venerdì, maggio 07, 2010

Il totonomine alla Top e a Punto Ambiente

Ancora riciclati ai vertici delle due società?
Scade il prossimo 24 Maggio alle ore 12 il bando per la presentazione delle candidature al ruolo di amministratore ...
...della Top (http://www.comune.collegno.to.it/primo-piano/bando_top.pdf).
Come si legge sul web, la TOP– Torino Ovest Produce, è una Public Company che nasce per volontà della Città di Collegno con l’obiettivo di gestire e coordinare le attività del Piano degli Insediamenti Produttivi di Collegno e di costruire un soggetto abile ad affrontare con competenza le problematiche connesse ad uno sviluppo locale sostenibile (rilocalizzazione e nuovo insediamento di imprese, politica, aree produttive ecologicamente attrezzate – acqua, energia, rifiuti- mobilità e trasporti). In verità a Collegno

molti hanno ritenuto la Top un carrozzone inutile, buono solo a produrre poltrone per i politici riciclati della maggioranza. Per questo e per il fatto che il Pip e le altre funzioni assegnate potrebbero essere tranquillamente gestite dagli uffici comunali in tanti ne chiedono da sempre la soppressione.
Punto Ambiente invece è la società che gestisce l'impianto di compostaggio da poco in funzione e che tanti problemi sta causando con le puzze che ammorbano i comuni vicini. Al 98% di proprietà del Cidiu, dalla nascita fino ad oggi è stata guidata dall'ex sindaco di Collegno Franco Miglietti. Come ampiamente annunciato è arrivato il tempo anche per lui di essere messo da parte.
Al di là dei bandi pubblici, nessuna delle cariche in ballo sfugge alla logica ferrea della lottizzazione partitica e dell'occupazione da parte del Pd delle cariche più importanti, perciò le solite voci ben informate sostengono che alla guida della Top dovrebbe andare Mario Maiullari e di Punto Ambiente Gianni Pesce. Il primo così sarebbe risarcito del fatto che Collenergia alla cui guida era stato appena nominato sia stata venduta subito dopo. Al secondo, già assessore per i Verdi all'ambiente con D'Ottavio e riconfermato da Accossato, sarebbe così pagata la cambiale per aver abbandonato alla vigilia del voto la nave dei Verdi che stava affondando e per essere saltato sul carro vincente del Pd.
Al momento queste sono poco più che illazioni partorite dalla stessa maggioranza. Certo se i nomi dovessero essere proprio quelli, gli amministratori della città non farebbero una gran bella figura, sia per il metodo (si emanano bandi, quando si è già deciso chi deve andare ad occupare le poltrone), sia nel merito, infatti non ci risulta che i nomi fatti siano di persone che possano vantare esperienze manageriali. Si confermerebbe, come si è già fatto con il Cidiu, il malcostume di nominare solo e sempre dei riciclati, per poi lamentare il cattivo funzionamento e il costo di queste società, che continuano a produrre disfunzioni che paga sole e sempre il cittadino.