Come volevasi dimostrare! Il ponte sulla Dora va, il sottopasso ciclopedonale di viale Certosa no. In compenso le luci restano accese tutto il giorno. A due mesi dall'inaugurazione del ponte in pompa magna, il sottopasso funziona a singhiozzo. Le proteste non mancano e le segnalazioni anche, tanto che in pieno Ferragosto abbiamo presentato un'interrogazione al sindaco per avere informazioni in merito.
Quando noi proponevamo un sovrappasso, avevamo le nostre ragioni. Per risparmiare i padroni del vapore hanno voluto fare un altro sottopasso, non gli è bastata l'esperienza della stazione ferroviaria e di via San Massimo. Dopo essersi dimenticati di aprirlo, ora che l'hanno aperto già non è agibile. Infatti proprio oggi ci ha scritto un cittadino: "Spiace doversi sempre lamentare, fare la parte di quello che "io lo sapevo"... però il nuovo sottopasso ciclo-pedonale di Viale Certosa, appena fatto, già si è allagato!
Adesso
è ri-percorribile, però sul fondo c'è uno strato di terra dura come cemento alto
dieci-venti centimetri! Non bastava l'esempio degli altri sottopassi, non si
poteva fare passare le bici e i pedoni sopra? forse sarebbe costato uguale,
forse di meno, di sicuro non ci sarebbe stato bisogno di tappezzarlo di luci al
neon accesi anche di giorno e di sicuro non si sarebbe riempito di acqua e fango
ad ogni temporale e nessuno lo avrebbe scambiato per una latrina...".
Che dire di più, siamo a Collegno, la città delle bici!!!