venerdì, maggio 25, 2012

Dissuasori, rastrelliere e erba alta

Nuovo dissuasore in via De Amicis
Piccole storie di ordinaria cattiva amministrazione
Erba sempre più alta, buche sempre più profonde e pericolose, rifiuti ai bordi delle strade, auto in doppia fila... Lo stato di abbandono in cui sembra avvitarsi ogni giorno di più la città di Collegno non sfugge ai cittadini che continuano a segnalarci situazioni di disagio.
Molti di loro, stanchi di protestare, ci chiedono se, oltre alla retorica sempre più logora che viene ammannita loro ad ogni occasione dal sindaco e dai suoi sodali, ci sia ancora una amministrazione operante a Collegno. C'è, ne siamo testimoni. Ed opera ... anche se un po' a casaccio. Un esempio. Più volte in questi anni abbiamo segnalato come il dissuasore di velocità in via De Amicis all'altezza della ex Mandelli venisse bypassato dagli automobilisti in direzione Fermi invadendo la pista ciclabile a tutta velocità con il rischio di investire i ciclisti o i pedoni che la percorrono in senso opposto, soprattutto di sera, quando la fila delle auto posteggiate che fa da barriera di giorno non c'è più. Proprio ieri sera, poco prima delle 21 all'imbrunire le 4 o 5 auto che mi precedevano hanno fatto tute lo slalom. L'amministrazione si era impegnata a provvedere mettendo delle protezioni oppure alla peggio allungando il dissuasore fino al bordo della pista. Ebbene in questi giorni il vecchio dissuasore ormai a pezzi è stato sostituito con uno nuovo. Ed ecco il risultato: come si vede dalla foto sotto la pista è stata lasciata senza, così le auto continuano a fare lo slalom con grave pericolo per un eventuale ciclista che si trovasse a percorrere la pista. Almeno un forte spavento a vedere l'auto che improvvisamente cambia direzione e sembra volerti investire apposta.

Ma i ciclisti - nonostante l'enfasi sempre usata dagli amministratori sulla ciclabilità della città - sono considerati davvero poco. Basta guardare lo stato in cui sono costretti a lasciare la propria bici in prossimità della metropolitana.
Non esiste uno spazio con delle rastrelliere comode e sorvegliate. Infatti quando si lascia la bici, non è detto che al rientro la si ritrovi. A quanto pare i ladri operano indisturbati e non c'è catena che tenga, Un mio conoscente proprio ieri è rimasto a piedi. Quando è rientrato dall'università non ha più trovato le due ruote. E non è la prima volta che capita. Si mettono tante inutili telecamere in giro, qui invece dove ce ne sarebbe bisogno, non ci sono nè telecamere nè luoghi dove lasciare la bici custodita in qualche modo. Una delle tante cose che faremo se dovessimo vincere le elezioni la prossima volta, sarà proprio quella di proteggere e "coccolare" chi si sposta in bici in città, perchè lo fa in silenzio e senza produrre smog. Come ci impegniamo fin da ora a far sì che l'erba sia tagliata quando serve e non solo nelle zone centrali, ma a partire dalle periferie. Oggi così si presentava il giardino di piazza della Concordia, tanto per fare un esempio. Erba a gogò.