lunedì, maggio 12, 2014

LETTERA APERTA A CARLO CANTAMESSA


Caro Cantamessa,
voglio ringraziarti per l'attenzione che hai voluto dedicarmi in qualità di candidato sindaco della lista CIVICA per Collegno sull'ultimo numero di Spazio Ovest. Tu scrivi: "GIOVANNI LAVA. Molto attivo nella passata legislatura come consigliere comunale, il suo blog è certamente una, forse l'unica fonte di aggiornamento per chi vuole sapere cosa succede nelle buie stanze del potere locale. Ma quel Lava in lista sarà un parente? Sarebbe un peccato veniale, ma evitabile
Errore strategico non accettare la coalizione con altre liste così come proposto dal suo amico Turigliatto, con altre quattro cinque liste l'eventuale ballottaggio poteva essere più raggiungibile".
Parodiando Mao - il nemico del mio nemico è amico mio - per me l'avversario del mio avversario e mio alleato nonostante tutto, per cui in questa difficile e impegnativa campagna elettorale il mio unico avversario è stato e sarà Casciano, non per la persona in sè, ma per quello che rappresenta. Il mio avversario dunque non sei tu, o Cantamessa, o la coalizione per la quale fai il tifo. Detto ciò non posso con il silenzio avallare le fregnacce che dice uno come te che nella sua vita è riuscito a cambiare più partiti e coalizioni che scarpe. Perciò veniamo al dunque. Innanzitutto il mio blog per riconoscimento unanime ha tenuto informata la città, ma per quanto riguarda quanto accadeva "nelle buie stanze del potere locale" tu e i tuoi amici non avevate certo bisogno di essere informati dal sottoscritto, visto che in quelle stanze ci siete stati accucciati fino all'ultimo secondo utile e se non vi avessero cacciati a pedate nel sedere probabilmente sareste ancora là.
Per quanto riguarda quel Lava in lista, ebbene sì, si tratta di mio figlio, studente universitario e militante di CIVICA GIOVANI. Mi rendo conto che uno che viene da Italia dei Valori possa restare sconvolto da tale rivelazione, visti i trascorsi delle parentopoli dipietriste e dei suoi rappresentanti locali per non dire degli innumerevoli scilipoti. Per noi è stato naturale che mio figlio facesse parte della lista, visto che ha fatto parte in questi anni a pieno titolo del movimento di CIVICA. Noi non abbiamo poltrone nè eredità da spartire, perciò nessuno si è posto il problema dell'incompatibilità. Meno male che ci sei stato tu a porlo, da soli non ci saremmo mai arrivati.
Ma dove raggiungi il culmine della tua arcinota doppiezza politica fatta di mezze verità e di menzogne intere è quanto tiri in ballo il mio amico Turigliatto per accreditarlo di proposte che non si è mai sognato di fare.
Quando giusto un anno fa lanciammo come CIVICA la proposta del Tavolo Civico fummo chiari e determinati come sempre: dicemmo che eravamo pronti a fare un passo indietro se tutti coloro che volevano un cambiamento politico avessero messo da parte ognuno i propri particolarismi e insieme ci fossimo dedicati a costruire un progetto condiviso per la città capace di interessare e attrarre i cittadini in un processo ampio di partecipazione popolare. Ebbene, dopo una settimana, mi convocasti tu e i tuoi amici in una "segreta" stanza non in pubblico per convincermi che invece la strada giusta era quella di mettere insieme liste, simboli e frattaglie di varia natura, in sostanza quanto anche in questa occasione tu indichi come una occasione mancata. Cose già viste e da decenni perdenti. In quell'occasione sei arrivato a fare anche nomi di improponibili candidati sindaco, nomi che ti risparmio per carità di patria.
Le nostre strade si divisero da subito dopo un paio di incontri pubblici, nulla poterono le mie e altrui esortazioni ad andare avanti. Arrivammo addirittura ad organizzare insieme il dibattito a Paradiso sul Campo Volo per poi trovarci da soli noi di CIVICA quella sera di giugno, tutti assenti senza una parola, senza dire neppure crepa.
Da lì in avanti tu e i tuoi amici vi siete esercitati nel raccontare una versione completamente falsa dei fatti. Sarei stato io ad alzarmi e andarmene, sarei stato io a non accettare le primarie per scegliere il candidato sindaco, e così via. Bene se riesci a portarmi un solo documento pubblico in cui si parla delle fantomatiche primarie che io avrei rifiutato, ti pago una cena.
Noi da allora siamo andati avanti per la nostra strada e come era naturale gli amici di CIVICA, in assenza di un progetto diverso, hanno scelto il sottoscritto a rappresentarli come candidato sindaco in opposizione alla cricca.
Quando poi voi siete stati lasciati con il culo per terra dal vostro "campione", siete venuti da noi a mendicare un candidato sindaco, quando noi il candidato sindaco ce lo avevamo da tempo. Per quanto riluttanti abbiamo ancora accettato di prendere in considerazione la cosa, ma - lo sapevamo già in partenza - la sera smentivate quanto affermato al mattino e al mattino smentivate quanto affermato alla sera. Avete bussato a cento porte alla ricerca di un candidato sindaco, uno qualunque, uno chiunque purchè non fosse Giovanni Lava ricevendo innumerevoli no, prima di approdare all'ultimo che vi ha detto sì.
E ora tu vieni a parlare di scelte strategiche? A me? Ma sai almeno cosa significa l'aggettivo strategico?
Un abbraccio fraterno,
Giovanni Lava