Il malcapitato telespettatore che in queste sere si avventura su uno qualsiasi dei canali televisivi si imbatte immancabilmente in un berlusconide (non importa quale) che con la bava alla bocca aggredisce verbalmente lo sprovveduto e timido esponente del pd che ha di fronte. La tecnica è quella di impedire a chiunque di sostenere tesi contrarie alla permanenza di Berlusconi nel Senato della Repubblica interrompendo senza sosta e ripetendo come un mantra una delle parole chiave a favore della difesa del loro leader-padrone. Uno spettacolo sempre più penoso e inguardabile. La ripetizione coattiva all'infinito di una falsità arriva a trasformarla in una quasi verità.
Negli ultimi giorni l'obiettivo si è fissato sulla parola retroattività. La legge Severino sarebbe incostituzionale perchè violerebbe il principio della retroattività. Non sono nè un giurista nè un azzecacarbugli, ma quella della retroattività è una bufala talmente grande che la capisco pure io.
La molto tardiva legge Severino tra gli altri obiettivi aveva quello di rendere meno facile per un condannato di sedere in Parlamento. Cosa c'entri la retroattività non si capisce proprio. Non è il reato a far da riferimento, ma la condanna. Eppure ora si sono attaccati come delle cozze alla retroattività come ultima ciambella di salvataggio del signor B.
E a sostegno di questa tesi è stata mobilitata tutta la macchina da guerra berlusconiana, sia quella alla luce del sole sia quella coperta, molto coperta che da vent'anni ha consentito di fare dello stato di diritto un inutile orpello. Lo scempio che si sta facendo non solo della legge ma di ogni norma morale richiederebbe un moto di ribellione profondo, ma la corruzione degli spiriti praticata a man bassa nell'ultimo ventennio, rende tutto difficile, così restiamo tutti a guardare come inebetiti.
Su un punto però Berlusconi ha ragione, quando sostiene che il Pd non può chiedergli di tenere in piedi il governo Letta, mentre dice che vuole gettarlo a mare. Non fa una grinza! Vedremo, io ci crederò che tutto il Pd voterà per la decadenza di Berlusconi solo il giorno dopo che ciò sarà avvenuto. I 101 che hanno affossato Prodi dove sono finiti? Qualcuno li ha identificati? Tutti quelli che continuano a sostenere la necessità imperativa di salvare il soldato Letta, cosa faranno?
In ogni caso Letta e i suoi sodali sono proprio patetici quando continuano a dirci che il bene del paese dipende dalla sopravvivenza di un governo ostaggio di Berlusconi, della Santanchè, di Verdini, di Brunetta e c. Ma fino a che punto si è persa la strada maestra? Oppure peggio: per certi soggetti la strada maestra è questa.
Giovanni Lava