lunedì, giugno 11, 2012

Uno striscione ieri mattina sull'inceneritore

Lo striscione appeso all'inceneritore del Gerbido
Bruciare rifiuti uccide
Come abbiano fatto non si sa, ma l'azione è di quelle che non passano inosservate. Uno striscione di 30 metri è stato calato ieri mattina dal camino dell'ancora spento inceneritore del Gerbido dal Coordinamento Rifiuti Zero Torino con la scritta: "Bruciare rifiuti uccide".
Qualche giorno fa lo stesso coordinamento aveva consegnato al Comune di Torino  una petizione con più di 5 mila firme raccolte presso l'Urp del Comune stesso. Chi volesse può guardare il video registrato nell'occasione. A quella petizione il Coordinamento  Rifiuti Zero aveva fatto seguire anche un comunicato nel quale tra l'altro si diceva: "La speranza è che questa petizione popolare possa inaugurare anche a Torino un “nuovo corso” nella politica di gestione dei rifiuti, così come successo a Reggio Emilia, dove alcune settimane fa è stato chiuso l’inceneritore da tempo in funzione - perché si è voluto rendere il futuro delle nuove generazioni più vivibile e sostenibile -, e a Parma, dove è da poco stato eletto un sindaco contrario all’ultimazione dell’erigendo impianto d’incenerimento. Non bisogna poi dimenticare che una settimana fa il Parlamento Europeo si è espresso a favore di una risoluzione per l’eliminazione graduale dell’utilizzo delle discariche e per il divieto di incenerire i rifiuti riciclabili e compostabili che possono arrivare a rappresentare il 90% dei rifiuti totali".
Intanto la raccolta firme nei comuni della Cintura di Torino continua fino a settembre 2012.
Ieri questa nuova iniziativa dello striscione che senza giri di parole afferma quello che tutti sanno, ma che si cerca di minimizzare. Chi avesse immaginato un tranquillo percorso verso l'utilizzo dell'inceneritore ha di certo sbagliato i propri calcoli.





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