martedì, novembre 02, 2010

Riceviamo e pubblichiamo

Pace in piemontese? Demenziale!
Il genitore che ha scritto per le multe all'asilo ha pienamente ragione, una volta i civic erano più comprensivi e meno attenti alla cassa,
ma le multe non erano ancora a bilancio comunale, qui il sindaco dovrebbe intervenire, io le ho già scritto tempo fa per una multa in corso Francia, legale, ma assurda.

Demenziale, invece, la scritta della pace in piemontese, tutti i totalitarismi cominciano con la rivendicazione della lingua, da lingua privata a lingua nazionale. E adesso a Torino capitale d'Italia non abbiamo neppure i soldi per le bandiere tricolori!!!!!
La Lega con l'uscita del piemunteis in Consiglio comunale mi ha fatto pronfondamente indignare, come mi fanno indignare tutti i sottotitoli dei paesi occitani (e di Bolzano), che, oltre che rasentare il ridicolo per un passato medioevale e da gabelle, rivendicano un passato di servitù ed ignoranza, quando nelle montagne piemontesi si viveva molto più miseramente che nel Delfinato sotto la Francia. Proprio sotto i Savoia si sono costruite grandi chiese in villaggi con poche anime, che dimostra la perfetta alleanza tra Trono e Altare per legittimare il potere assoluto dei Savoia, regnanti per volontà divina, quando l'Inghilterra aveva una monarchia costituzionale da secoli! Vorrei essere avvisata se si parla ancora di questo problema in Consiglio e se avrò un minimo di possibilità di parola. Io sono piemontese e sabauda nel dna, non mi sarebbe possibile parlare con mio fratello se non in piemontese. Mia sorella invece lo capisce solo più e non lo sa parlare, quindi ha perso due delle quattro abilità linguistiche che tutte le lingue vive hanno. Questo è stato causato dalla poca conoscenza e professionalità delle maestre di quel periodo che dicevano che chi parlava piemontese parlava male l'italiano, senza sapere che il bambino che parla già un dialetto, con la lingua nazionale ha già un sistema bilingue nel suo dna e imparerà prima a comparare meglio anche nell'apprendimento delle strutture delle lingue nazionali. Detesto l'imperialismo linguistico anglo-americano che da lingua dei computer è diventata lingua internazionale, ma questo è praticamente necessario come lo è stata la mia scelta di insegnare inglese (lingua rozza e senza sintassi), quando ero laureata anche in francese e tedesco, con due splendide letterature, che sono il cuore di un popolo. Ho dovuto scegliere per ragioni di mercato e se non altro oggi non mi lamento che non ho avuto lavoro con la cattedra di francese! Ma questi sfoggi contadineschi del piemontese in pubblico, mi danno fastidio perchè vogliono escludere proprio quelli che nella nostra cultura vorrebbero entrare, lo ritengo anche, di conseguenza, controproducente. Proprio l'altra sera con Le Vos Grise sono andata a cantare dagli alpini di Pianezza (pur di cantare canterei qualsiasi cosa), ma il discorso in piemontese ha irritato alcuni alpini e mogli venete e meridionali ed io ho dato loro ragione. L'ho fatta troppo lunga, ma non mi sono mai piaciuti i meridonali che, poveretti, per integrarsi hanno violentato la loro cultura, quando l'italiano come integrazione doveva bastare e avanzare per tutti, anche per i piemontesi che non sanno ancora parlarlo! Da cavouriana come sono, dico che dobbiamo ammettere che l'Unità d'Italia non ha funzionato perchè ha ereditato la corruzione vaticana, la burocrazia dei Borboni e la "narrowmindedness" (ristrettezza) dei piemontesi albertini. Per questo l'Unità d'Italia va rifondata e non sopportata. Scusate lo sfogo,
Rosanna Carnisio