giovedì, febbraio 18, 2010

La bozza che non c'è, invece c'è

Le bugie hanno le gambe corte anche a Collegno
Sotto la prima pagina della bozza di statuto di cui è stata negata l'esistenza
La vicenda della bozza dello statuto dei quartieri prende le mosse agli inizi di dicembre, quando vengo a sapere che l'Amministrazione ha avviato un confronto con i comitati di quartieri per una loro regolamentazione.
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Trattandosi di una questione che ha a che fare con le regole della democrazia, ho ritenuto che della questione dovesse essere informata l'opposizione già nella fase del confronto, non alla fine, perchè in un paese democratico le regole non vanno fissate solo dalla maggioranza, ma vanno scritte insieme. Così per saperne di più presento in data 14 dicembre 2009 un'interrogazione in cui chiedo che anche i consiglieri di opposizione vengano resi partecipi del processo decisionale e che venga consegnata loro la bozza dello statuto in discussione.

All'interrogazione risponde l'assessore Zurlo (vedi sotto). Nella sua incredibile risposta afferma tra l'altro a proposito della bozza di statuto che ogni consigliere non ha che da chiedere e le sarà data. Il 20 gennaio 2010 protocollo una richiesta scritta indirizzata al Direttore generale. Non avendo ricevuto risposta, nella Conferenza dei capigruppo di mercoledì scorso ho chiesto cosa aspettassero a farmela avere. Mi è stato risposto che non potevano farmela avere, perchè "una bozza" non esiste. Così ieri mi è toccato procurarmela diversamente, l'ho fotografata ed eccola pubblicata. Ora però mi toccherà presentare un interrogazione al sindaco per conoscere le motivazione di un simile comportamento, davvero sconcertante, manco la bozza costituisse un segreto di Stato. A che gioco si sta giocando?
Giovanni Lava 

Sotto le altre pagine della bozza di statuto