Dopo mesi che i servizi igienici nel parco Dalla Chiesa restavano chiusi per la mancanza di acqua corrente, ci voleva lo scandalo a seguito della pubblicazione su Luna Nuova della denuncia dei cittadini per smuovere l'amministrazione e correre ai ripari. Così da stamattina sono in corso i lavori di scavo e se tutto va bene già da domani si saprà se i gabinetti potranno essere di nuovo in funzione oppure no.
Il dirigente e l'assessore ai Lavori Pubblici, interpellati dal sottoscritto, hanno spiegato come mai si è arrivati a tanto. Tutto dipenderebbe dal fatto che le condotte idriche fatiscenti sono di proprietà dell'Asl, che non ha molto interesse a spendere dei soldi per garantire un servizio per la cittadinanza che non le compete. Dall'altra il Comune ha qualche problema a spendere dei soldi su strutture che non sono di sua proprietà.
Al momento tutti gli edifici comunali, la scuola, il Cidiu, Villa5 sono autonomi, perchè si sono allacciati direttamente sulla condotta di corso Pastrengo. A dipendere ancora dalle vecchie condotte del manicomio sono i gabinetti, il chiosco, lo chalet delle bocce, il padiglione 21 (squatter), le fontanelle. La condotta che le alimenta parte dalla centrale termica e passando sotto al vascone arriva fino in fondo verso via Torino. Proprio davanti a Villa 5 da mesi c'è una perdita dovuta alla fatiscenza della condotta. Così l'Asl è stata costretta a chiuderla. Anche il locale delle ex cucine dove sono sistemate alla meglio delle classi del Curie era rimasto senz'acqua. Qui il Comune è già intervenuto portando l'acqua dall'edificio scolastico. Anche qui in realtà a farsene carico avrebbe dovuto essere la Provincia, ma aspetta e spera... Poi la Provincia non c'è più.
Con l'intervento in corso si cercherà di chiudere la condotta a monte della perdita d'acqua, nella speranza che non ve ne siano altre. Se tutto va bene si riapre la condotta e gli edifici elencati sopra potranno essere di nuovo alimentati.
Tutto bene, dunque? Direi proprio di no. A nostro avviso il problema sta nella coabitazione tra l'Asl proprietaria del parco e il Comune che lo gestisce. Il rapporto è regolato da una convenzione, che si limita ad affidare al Comune la cura della superficie, ma nulla dice sulle infrastrutture. Queste restano a carico dell'Asl che però evidentemente non ha nè la possibilità economica, ma soprattutto l'interesse a tenerle in ordine. Interesse invece che dovrebbe avere e molto forte il Comune, visto che il parco è il luogo più frequentato ed amato dai suoi cittadini. Quindi sarebbe proprio il caso di riprendere in mano il destino del parco e dei suoi edifici e cercare una soluzione che funzioni capace di dare ogni tipo di risposta.
Tornando alla vicenda dei servizi igienici, l'approssimazione comunque appare anche da altro. Basta leggere il cartello (per leggere clicca sopra) affisso sulla struttura che vi proponiamo sotto:
L'avviso che i bagni non funzionano è su di un biglietto firmato "Piazza ragazzabile". Ignoravamo che l'iniziativa benemerita di Piazza Ragazzabile fosse diventata l'ufficio, il dirigente, l'assessore o il sindaco che dà avvisi alla popolazione.
Infatti qualche cittadino arrabbiato ha aggiunto il biglietto (per leggere clicca sopra) che segue che dà l'indicazione su a chi rivolgersi per reclamare.
Non basta. Se proprio la vogliamo dire tutta, i bagni anche dopo il recente rifacimento non sono adeguati al numero di persone che soprattutto in estate frequentano il parco e soprattutto lasciano a desiderare per la pulizia. Se poi qualcuno preferisce servirsi degli alberi e delle siepi per fare il bisognino, non c'è da meravigliarsi più di tanto.
Giovanni Lava