lunedì, giugno 22, 2015

UN MANIFESTO CONTRO LAVA E CIVICA

Nel mirino della Lega per la mozione sui migranti.
Fare il consigliere comunale di questi tempi a Collegno è cosa abbastanza frustrante vista la palude amministrativa in cui siamo immersi. Per fortuna però che c'è la Lega (Nord?) a dare qualche soddisfazione con il manifesto affisso per la città con il quale mi mette alla gogna per aver chiesto che anche la città di Collegno facesse la sua parte per far fronte all'emergenza e quindi ospitare dei migranti.
Ebbene essere messo alla gogna per questo, e dalla Lega poi, per il sottoscritto e per CIVICA è un onore.
Al di là dello stravolgimento dei fatti per cui ogni migrante diventa per la Lega necessariamente un clandestino, la mozione di CIVICA, emendata e approvata insieme a Pd, Sel e Centro democratico (leggi) nell'ultimo consiglio comunale, è stata un piccolo segnale di civiltà contro la barbarie a cui assistiamo quotidianamente.
Personalmente trovo vergognoso e indecente paragonare i nostri concittadini in difficoltà con quanto sta avvenendo nel Mediterraneo, sulle nostre coste e ai nostri confini.
Far credere alla gente che se hanno delle difficoltà economiche la colpa è dei naufraghi e che facendoli annegare i nostri problemi si risolvono è abominevole.
Nulla di nuovo sotto il sole. E' dalla notte dei tempi che si sono scaricate sulle minoranze (ebrei, rom, saracini, ecc.) o sui paesi limitrofi la colpa delle proprie crisi economiche. Peccato che persecuzioni e guerre non hanno mai risolto i problemi di chi le ha scatenate, caso mai sono solo servite ai detentori del potere per allontanare da sè le proprie responsabilità.
Quello che è terribile è che batti e ribatti lo schema funziona sempre. Nel nostro piccolo lo abbiamo verificato anche in questi giorni che siamo stati come CIVICA nei mercati. Sempre più gente è convinta che i suoi problemi veri o presunti sono causati da negri, zingari e mussulmani. Un clima sempre più pesante si respira ovunque. C'è di che essere sinceramente preoccupati. Non sarebbe la prima volta che la maggioranza del popolo si fa abbindolare dal demagogo di turno per cacciarsi in avventure reazionarie e totalitarie di cui poi avrà di che pentirsi amaramente.
La folle idea che nell'epoca della globalizzazione, delle merci e dei capitali che possono viaggiare e fare quello che vogliono in giro per il mondo, si possano tenere le persone dietro i muri oltre che un'idea razzista è anche una pura illusione. Non si può fermare chi è disposto a perdere tutto anche la vita pur di sfuggire al suo triste destino.
Allora i nostri eroi de "prima la nostra gente" devono avere anche il coraggio di dire che sono disposti a sparare addosso a questa umanità dolente che si accalca alle nostre porte fino a che avranno proiettili sufficienti a fermarli. In gioco se ne hanno il coraggio c'è solo questa opzione, Dire che bisogna aiutarli nei loro paesi è un'ipocrita panzana, visto che anche in questo momento l'Africa è il continente più derubato delle proprie risorse, risorse così necessarie allo sviluppo economico della nostra "civile" civiltà occidentale, e che le guerre da cui molti dei profughi fuggono sono state causate dall'Occidente, Italia compresa.
Si viaggia di mistificazione in mistificazione. Se il nostro paese soffre più di altri la crisi economica mondiale, il merito è solo e tutto nostro e di chi ci ha governato. Pensare di uscirne alzando muri è una pia illusione. Personalmente sono convinto che purtroppo quello a cui assistiamo oggi sia solo la punta di un iceberg e che il peggio debba ancora venire. Mi auguro di sbagliare.
Giovanni Lava