Dopo otto mesi e passa di letargo pare che la Giunta Casciano cominci a dare qualche segno di vita. Il timido segnale è stato avvertito dagli osservatori più attenti nel consiglio comunale di giovedì scorso. A rompere il ghiaccio è stato l'assessore Matteo Cavallone con due delibere, una ha a che fare con la gestione della Lavanderia a Vapore e l'altra con la mensa scolastica. In entrambi i casi, a quanto si è potuto sapere, cambiare è stata più che una scelta una necessità, ma pur sempre di novità si tratta.
Nel primo caso la delibera sulla gestione della Lavanderia a Vapore prende atto che dopo sei anni di onorato servizio il modello precedente non aveva più un futuro. L'affidamento del centro per la danza al Balletto Teatro di Torino di Loredana Furno cesserà a maggio 2015 soprattutto per il venir meno dei finanziamenti regionali. A sostituire il precedente rapporto sarà un diverso gestore da reperire sulla base di quanto previsto dal Protocollo di intesa tra la Regione Piemonte e il Comune di Collegno che garantirebbe a detta dell'assessore una maggiore certezza di finanziamenti regionali.
La Lavanderia a Vapore dovrà essere un centro per la produzione, ospitalità e promozione della danza aperta al mondo e non esclusiva di una sola compagnia come è stato finora. Compito del nuovo gestore dovrà essere quello di approntare programmi annuali di spettacoli di danza ma non solo, anche di altre attività artistiche.
Più rilevante dal punto di vista dell'interesse per i cittadini è stata poi l'approvazione della delibera che rivoluziona la gestione delle prenotazioni e del pagamento della mensa scolastica.
Il punto più discusso che cambierà le abitudini della famiglie con figli in età scolastica sarà il passaggio dal post al pre-pagato grazie all'informatizzazione di tutte le operazioni. Finora si pagava dopo aver usufruito della mensa, ora si pagherà prima, un po' come accade con i gestori telefoni cellulari. I vantaggi per l'amministrazione stanno nell'incassare prima le quote mensa e di veder ridurre la percentuale di insoluti, per i cittadini i vantaggi vanno cercati nella più flessibile possibilità di pagamento e nel pagare il numero effettivo dei pasti consumati e non sulla base di un consumo presunto con conguagli in ritardo con un conseguente più facile e immediato controllo.
A sentire l'assessore si è trattato in primo luogo di una scelta obbligata. La banca Unicredit che svolge le funzioni di cassa per il Comune finora ha garantito la bollettazione gratuita del pagamento dei pasti. Dal prossimo 31 dicembre non svolgerà più questo servizio gratis. Il suo pagamento sarebbe troppo oneroso e insostenibile per il Comune e finirebbe sulle spalle delle famiglie. Dall'altra vi sono ormai sia leggi che tanti buoni propositi che vogliono la digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione. Con il progetto approvato si va nella direzione da tutti auspicata. I dettagli si trovano nella delibera (leggi).
CIVICA ha votato a favore di entrambe le delibere dando credito alle garanzie che ha fornito l'assessore circa i benefici che ne verranno per la città. In particolare abbiamo poi apprezzato il fatto che per quanto riguarda le operazioni di prenotazione mattutina dei pasti sulla base alle presenze per un anno al canale digitale si affiancherà il vecchio sistema cartaceo in modo da rodare il sistema e evitare spiacevoli sorprese. Soprattutto abbiamo apprezzato il fatto che l'assessore abbia garantito che nessun bambino sarà escluso dalla possibilità di consumare il pasto se i pagamenti dovessero risultare non in ordine e che il mancato pagamento rientrerà nel rapporto privato tra cittadino e amministrazione e quindi resterà fuori dalle aule scolastiche che devono restare finalizzate esclusivamente al rapporto educativo.
Giovanni Lava.