Lampione pendente davanti agli uffici della Top
La Top come la Torre di Pisa: pende ma non cade
Nel prossimo consiglio comunale, giovedì 15 Luglio, verrà presentata la delibera di indirizzo sull'attività e gestione dei servizi della Top....
Così ieri pomeriggio in conferenza dei Capigruppo ci è stata illustrata la delibera e ci è stato presentato il nuovo presidente, Michele Zaffino. Bisogna dire che è proprio come ce lo eravamo immaginato: la classica figura del faccendiere dall'aspetto dimesso al servizio del partito con la pancetta e le occhiaie causate dalle troppe riunioni di lavoro. E si è capito anche perchè è stato nominato in quel posto proprio ora un personaggio dalla lunga esperienza in fatto di consorzi di aree industriali come Zaffino. Si capisce perchè su quella poltrona non si potesse nominare un clone di Casciano. Ma andiamo con ordine. Il capogruppo del Pd Michele Mellace non ha avanzato critiche alla Top e anzi ha sostenuto la bontà della gestione Casciano. ma è stato smentito dal capogruppo dell'Idv Silvio Bo e poi anche da Zaffino e dal sindaco Accossato. Il neo presidente con un linguaggio ermetico, ma non troppo, ha sostenuto come la società Top necessiti di una stabilizzazione delle attività e di un decollo su basi più solide. Il sindaco ha rincarato la dose parlando di vizi di origine da correggere. La novità apparente starebbe nella definizione di un vero e proprio contratto di servizio tra la Top e il Comune di Collegno, quella sostanziosa, che giustifica l'arrivo di un personaggio di lungo corso come Zaffino, sta nello sviluppo del Pip lungo la strada provinciale 24. Altro che sfalci e pronto intervento di Leo. La ciccia vera sta nello sviluppo dell'Apea (Aree produttive ecologicamente attrezzate) e nel cosiddetto riordino urbanistico in chiave ecosostenibile del P.I.P. esistente.
Nella riunione si è parlato anche dello statuto per la regolamentazione dei Comitati di quartieri, anche l'approvazione di questo è in calendario la prossima settimana. La posizione di CIVICA è stata ribadita: si tratta di definire delle regole, e le regole della democrazia vanno eleborate e decise insieme. Ce lo sentiamo dire tutti i giorni a livello nazionale. Ma a livello locale si procede senza coinvolgere il consiglio comunale, si nega addirittura l'esistenza di una bozza, per poi dalla sera alla mattina gettare sul tavolo lo statuto e il regolamento e in una settimana decidere se ci sta bene o no. Ho ribadito che CIVICA non condivide il metodo seguito e pensa che sarebbe opportuno rinviarne l'approvazione. Il rischio di una burocratizzazione dei comitati esistenti e del tentativo neppure molto nascosto di volere una loro "normalizzazzione" è molto alto.
A CAUSA DI UNA MOMENTANEA ASSENZA DEL SOTTOSCRITTO IL BLOG NON SARA' AGGIORNATO PER QUALCHE GIORNO.
Collegno, 8 luglio
Giovanni Lava