sabato, maggio 29, 2010

Aumento tassa rifiuti, puzze, raccolta differenziata e compensi amministratori Cidiu


L'organico all'arrivo a Punto Ambiente
I consiglieri comunali in visita all'impianto di compostaggio
La puzza è penetrante, ti avvolge e non ti lascia più, ti segue, ti perseguita, te la porti a casa...
... Devi subito farti una doccia e mettere a lavare i vestiti che indossavi. Solo allora fisicamente te ne liberi, anche se continua a permanere nel cervello. Occorrono ore prima che  il ricordo sbiadisca. Il giorno dopo, quando inizi a scrivere l'articolo, eccola di nuovo. Suggestione? No si tratta di puzza vera, allora la cerchi ed eccola lì che salta fuori: è annidata nella custodia della macchina fotografica che ti eri portato dietro nella visita all'impianto di compostaggio situato a Druento. La stessa macchina fotografica ne è impregnata.
Ma andiamo con ordine. In questi giorni i collegnesi hanno ricevuto o stanno ricevendo a casa la fattura per lo smaltimento dei rifiuti. L'Iva del 10 per cento non c'è più, ma in compenso l'aumento supera abbondantemente il 30 per cento, come avevo preannunciato sull'ultimo numero di Punto di Vista di marzo. Sì, proprio su quel "giornalino di partito" che dice solo balle, come ha sostenuto pubblicamente il sindaco. Ora i cittadini di Collegno possono verificare fattura alla mano chi per mesi ha detto balle e chi la verità!
Ieri pomeriggio, la commissione ambiente del Consiglio comunale si è recata a visitare l'impianto di compostaggio Punto Ambiente. Ad accoglierci, dopo il fetore intenso, è stato il direttore generale del Cidiu Marco Lo Bue (il presidente Franco Miglietti deve aver già fatto le valige). Lo scopo della visita era quello di fare il punto sulle cause degli odori nauseabondi che da mesi flagellano Collegno.

Dopo il trattamento, i cumuli del compost ancora mischiato alla plastica dei sacchetti
L'impianto può trattare fino a 60 mila tonnellate di organico all'anno più 25 mila di strutturante (ramaglie e legno triturato indispensabile per una trasformazione corretta dell'organico in compost). Al momento l'impianto sta trattando circa 40 mila tonnellate di organico. Marco Lo Bue ha ammesso che nella fase di avviamento dell'impianto qualcosa non è andata per il verso giusto; troppo organico, poco strutturante e poi lo scotto dei neofiti. A sua detta pare che in ogni fase di avviamento si hanno comunque dei problemi di messa a punto del processo. Fatto sta che dai controlli effettuati sul territorio, i parametri di cattivo odore sarebbero comunque sotto la soglia consentita dalla legge! E comunque le puzze non sarebbero pericolose per la salute! Dal resoconto non è emerso nulla di definitivamente rassicurante circa la fine dell'emergenza puzze, l'aspetto positivo sta solo nella riduzione delle segnalazioni, il che fa presupporre una diminuzione del fenomeno, ma non la sua eliminazione. Come ha affermato Lo Bue, la prova che tutto va bene si avrà solo nel prossimo autunno-inverno con le basse pressioni atmosferiche. Esiste l'ipotesi che una delle cause delle puzze possa essere il materiale plastico di scarto impregnato di cattivo odore che viene conferito alla discarica di Cassagna, l'altro possibile imputato delle puzze.

La fase di separazione del compost dalla plastica
Nel corso della visita sono comunque emerse delle altre problematiche: il compost prodotto finora è ancora tutto stoccato nell'impianto, perchè non si è ancora trovato un utilizzatore finale. Alla lunga chiaramente questo rappresenta un problema. L'altro aspetto preoccupante è dato dalla cattiva qualità dell'organico conferito all'impianto. Un 15/20 per cento è rappresentato da rifiuti di altro genere, e questo rappresenta un grosso problema per il corretto funzionamento del processo di compostaggio.

I rifiuti ingombranti non organici trovati nell'ultimo mese all'interno dell'organico
Come si può vedere nella foto sopra nell'organico viene trovato di tutto. Ma questo non accade solo per l'organico, la stessa cosa si ripete per la carta, il vetro, la plastica. Questo significa da una parte che si abbassa di molto la percentuale di raccolta differenziata che il Comune dichiara orgoliosamente di aver raggiunto, dall'altra si trascina dietro problemi di gestione e di vanificazione dell'impegno dei cittadini corretti che rischia alla lunga di rendere solo di facciata la differenziazione. Ma pare proprio che i nostri amministratori non siano in grado di fare meglio.
Mentre ci salutavamo con il dottor Lo Bue, gli ho chiesto davanti a tutti di fare chiarezza circa il suo stipendio da Direttore generale, visto che in città da mesi si rincorrono le cifre più svariate. "120 mila euro lordi all'anno" è stata la sua risposta. A questa cifra ovviamente vanno aggiunti i benefit, l'auto di servizio, ecc. tutti da quantificare. Ho posto la domanda perchè proprio nei giorni scorsi mi è arrivata la risposta, che allego sotto, alla mia interrogazione che chiedeva al sindaco di farci sapere una volta per tutte quanto ci costavano amministratori e dirigenti del Cidiu.

Le tabelle con i compensi degli amministratori, cliccare sopra per leggere
 Come si può osservare sono state date le cifre relative ai compensi degli amministratori, ma non dei dirigenti, in quanto - si dice - questi non essendo dei pubblici amministratori, non sono tenuti per la privacy ha renderli pubblici. Si afferma che si possono comunque acquisire presso il Cidiu. Giudicate voi se è il caso di fare queste distinzioni. Dal prospetto allegato, parrebbe che ci sia stata una riduzione di compenso per i nuovi amminitratori nominati nell'autunno scorso. Casciano per intenderci guadagna 28 mila euro come presidente e amministratore delegato di Cidiu Servizi Spa più 12 mila come consigliere di Cidiu Spa, in più finora ha anche cumulato i redditi provenienti dalla Top. Non male!
Conclusione: le questioni toccate da questo articolo sono solo una piccola parte dei problemi relativi al settore gestione dei rifiuti. Nonostante ciò il nostro sindaco pensa di tenere i collegnesi senza assessore per mesi in attesa che Valentino sia assolto, vorrebbe farci credere che oltre a svolgere il ruolo molto oneroso di primo cittadino, è in grado di continuare a fare contemporaneamente l'assessore all'urbanistica e ora anche occuparsi di opere strutturali, opere di urbanizzazione pubbliche e private, pianificazione urbana del traffico e dei parcheggi, viabilità urbana, metropolitana, mobilità urbana e extraurbana, osservatorio Torino-Lione (Tav), arredo urbano, manutenzione del verde e giardini, alberate, aree gioco, pulizia della città, ciclo rifiuti e rapporto con il Cados e Cidiu, cioè di tutte le deleghe dell'assessore dimissionario. Sappiamo che è brava, ma la giornata resta pur sempre di sole 24 ore. A meno di non circondarsi di altri assessori-ombra come ha fatto finora con l'urbanistica, dove regolarmente afferma di non essere molto esperta e di affidarsi al dirigente del settore. Forse sarebbe ora anche qui di tornare alla normalità delle cose anche per il settore urbanistico, distinguendo tra guida politica e dirigenza. O no?
Giovanni Lava