martedì, febbraio 16, 2016

LA SCOMMESSA DI CIVICA

Il voto favorevole alla delibera "Collegno Rigenera".
CIVICA per Collegno non si è tirata indietro e ha dato il suo voto favorevole ad una delibera che promette una riqualificazione della città senza più le colate indiscriminate di cemento del più o meno recente passato. CIVICA ha voluto prendere per buone le promesse del sindaco e scommettere sulla sua buona fede. Cosa non da poco se si considera che Francesco Casciano nel periodo più aggressivo verso il territorio collegnese ricopriva la carica di assessore. CIVICA ha votato a favore nonostante la nomina come consulente gestore di Collegno Rigenera dello stesso architetto a cui fanno capo gran parte dei progetti realizzati dalla famigerata Collegno 2000 srl negli anni della grande speculazione edilizia. Un vulnus che da solo avrebbe giustificato un voto contro se solo non avessimo voluto giudicare nel merito la delibera e apprezzarne le premesse e le promesse.
La volontà di non consumare altro terreno libero, di guardare più gli interessi generali della città che quelli degli operatori dell'edilizia a cui si chiede in sostanza di accontentarsi di un minimo guadagno, ci hanno convinti che questa potrebbe davvero essere la volta buona in cui a Collegno si realizza una svolta nelle politiche urbanistiche in senso ambientalista come chiediamo da sempre. E pazienza se la svolta avviene ad opera di Casciano!
Ci siamo anche convinti che le nuove generazioni di consiglieri del Pd abbiano una sensibilità nei confronti della salvaguardia dell'ambiente sconosciuta a molti di quelli che li hanno preceduti targati falce e cemento (vedasi le commistioni con le cosiddette cooperative rosse). Se poi addirittura l'ex sindaco Accossato riconosce pubblicamente che avevano ragione coloro che già 20 o 30 anni fa si opponevano alla cementificazione, per cui, anche se non lo dice, per contrasto avevano torto quelli che fino ad ieri l'hanno consentita, allora forse davvero qualcosa sta cambiando ... Anche se si tratta di una magra consolazione se si considera che i buoi sono ormai quasi tutti già scappati.
Il voto favorevole di CIVICA è stato reso più facile dal fatto che quella votata è solo una delibera di indirizzi al sindaco, alla giunta e agli uffici e quindi non è un vero e proprio strumento urbanistico. Gli strumenti urbanistici che ne discenderanno - dalla perimetrazione degli ambiti di intervento ai progetti veri e propri - dovranno tutti passare dal consiglio comunale, per cui se non ci convinceranno saremmo sempre in tempo a votare contro.
La delibera metterà in moto tutto il po' po' di interventi rappresentati dalle manifestazioni di interesse? Su questo ci sono molti dubbi. A quanto pare la proprietà della Sandretto a queste condizioni ha già sbattuto la porta. A detta di alcuni non ci sarebbero le condizioni economiche per muovere neppure un mattone. Noi non siamo così pessimisti e restiamo in ogni caso dell'idea che è meglio continuare ad avere un capannone vuoto che una schifezza realizzata al suo posto.
Va anche detto che la situazione urbanistica di Collegno e la necessità di difendere le aree ancora libere dalla cementificazione rendono urgente mettere mano al piano regolatore approvato definitivamente nel 2003 ma pensato alla fine degli anni Novanta, un secolo fa. Se è troppo complesso mettere in pista un piano regolatore ex novo, una variante strutturale a quello esistente si rende necessaria e urgente anche per non creare disparità tra chi è coinvolto nell'operazione Collegno Rigenera e il resto della città. Allora, dai sindaco Casciano e assessore Martina, mettetevi all'opera!
Giovanni Lava