venerdì, gennaio 10, 2014

LA FUSIONE FANTASMA TRA CIDIU E COVAR 14

Nei comuni Covar si vota, in quelli Cidiu silenzio tombale.
La fusione tra il Cidiu e Covar 14 rappresenta un ulteriore esempio di come i nostri amministratori intendono la trasparenza. Sono ormai mesi che se ne parla, che se ne scrive nei documenti, che si elaborano bozze, ma nessuno avverte l'esigenza di spiegare al popolo sovrano o almeno ai suoi rappresentanti in consiglio comunale di che si tratta in concreto. Soprattutto nessuno spiega ai cittadini che cosa ci guadagneranno in termini di servizi e di tariffe, nè tantomeno se l'operazione avviata rappresenta un modo efficace per incrementare l'occupazione o per ridurla.
A leggere la bozza che gli addetti ai lavori si palleggiano da mesi e che nelle segrete (?) stanze continua ad essere limata, la fusione tra Cidiu Servizi Spa (resta un mistero il ruolo di Cidiu Spa) e Covar 14 (ne fanno parte i comuni di Beinasco, Bruino, Candiolo, Carignano, Castagnole Piemonte, La Loggia, Lombriasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Osasio, Pancalieri, Piobesi Torinese, Piossasco, Rivalta Torinese, Trofarello, Villastellone, Vinovo e Virle Piemonte) dovrebbe costituire il primo passo verso una mitica ed unica Società Integrata che si occuperà del ciclo completo dei rifiuti nell'ambito territoriale torinese. 
Nella bozza in nostro possesso l'assemblea consortile del Cidiu costituita dai sindaci dei comuni che ne fanno parte approva la Relazione conclusiva del gruppo di lavoro gestito dall'ing. Foietta presidente dell'Ator in cui si dispone la fusione tra Cidiu Servizi e Covar 14, si dice anche "di condividere la necessità di procedere attraverso una gara a doppio oggetto alla cessione ad un unico partner industriale il 49% delle quote e lo svolgimento dei servizi di gestione dei rifiuti urbani". Si dice anche che il contratto di servizio di questa nuova società con i consorzi dei comuni avrà durata ventennale.
Grazie a questa operazione si promettono efficienza nei servizi, costi inferiori, migliori tariffe e così via. Quello che non è spiegato è come mai ci sono altri consorzi della provincia che non aderiscono a questo modello. Se è così ottimale, perchè c'è chi si tira indietro? O almeno si avvia verso la Società Integrata con passo più lento?
Tra le altre cosè c'è anche l'impegno a conferire solo ed esclusivamente all'inceneritore tutti i rifiuti non differenziati per i prossimi 20 anni.
Per cercare di avere qualche risposta da chi di dovere CIVICA ha protocollato ieri un'interrogazione (cliccare sopra).
A proposito di inceneritore, continuano gli allarmi e le preoccupazioni della popolazione che vive nelle sue vicinanze. Per chi volesse saperne di più giovedì 16 gennaio alle ore 17 presso la sala consiliare del Comune di Grugliasco di piazza Matteotti è convocata d'urgenza una riunione del Comitato di Controllo dell'inceneritore con all'ordine del giorno i seguenti punti:
1) Emissione del termovalorizzatore del Gerbido e segnalazioni dei cittadini ad Arpa
Piemonte.
2) Aggiornamento in merito allo stato di attuazione del Piano di Sorveglianza Sanitaria.