lunedì, aprile 13, 2015

TERMOVALIZZATORE SI', STRATEGICO NO!

Lettera a Chiamparino sulla modica quantità di inceneritore.
Per la prima volta sull'inceneritore c'è unità di tutto il consiglio comunale di Collegno. Basta un po' di ipocrisia e l'accordo è fatto. Come tutti sanno sull'inceneritore del Gerbido ci sono sempre stati due partiti, quella dei contrari senza se e senza ma e quella dei favorevoli a prescindere. Tra i primi si colloca anche la nostra lista CIVICA. Le motivazioni sono note. L'incenerimento dei rifiuti checché se ne dica produce inquinamento e manda in fumo rifiuti che potrebbero essere riciclati. I favorevoli sostengono invece che al momento non ci sarebbero soluzioni adeguate per eliminare i rifiuti. Mentono sapendo di mentire. Il fatto è che dietro gli inceneritori vi è un business notevole, una gallina dalle uova d'oro.
Ad unire i due "partiti" contrapposti nel nostro caso è stato il decreto "Slocca Italia" di Renzi, che tra le tante cose sfavorevoli all'ambiente prevede anche un sistema integrato a livello nazionale dei termovalorizzatori. In soldoni vuol dire che se in una regione italiana non sanno come gestire i rifiuti possono spedirli in un'altra dove vi sia un inceneritore sottoutilizzato. E per rendere gli inceneritori sottoutilizzati il decreto prevede anche che si possa utilizzarli al limite massimo delle loro capacità. In sostanza far bruciare più rifiuti di quelli previsti dal protocollo di sicurezza di ogni inceneritore.
Bene a Collegno il M5S e il Centro Destra Uniti per Collegno avevano presentato due mozioni che chiedevano di non inserire l'inceneritore del Gerbido nell'elenco nazionale degli inceneritori disponibili. Va detto che anche senza il decreto "Slocca Italia" è già accaduto che i rifiuti di Genova alluvionata siano finiti a Gerbido, mentre quelli di Torino nel frattempo sono stati riportati a Cassagna. Quella però era un'emergenza. Ora l'emergenza diventerebbe strutturale.
A questo punto il Pd collegnese, bontà sua, considerato che lo stesso Chiamparino si era espresso contro l'inserimento del Gerbido nell'elenco, ha proposto invece che discutere le due mozioni far scrivere una lettera (leggi) dall'assessore e dal sindaco a nome di tutto il consiglio comunale al presidente della Regione Piemonte. Anche CIVICA si è adeguata, visto la comunanza di intenti, ma noi non possiamo non denunciare che si tratta di una bella ipocrisia che fa fine e non impegna.
Ci pare contraddittoria soprattutto la posizione del Pd e del Centro Destra che sono sempre stati a favore dell'inceneritore, i quali hanno sempre negato che vi siano rischi per la salute. ma se non vi sono rischi per la salute, perchè dovrebbero essercene se si bruciassero un po' di rifiuti in più? Il fatto è che con poca spesa hanno aderito ad una iniziativa che può essere venduta come ambientalista, tanto a decidere non sarà neppure Chiamparino. Voi che dite, saliranno sulle barricate se invece il loro governo inserirà anche l'inceneritore del Gerbido nel famigerato elenco?
Giovanni Lava