La festa è davvero finita
Star via un paio di settimane, tornare e ritrovarsi in un paese altro da quello che avevamo lasciato.Sono partito con il trio Berlusconi-Bossi-Tremonti che sosteneva che l'Italia aveva affrontato la crisi meglio degli altri paesi europei e ne era uscita prima e che con la manovra economica che si stava preparando mai e poi mai avrebbero messo le mani nelle tasche degli italiani ... Torno e trovo un paese sull'orlo della bancarotta, con una manovra lacrime e sangue che non è finità qui. Debbo riconoscere che su un punto il trio ha tenuto fede alla parola: non ha messo le mani nelle tasche degli italiani, quelli benestanti e soprattutto in quelle della casta politica. Si vede che sono la sola categoria di italiani che conta e che ha sempre contato per loro. Hanno solo svuotato le tasche dei cittadini onesti con redditi medio-bassi, quelli che pagano le tasse, quelli che in questi anni di bengodi berlusconiano hanno visto il loro tenore di vita abbassarsi progressivamente, mentre il trio e i loro compari ci assicuravano che tutto andava nel migliore dei modi possibile. La festa è davvero finita anche nella sua rappresentazione farsesca. Il colpo di pistola che si è sparato il vice di Don Verzè al San Raffaele di Milano rappresenta per certi versi la sintesi migliore della fine di questo decennio da cupio dissolvi dell'orgia masochistica berlusconiana. Gli storici che verrano ci diranno come sia stato possibile da parte della maggioranza relativa degli italiani aver consentito tutto ciò. Aver consentito che una banda di ladroni si impossessasse di ogni ganglo vitale dello stato e rubasse a man bassa come le cronache di questi anni ci hanno mostrato. Ora davvero è finita, prima vanno a casa e meglio è per tutti, peccato solo che il prezzo della follia di questi anni lo pagheremo noi e i nostri figli per molto tempo. L'unica speranza è che il centro sinistra per una volta trovi il bandolo della matassa per proporsi come alternativa credibile e si prepari e prepari gli italiani ad anni di sacrifici, con l'impegno però di far pagare il conto più salato a chi in questi anni ha tratto il suo bel tornaconto.
E a Collegno? Anche qui pare che in nostra assenza siano accadute cose turche, ma di questo parleremo nei prossimi giorni.
Giovanni Lava