lunedì, giugno 01, 2015

PARCO DORA E RIFIUTI: ADELANTE PEDRO.

Tra rimpatriate e tutto va bene madama la Marchesa.
Non intendo scrivere resoconti, ma solo esporre alcune impressioni ricevute partecipando a due incontri: quello sulla Valle della Dora del 21 maggio scorso e quello sui rifiuti organizzato dal Comitato di quartiere di Borgonuovo il giorno successivo.

"Parco Dora" 
Il termine Parco non va adoperato, essendo stato sostituito dal molto meno impegnativo termine di "area di salvaguardia". Questo suggerisce abbastanza il senso della serata, che mi ha lasciato l'impressione di una rimpatriata fra persone innamorate di un bel progetto, per il quale hanno lavorato e continuano a lavorare a titolo volontario, ma che non sanno più come portare avanti, trovandosi senza risorse. Che fare, se non battere cassa alle Amministrazioni Comunali e alla Regione? Le quali inviano prontamente i propri funzionari a benedire il progetto e se possibile a rilanciarne l'estensione in termini di coinvolgimento di tutte le possibili attività umane, purchè sostenibili, ed in termini geografici, collegandolo al grandioso corridoio VEN-TO. Insomma, perchè accontentarci di andare in bicicletta da Avigliana alla Pellerina senza essere stirati, se il nostro futuro è quello di andare, sempre da Avigliana, o da più a monte ancora, fino a Venezia, magari facendo qua e là una deviazione lungo gli affluenti di papà Po? Ecco come si realizza tutto ciò: con i fondi dello Stato, pardon dell'Europa e col volontariato. Terzium non datur. Cosicchè i circoli di Legambiente e le Associazioni di volontari che cercano di mantenere in vita quello che c'è, e che chiedono semplicemente aiuto per collegare il Cascinotto con la Pellerina, dovranno per ora accontentarsi della visione parlata del sol dell'avvenire.

"Rifiuti"
Collegno è tra i comuni più virtuosi dell'area metropolitana nel limitare la produzione globale di rifiuti. Molto bene. Collegno è anche il comune che distribuisce alle proprie mense (scuole e Municipio) acqua in caraffa. Molto bene. E' anche quello che ha fornito più acqua dai centri SMAT, tanto che questa società lo ha premiato con un assegno da 2000 euro. Bene, anche se, a guardar bene, da più di un secolo le case di città sono equipaggiate di rubinetto per l'acqua potabile e qualche negozio vende ancora le polveri per sfrizzicarla.
Collegno non è tra i primi nella raccolta differenziata (al 56%, contro oltre il 70% di Chieri), ma questo non è un problema per il nostro assessore Manfredi, perchè l'importante è fare meno rifiuti in totale. Molto meno bene direi, soprattutto quando mi fanno sapere che conferire una tonnellata di indifferenziato in discarica costava, fino ad ora, 112 euro, mentre d'ora in poi conferire la stessa tonnellata all'inceneritore costerà 114 euro. Allora chiedo io: ma perchè succede ciò, visto che i gestori dell'inceneritore con i nostri rifiuti ci fanno dei bei soldi, e se puta caso noi dovessimo ridurre l'indifferenziato li potremmo tenere a stecchetto col combustibile, se non proprio stretti per...la gola? Mi risponde un ingegnere (Destefanis?), alto funzionario del CDIU: la ragione è semplice. Prima, cioè fino a ieri, i rifiuti li si portava nella nostra discarica e il prezzo lo facevamo noi; ora che la discarica è chiusa, lo si porta all'inceneritore e i prezzi li fanno loro. Punto. Con buona pace delle signore che nello stesso contesto esprimevano la loro giusta rabbia per l'aumento delle tariffe. Povere signore, poveri noi. Se i profitti dell'inceneritore non saranno conformi alle previsioni, c'è da giurare che le tariffe aumenteranno e di brutto, visto che i suoi gestori si sono astutamente premurati di far sottoscrivere alle amministrazioni servite una clausoletta che prevede la rivalsa sulle nostre bollette per i mancati introiti. Allora mi viene da pensare che i nostri amministratori, al di là delle parole, non vedano poi troppo di buon occhio un miglioramento serio della raccolta differenziata, seguendo l'esempio di Chieri: volete mica trovarvi d'improvviso con bollette salatissime, perchè c'è poco da incenerire? Allora continuiamo a dare qualcosa da mangiare alla bestia, le bollette aumenteranno comunque, ma non all'improvviso. La truppa non se ne accorge o al massimo si lamenta poco. Adelante Pedro, con judicio.
Fulvio Salza