martedì, febbraio 01, 2011

Il sindaco non rinnova la sperimentazione

Centro commerciale La Certosa
Negozi chiusi al mercoledì pomeriggio
"Si avvertono i signori clienti che il mercoledì pomeriggio il negozio resterà chiuso". Dal qualche settimana i clienti della Coop di via Roma vengono avvisati della chiusura infrasettimanale del supermercato. Sarà così probabilmente anche negli altri supermercati della città.
L'avviso si è reso necessario da quando il sindaco ha emesso un'ordinanza che dopo un anno di sperimentazione riporta alla situazione precedente, quella prevista dalla legge che prevede una mezza giornata di chiusura infrasettimanale. Mercoledì scorso si è riunita la Commissione Commercio del Consiglio comunale alla presenza del sindaco Accossato e dell'assessore al commercio Zurlo proprio sul tema della chiusura Sì/chiusura No e delle aperture domenicali degli ipermercati. Sono stati invitati i commercianti, i rappresentanti di categoria, i rappresentanti dei lavoratori. Questi ultimi brillavano per la loro assenza, per cui uno degli argomenti a favore della chiusura, cioè quello della salvaguardia del diritto al riposo settimanale di mezza giornata dei lavoratori del commercio è rimasto senza rappresentanti. Erano presenti invece il rappresentante dell'organizzazione del viale XXIV Maggio, favorevoli all'apertura, come favorevole era anche un rappresentante del centro commerciale di via Di Vittorio, mentre un rappresentante dei negozianti di via Oberdan si è detto contrario. Il resto della città era assente. Vi era anche il rappresentante di Leroy Merlin che invocava più aperture domenicali. Era presente un distinto giovanotto  che parlava a nome dei consumatori aderenti all'Adusbef (un'associazione che si è occupata in verità della difesa dei consumatori più sul lato dei servizi bancari e finanziari) che ha dichiarato come i consumatori collegnesi vogliano l'apertura dei negozi ad ogni ora, ma che soprattutto sembrava intendersela molto bene con il rappresentante di Leroy Merlin. Infine erano rappresentate le associazioni del settore, l'Ascom e Confesercenti, che per bocca di Carbutto (Confesercenti) hanno difeso il rispetto delle regole, quindi della chiusura infrasettimanale. A perorare la chiusura è stato anche il presidente della commissione consiliare Ciro Rosano (Pd) che non ha nascosto il disappunto nei confronti del sindaco e dell'assessore che l'anno scorso hanno "sperimentato" l'apertura senza consultare nessuno, meno che mai lui. Disappunto in verità contraccambiato dal sindaco che non ha fatto nulla per nascondere la sua contrarietà verso una convocazione di una commissione che in qualche modo chiedeva conto a lei dei motivi della concessione lo scorso anno dell'apertura infrasettimanale e della marcia indietro di quest'anno. Perchè in più di due ore di lavori in cui si è detto tutto e il contrario di tutto una cosa è rimasta senza risposta e cioè i motivi che avevano indotto a sperimentare lo scorso anno l'apertura, sulla base di quali imput, e trattandosi di una sperimentazione, quali fossero gli elementi da verificare e quali i risultati. L'assessore Zurlo ha tirato fuori dei dati di un'indagine risalente al 2004 che a naso sono apparsi privi di qualsiasi scientificità (risultava una massiccia adesione all'apertura però contraddetta dal fatto che poi ad avvalersi della possibilità di tenere aperto era stata una esigua minoranza). Altro tema controverso sono state le aperture domenicali dei grandi centri commerciali. Il rappresentante di Leroy Merlin ha affermato che le aperture costituiscono un successo per gli incassi. Buona parte invece dei consiglieri comunali hanno insistito sulla contraddizione tra la crisi dei consumi e la dilatazioni dei tempi di apertura quindi dei costi. Anche qui c'è chi ha praticato la retorica dell'incremento dell'occupazione, una vera e propria bufala, visto che quel tanto di incremento di  cattiva occupazione in più che si registra negli ipermercati viene abbondantemente compensata dalla riduzione dell'occupazione esistente negli esercizi commerciali di vicinato, sempre più ridotti al lumicino. Alla fine il sindaco si è richiamato al tavolo di concertazione sovracomunale che dovrebbe programmare le aperture domenicali, anche se bisogna poi riconoscere che ogni comune concede delle aperture non concordate in una sorta di fuga in avanti, tipico di un paese di furbi come l'Italia. La cosa davvero sconcertante è stata la dichiarazione del rappresentante della Confesercenti Carbutto che ha affermato che erano sei anni che non veniva convocato dagli amministratori collegnesi. Allora c'è da chiedersi di nuovo con chi si consultano il sindaco e l'assessore prima di prendere una decisione, visto che neppure la commissione commercio era stata consultata mai prima di mercoledì scorso, e sulla base di quali dati che abbiano un minimo di scientificità.
Giovanni Lava