lunedì, luglio 06, 2015

COLLEGNO RIGENERA E IL POPULISMO DELL'ISTITUZIONE.


Grande successo di pubblico. Grandi anche le perplessità sui tempi e sul metodo.
Il film sulla rigenerazione urbanistica di Collegno sotto il regno di Casciano I° ha una precisa data d'inizio: lunedì 29 Giugno 2015, ore 21 presso la Sala Consiliare nel Parco Dalla Chiesa. Titolo di testa: COLLEGNO RIGENERA.
L'entusiasmo del Sindaco per il primo vero atto politico della sua amministrazione lunedì scorso era quasi incontenibile tanto che gli occhi gli sbriluccicavano felici come quelli di un bambino.
Tutto si potrà dire tranne che egli non creda ciecamente nella bontà e nel successo del processo avviato lunedì scorso. E a naso appare in assoluta buona fede.
Il motore della trasformazione prossima ventura della città ha un solo nome: prolungamento della metropolitana fino a Cascine Vica. Incrociando le dita - venerdì scorso era la festa di San Tommaso - visto che come ormai tutti sanno i finanziamenti al momento sono solo ancora delle promesse sulla carta.
Il popolo comunque lunedì scorso è accorso numeroso alla chiamata, tanto che alcuni hanno dovuto rinunciare perchè non sono riusciti ad entrare nella sala piena come non mai.
Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza.
Non sempre, infatti, è oro  tutto quello che luccica. Quanti fossero semplici cittadini e quanti invece clientes e famigli difficile a dirsi. A prima vista il secondo gruppo appariva decisamente più numeroso del primo. La cartina di tornasole? A fronte di così tante persone assetate di partecipazione è stato assolutamente deludente il numero degli interventi da parte del pubblico: solo quattro!
Alle 22 e 30 la cerimonia era già finita e tutti a casa..
L'obiettivo dichiarato dell'amministrazione è quello di avviare, partendo da un Avviso pubblico, un processo di rigenerazione urbana attraverso interventi di recupero e di riqualificazione ad opera di privati o enti pubblici che hanno titolo su aree degradate e/o abbandonate della città. Tutto ciò dopo che hanno presentato le loro proposte sulla base dell'articolo 14 della legge regionale n° 20 del 2009 e dopo che queste sono state recepite all'interno di una variante urbanistica che il consiglio comunale dovrà approvare. Le cosiddette manifestazione di interesse dovranno pervenire in Comune entro le ore 12 del 15 settembre 2015.
"Le manifestazioni d’interesse all’inclusione nel Programma dovranno essere supportate da
concreti progetti di riqualificazione urbanistica ed edilizia, finalizzati al miglioramento della qualità
urbana e a una maggiore compatibilità ambientale degli insediamenti esistenti". Così recita l'Avviso. In soldoni le proposte dovranno dimostrare di essere utili non solo a chi le avanza, ma anche alla città.
Tutto qua. Cioè nulla di nuovo rispetto a quanto sotto altri titoli aveva provato a fare il sindaco Accossato senza successo nei dieci anni precedenti. Nell'augurare al sindaco Casciano una sorte migliore, non possiamo non domandarci dove stia la partecipazione dei cittadini in quanto tali, partecipazione tanto sbandierata. Nel manifesto affisso per le vie della città al fondo si invitano i cittadini a segnalare eventuali aree abbandonate e idee per il loro recupero e la loro riqualificazione, ma di ciò non si trova traccia nè nell'avviso pubblico di cui sopra. Non è da lì che si attendono miracoli. Ma si tratta di un peccatuccio veniale, quello di voler far credere ai cittadini che possono dire la loro e incidere davvero sulle scelte.
I peccati capitali sono altri. Innanzitutto la scadenza del bando al 15 settembre. Ma come, dico io, hanno ponzato per un anno intero e poi fanno partire l'operazione al Primo di Luglio in mezzo alla calura e quando la gente va in vacanza?
A leggere il bando non si tratta solo di presentare un'idea, ma un vero e proprio progetto edilizio-urbanistico, una cosa seria che richiede tempo per essere elaborato. A meno che uno non ce l'abbia già pronto perchè chi doveva sapere non aveva bisogno di aspettare il bando. Magari un bel progetto di social-housing sull'orto del Barone davanti a piazzale Avis, così per fare un esempio.
E' stato detto che si parla solo di edificare su aree con edifici abbandonati. Peccato però che la legge consente di abbattere in un luogo e costruire la volumetria da un'altra parte, magari su di un'area libera.
Ma la chicca, secondo noi di CIVICA, sta in un processo partecipativo dal basso - così sostiene il sindaco - che inizia tagliando fuori l'organo rappresentativo per eccellenza e cioè il consiglio comunale che è poi l'organo che sarà chiamato ad approvare la variante urbanistica.
Martedì scorso sono riusciti a convocare una commissione urbanistica di un quarto d'ora per illustrarci la cancellazione di una pezzettino di via che non c'è e in tutti questi mesi che siamo stati tutti a girarci i pollici  non hanno trovato il tempo per convocarne una in cui presentare il progetto COLLEGNO RIGENERA prima di renderlo pubblico. davvero uno strano modo di intendere la partecipazione e la condivisone dei percorsi decisionali.
Visto che a noi di CIVICA sta a cuore la rigenerazione della città dal punto di vista urbanistico come sta a cuore alla maggioranza politica e amministrativa del sindaco e forse anche qualcosina in più, vorremmo poter contribuire all'approvazione di progetti di qualità per la città, a condizione che il consiglio comunale sia il luogo dell'analisi e della scelta dei progetti e non solo il luogo della ratifica di decisioni prese altrove. C'è un modo molto semplice per iniziare a recuperare la svista iniziale. Subito dopo la scadenza del 15 settembre tutti i progetti pervenuti vengano portati in commissione urbanistica e illustrati dai tecnici comunali. Poi su quei progetti chiamare a consulto i cittadini prima di ogni decisione. Così per iniziare dal concreto.
Giovanni Lava