorrebbe aprire il varco |
Non solo non è opportuno ma, volendo, di interventi ce ne sono di urgenti se proprio si hanno delle risorse da investire. Come CIVICA ne suggeriamo almeno tre: 1) il restauro del muro che, se si continua a lasciare alle intemperie e all'avanzare della vegetazione, prima o poi crolla;
2) la realizzazione di una pista in terra battuta che permetta di camminare o correre anche lungo il muro in questione;
3) estendere l'illuminazione nella zona Nord del parco in modo da consentire ai cittadini di frequentarla in sicurezza anche di notte quando fa buio presto come ora. Il parco, infatti, si è a poco a poco trasformato nella più grande palestra sportiva a cielo aperto della città per di più gratuita.
3) estendere l'illuminazione nella zona Nord del parco in modo da consentire ai cittadini di frequentarla in sicurezza anche di notte quando fa buio presto come ora. Il parco, infatti, si è a poco a poco trasformato nella più grande palestra sportiva a cielo aperto della città per di più gratuita.
Giovanni Lava